Sardegna libera - Liberi Tutti
Sardegna libera
54 perquisizioni, 44 indagati e 10 arresti sono le spaventose cifre dell’operazione repressiva che ha colpito i compagni indipendentisti sardi di Sassari e Nuoro all’alba dell’11 luglio. L’ accusa è di essere gli artefici di una trentina di azioni dirette rivendicate dalle sigle O.I.R. (organizzazione indipendentista rivoluzionaria) e N.P.C. (nucleo proletari per il comunismo), la più eclatante fu la bomba alla villa di Berlusconi nei giorni che riceveva Blair a porto rotondo. L’obbiettivo è quello di distruggere un’intera area politico/culturale attraverso l’utilizzo del noto articolo 270 (associazione sovversiva) potenziato dal pacchetto Pisanu durante lo scorso governo. Lo abbiamo visto usare ripetutamente negli ultimi anni per permettere lunghe e punitive carcerazioni preventive ai danni di decine di compagni e avere la sua consacrazione dal tribunale di Pisa nel cosiddetto processo per le C.O.R. con condanne fino a sei anni. Da più di quattro mesi stiamo lottando per la liberazione dei 25 antifascisti arresati l’11 marzo 2006 a Milano. La battaglia di libertà che abbiamo aperto per la loro vicenda ci unisce ai compagni sardi, perché siamo di fronte a delle trasformazioni rapide e feroci dell’apparato repressivo e della gestione del dissenso. Carcerazioni preventive di massa, l’uso di reati come quelli associativi, di devastazione e saccheggio permettono richieste e condanne di pene esemplari: Chiediamo la liberazione di tutti i compagni sardi e l’abolizione del 270. La solidarietà è un arma. La resistenza non si arresta. Liberi tutti Tottus a Fora!
Officina della Resistenza Sociale, Milano navigli Antifascisti
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