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manifestazioni contro la guerra
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imc Wednesday, Aug. 16, 2006 at 10:35 AM |
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Atene, 25 luglio,
Roma, 27 luglio,
San Francisco, 28 luglio,
Portland, 28 luglio,
Boston, 28 luglio,
New York, 5 agosto, Los Angeles, 5 agosto,
Bruxelles, 6 agosto,
Calcutta, 9 agosto,
Milano, 10 agosto
Parigi, 12 agosto
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Attivista israeliano sparato a bil'in
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nunswithguns Thursday, Aug. 17, 2006 at 2:54 PM |
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38271.jpg, image/jpeg, 500x333
La notizia su cio' che accade era gia' stata pubblicata da me: http://italy.indymedia.org/news/2006/08/1130367.php
AGGIORNAMENTO dell' 11/08 Hanno sparato ad un attivista israeliano a bil'in da israhell - 11.08.2006 20:17
oggi un attivista israeliano e' stato sparato alla testa da una pallottola ricoperta di gomma dura durante una protesta non violenta contro l' occupazione della Palestina. Lui soffrira' di un danneggiamento permanente al cervello a causa di questa ferita. In questo momento lui e' in ospedale a Tel Aviv per un operazione al cervello.
Segue il racconto della manifestazione: Quando la manifestazione e' arrivata alla ultima intersezione del villaggio noi siamo stati fermati dalla polizia israeliana di confine. La polizia di confine ha dichiarato l' area una zona chiusa militare ed ha immediatamente iniziato a mandare sugli attivisti una pioggia di shock granate ( sono delle bombe a mano che esplodono ed i pezzi ed il rumore non ti uccidono ma danneggiano l' udito e feriscono ) e pallottole ricoperte di gomma. Dopodiche' la polizia ha iniziato ad avanzare verso di noi provando a costringere i manifestanti ad indietreggiare verso il centro del villaggio.
I manifestanti hanno resistito ed invece di indietreggiare hanno confrontato le forze Israeliane. hanno cosi' prevenuto ad una macchina armata di avanzare. Ma alcuni dimostranti sono stati spinti indietro al villaggio con una violenza inaudita da parte della polizia. Allora uno dei manifestanti e' stato seriamente ferito da una pallottola ricoperta di gomma sparata da un poliziotto di confine ( una sparata alla testa, l' altra al collo ). La polizia ha rifiutato di accertare il ferimento grave e solo dopo parecchie ed insistenti richieste ha lasciato passare l' ambulanza.
la manifestazione di oggi era piu' grande del normale, molte piu' persone partecipavano rispetto alle settimanali manifestazioni a Bil'in Oltre gli attivisti israeliani e palestinesi, partecipavano circa 100 internazionali : gente dell'ISM ed i partecipanti di Queeruption Tel Aviv 2006. A mezzogiorno la marcia verso la barriera di separazione e' cominciata. Il tema della marcia era "Contro la guerra in Libano" Bandiere libanesi sono state portate alla marcia. Anche un gran manifesto in ebraico che chiedeva ai soldati di rifiutare il servizio e quindi di rifiutare di diventare criminali di guerra.
makebelievetv.blogspot.com/
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daglie tutti
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ci ripenso Monday, Aug. 21, 2006 at 8:30 PM |
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Cazzarola,pure er mio era sparito: ma io lo rimando!
