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TAV Valsusa (Escamotage del Min. Di Pietro per riprendere i lavori a Venaus)
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by
Mr. Bean Monday, Jul. 03, 2006 at 12:24 PM |
mail:
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Il Ministro Di Pietro ci ripensa ... SI TAV (meglio non andare controcorrente che mi segano le gambe)
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Riassunto delle puntate precedenti:
http://italy.indymedia.org/news/2006/06/1103565.php
http://italy.indymedia.org/news/2006/06/1093694_comment.php#1093700
http://italy.indymedia.org/news/2006/06/1093543.php
http://italy.indymedia.org/news/2006/06/1093517.php
http://italy.indymedia.org/news/2006/06/1093056.php
http://italy.indymedia.org/news/2006/05/1074381.php
http://italy.indymedia.org/news/2006/06/1093732.php
Vi aggiorno sulla vicenda CMC. Come vi ho già riferito son stati messi sotto sequestro i cantieri e le attrezzature della CMC-Cooperativa Muratori e Cementisti di Ravenna da parte della società francese LTF-Lyon Turin Ferroviarie Sas (società nata nell’ottobre 2001 in seguito all’accordo stipulato tra Governo Francese ed Italiano e che gestisce il settore italo-francese del progetto linea ferroviaria Torino Lione). C’e stato un provvedimento di sequestro dei cantieri e dei beni nonché un provvedimento di sospensione parziale dei lavori. Cmc stava valutando con i suoi legali un ricorso avverso LTF davanti al giudice amministrativo e/o davanti al giudice ordinario. Altro grosso guaio per CMC e la Soc. Venaus Società Consortile a.r.l. di Ravenna (che cura la Progettazione ed esecuzione del cunicolo esplorativo di Venaus) la società americana The Robbins Company Solon-Ohio (che il 2 maggio 2005 ha siglato con Vanaus “Contract Agreement for the supplì of: a Robbins TBM high performance, Hard Rock Tunnel Borino Machine 6.3m diameter, backup system, and associated equipment for the “Galleria di Venaus” Project-Italia”) ha fatto ricorso alle carte bollate ed interrotto i rapporto contrattuale (impossibilità di portare a compimento il progetto nei tempi concordati, inadempimenti di CMC e per le sollevazioni popolari della Valsusa contro il progetto).
La novità scaturita dal “tavolo politico” tenuto a Roma nella giornata di giovedì 29 giugno (giuntemi tramite fonti vicine al Governo Prodi) è che si è deciso “graziare” la tratta AV/AC Torino-Lione (su cui il ministro Di Pietro era fortemente orientato alla chiusura) ricorrendo ad un’escamotage per superare il momento d’empasse dovuto alla chiusura dei cantieri. Ostacolo principale da superare la gravità della situazione locale in atto a Venaus – sotto il profilo dell’ordine e della sicurezza pubblica (ragioni obiettive, eccezionali e straordinarie che hanno anche imposto il fermo per “cause di forza maggiore”).
E’ emerso che l’unica strada percorribile per riuscire a realizzare l’opera (e dribblare l’ostilità degli anti-TAV/popolare) sembra consistere nell’effettuazione di una nuova Valutazione di Impatto Ambientale (VIA), che opportunamente rimodulata faccia apparire l’opera più compatibile, ciò al fine di aggirare la “forza maggiore” e possa permettere un nuovo confronto/intesa con gli Enti Locali. Per la nuova proceduta di VIA risulta sia già stato investito il Prefetto di Torino al quale son state impartite disposizioni in vista di un imminente (auspicato) pacifico inizio e svolgimento dei lavori.
Il vero problema rimane sempre quello dei soldi per l’AV. Il Governo tamponerà con uno stanziamento “simbolico” ma si dovrà inventare qualcosa per reperire quanto prima le risorse (che non esistono).
POPOLO ANTITAV, POPOLO DELLA VALSUSA ... ALL'OCCHIO!!! io ... TAV..vertito!
FUD
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