Sei domande a Gennaro Cilento...
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Domenico Mimmo Di Caterino:
Dalì paragonava il pittore ad un Don Chisciotte il quale mulino a vento era costituito dalla dua stessa testa. Il sistema mercantile dell'arte globale potrebbe essere il mio mulino a vento, esclusivamente nella mia fantasia, per cui la mia battaglia da militante artistico sarebbe pura fantasia. Nella tua produzione porno pop pittorica, la follia del pittore è presente? Chi è il mulino a vento con il quale combatti pittando?
Gennaro Cilento: Nella mia testa ci sono numerosi "Mulini a vento", ostacolandomi mi portano a mettermi in discussione. Se sfoglio una rivista erotica di mille pagine posso trovare una immagine idonea e riportarla sulla tela. Sono molto puntiglioso ed esigente nel cercare lo stimolo, devo continuare a ricercare fino a trovare ciò che mi interessa. Tramutare una immagine comporta l'ossessione di trovare giuste soluzioni pittoriche, comporta tempo per realizzarla coerentemente al mio mondo pittorico Post-nucleare-lisergico. L' opera dipinta non la considero conclusa, la tentazione forte è di rivisitarla nel tempo, quindi anche questa è una forma di ossessione!
Domenico Mimmo Di Caterino:
Cosa ti porta a scegliere una immagine piuttosto che un altra da una rivista trash? Pulsione erotica o cosa? L'immagine che scegli di ricampionare pittoricamente è quello che desideresti materialmente possedere?
Gennaro Cilento: Una immagine la scelgo QUANDO è esteticamente stimolante e pulsante eroticamente. L'immagine la posso trovare su qualsiasi rivista o su internet. Non consulto riviste prettamente hard, sfogliandole è difficile trovare un corpo intero ma un viso interessante. Sono di fondamentale importanza le calzature e gli accessori, articoli da sexy shop per una estetica fetish-sadomaso sul corpo femminile. Le figure femminili le scelgo in base alla posizione voglio INQUADRATURE DI FORTE GRADIMENTO. Una visione allucinogena; ENORMI BAMBOLONE DI GOMMA! Non intendo possederle io, ma cerco di creare OGGETTI DEL DESIDERIO per il fruitore che è un voyeur!
Domenico Mimmo Di Caterino:
Questa tua poetica corrisponde ad un effetto deleterio dell'ipermoderno? L'essere donna in questa società iper e multi estetica si è tradotto nel divenire una bambolona geneticamente modificata in grado di fornire piacere al "fottitore" di turno? La "macchina da fottere" di Buck è diventata realtà in questa nostra ricca ed aperta (come le tue donne) società occidentale?
Gennaro Cilento:
Le bambole possono essere invitanti macchine da sesso, paragonabili alle bellezze avvenenti che i media ci sbattono in faccia. Celentano nella canzone "Fuoco" parla degli effetti negativi della TV sull'essere umano: "...consigli per gli acquisti di ILLUSIONI! ...". Le mie bambole "aperte", nascondono fruste, pinze e spilloni, possono fare godere, ma c'è sadismo in loro. Sono pronte a sodomizzare lo sporco cliente di turno! Fondono il proprio corpo con spilloni e lattice.
Domenico Mimmo Di Caterino: Lo sporco e la macchina da fottere è il cliente consumatore? Il consumatore viene consumato e deteriorato dagli oggetti che presume di possedere? Dichiari che siamo consumati dalle pervesioni del nostro desiderio indotto?
Gennaro Cilento:
Il consumatore, è vittima di quello che consuma, gli basta mettere mano al portafoglio: ordine vigente INSOVVERTIBILE della nostra società civile. Chi compra un prodotto di marca, in offerta, al supermercato, pensa di fare un "affare"; quanti acquistano lo stesso prodotto? Questo inevitabilmente fa guadagnare il rivenditore e fa arricchire una straricca MULTINAZIONALE in borsa. Un prodotto che paghiamo 2 euro, frutta a chi l'ha fabbricato cifre inimmaginabili. Noi siamo contenti, possiamo gustarci la barretta al cioccolato, sfogliamo la nostra rivista alla moda che ci inculca il desiderio di spendere per avere finalmente il cellulare alla moda, col videotelefono in offerta per la fine del mese! Il CAPO di una grossa società è un consumatore, acquisterà il meglio dei prodotti, anche lui nella trappola, arricchirà in maniera esorbitante suoi simili che farannno altrettanto. Le MULTINAZIONALI tendono ad attrarsi tra loro,quando questo meccanismo incomincia ad andare in TILT per odi e desideri di sopraffazione, possono scoppiare disagi sconvolgenti scatenanti guerre, anche quello è un INVESTIMENTO!
Domenico Mimmo Di Caterino:
Hai descritto mirabilmente un sistema complesso come quello anarco liberista iper moderno ed iper consumista. Pensi che all'interno di tale sistema possano esistere sacche di resistenza pubbliche o non esiste luogo pubblico perché tutti i luoghi sono stati oramai privatizzati e colonizzati? La tua arte muove da esigenze pubbliche o private?
Gennaro Cilento:
Il pianeta è interamente colonizzato, i governi sovrani in guerra tra loro sono schiavi di multinazionali, sono loro a fabbricare e vendere le armi. C'è chi tenta di reagire. Gli artisti? Impegnandosi possono riuscire a trovare spazi per esprimersi, di stampo underground, non preposti all'esposizione o colorando abusivamente muri. Raggiungere il podio non è facile, è un fortino intasato di tanti talenti ben inseriti nel mercato. Conta molto l'insistenza e la scaltrezza dell'artista che riesce nel tempo a trovare strategie per imboccare la strada giusta. La mia arte non la considero una cosa privata, ma pubblica, mi stimola il contatto con il fruitore, può aprirmi la mente. Io miro al podio, desidero rendere pubblica la mia arte è la mia META!
Domenico Mimmo Di Caterino: Hai un curatore od un gallerista che segue e propone con insistenza il tuo lavoro? Ti considersi un artista sommerso o scartato di produzione? Un parzialmente emerso? Hai un pubblico o ti auspichi come mi sembra che arrivi?
Gennaro Cilento:
Nessun curatore propone con insistenza il mio lavoro, forse è meglio così, sono in una fase artistica creativa, sto maturando e preparando un pacchetto di opere significative, spero di completarle per proporle al momento giusto ! Non vado di fretta, il PODIO è l' obiettivo ma non mi ossessiona, intendo arrivarci frizzante. Cerco la strategia giusta per imboccare la strada, ho un bellissimo rapporto anche di amicizia con la Galleria d'arte S. Serio di Napoli; riesco a lavorare con l'arte, spesso riesco a vendere le mie opere ed è una soddisfazione. Non mi considero un emerso, ma neanche troppo scartato, certo una fetta di pubblico me la sono costruita, questo certo non mi basta. Penso di avere una "Intelligenza trasversale", come tu un giorno mi hai detto. SOLO LA LOTTA PAGA!
Domenico Di Caterino
www.mariopesceafore.ilcannocchiale.it
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