Animali e mercato. Animali: L'uomo è l'unico animale che riesce a ridurre in schiavitù i propri simili. L'uomo è l'unico animale che stampa un pezzo di carta fasullo e gli dà valore. L'uomo è l'unico animale che stampa un altro pezzo di carta dove è scritto cha da qualche altra parte lui ch'ha altri pezzi di carta che hanno valore. L'uomo è l'unico animale che se gli chiedi di farti vedere dove sono i pezzi di carta che hanno valore ti spara in faccia: ergo, difende con le armi una sorte di potere divino. Mercato: Per stemperare eventuali reazioni dei subalterni si creano delle leggi ad och. Qualcuno deve pagare per confermare l'esistenza della legalità. In genere si chiama prestanome o testa di legno, soggetto deputato a pagare determinate quote di libertà, visto che non avrebbe di meglio in vita, al posto dei mandanti, potenti e protetti. In parole povere fa le "sole" e si accolla le responsabilità del lavoro sporco svolto. Pagherà qualche cosetta. Poco! Altrimenti non si spiegherebbe come un odontotecnico di Zagarolo si poteva comprare un giornale e altro ancora. Lui? Per continuare ad avere badanti, manovalanza e prostituzione a basso costo occorrono poveracci affamati, disarmati e bombardati, e quando staranno fuori dalle loro terre noi ci prendiamo le terre (e le risorse). Noi civili democratici. Come disse il buon Ferrara, che di queste cose se ne intende "Aoh!...lì ce stà er petrolio, e quello è nostro, mica o vorrai lascià ai beduini...". Detto poi tra un elogio e una slinguazzata a Pinochet che "...giustamente aveva fatto fuori un dittatorello comunista..."(Allende), arriviamo dritti dritti al prestanome. Chi più d'Israele era inattaccabile per fare guerre giustificate? Dopo l'olocausto! Che fa Israele? Fa il nostro sporco e trucido lavoro: "...il nostro tenore di vita non è negoziabile..." qualcuno ricorda chi era il padre di tale illuminante pensiero? Mi auguro che nessuno osi negare che gli armamenti israeliani sono finanziati da tutto il cosiddetto occidente, Ma che davvero il pericolo sono quattro cariole di polvere da sparo che arrivano in Palestina o zone limitrofe?!? E' proprio vero, hanno tutti ragione: se gli Hezbollah non fossero stati armati, non avrebbero catturato i soldati israeliani che erano andati a fare una scampagnata oltre confine altrui, andare oltre qualsiasi confine ad "arrestare" deputati e diplomatici, poi sti caz… de civili che si mettono in mezzo, tutta colpa loro, se la sono cercata! E allora bisognava dire che non la reazione israeliana era sproporzionata all'azione degli Hezbollah, ma che l'azione di questi ultimi era sproporzionata. A che? A qualche anno di occupazione, guerre, scorribande, embarghi... Sarebbe bello vedere qualcuno dei nostri selfmadeinitalynelmondo, che ti fa sparare addosso dai suoi scagnozzi solo se gli graffi lo yatch, davanti alla sua "villetta" sdraiata da un jet che costa dieci volte detta villetta. Siamo sinceri, ci fa comodo. E se qualcuno s'incazza, è perché gli è stata fatta tana.
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riservisti in piazza
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ansia e paura Tuesday, Aug. 22, 2006 at 1:14 AM |
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LIBANO: ISRAELE; SOLDATI, VIVI PER ACQUA NEMICI UCCISI/ANSA HALUTZ, GUERRA VINTA SOLO AI PUNTI. OLMERT ACCETTA UN'INCHIESTA (Dell'inviato Carlo Bollino) (ANSA) - GERUSALEMME, 20 AGO - L'esercito piu' potente del Medio Oriente, si e' salvato bevendo dalle borracce degli Hezbollah uccisi. Parlano i riservisti tornati dal fronte. Un fiume di imbarazzanti confessioni che la stampa israeliana pubblica ormai senza censura e che sta facendo tremare i vertici dell'esercito e del governo. ''Abbiamo vinto la guerra soltanto ai punti, senza infliggere agli Hezbollah il ko'', ha ammesso oggi davanti al governo il capo di stato maggiore Dan Halutz, il primo che rischia di finire sul banco degli imputati per la gestione delle operazioni militari. ''Abbiamo iniziato a raccogliere le proteste - annuncia - dai riservisti ai comandanti, perche' vogliamo capire cosa non ha funzionato''. Halutz promette che saranno interrogati tutti, dall'ultimo soldato fino ai vertici dello stato maggiore perche', dice, ''non abbiamo niente da nascondere''. Ma l'imbarazzo e' forte, e cosi' il primo ministro Ehdu Olmert prova ad anticipare le mosse dell'opposizione accettando di discutere la creazione di una commissione d'inchiesta. Sarebbe la seconda volta nella storia dell'esercito che le forze armate israeliane vengono indagate per il modo con cui hanno condotto una guerra. Era accaduto solo nel 1973, dopo la guerra del Kippur, quando siriani ed egiziani sferrarono l'attacco sul canale di Suez e sul Golan cogliendo di sorpresa l'esercito ebraico intento a festeggiare. Alla fine gli israeliani riuscirono a non perdere la guerra, ma psicologicamente, allora come oggi, fu una disfatta. Una commissione di verifica sul comportamento dell'esercito nei 34 giorni di guerra in Libano e' stata gia' costituita su iniziativa del ministro della Difesa Amir Peretz, ma sembra un'arma spuntata. Intanto perche' puo' indagare solo sul comportamento dei militari senza sfiorare il livello politico, eppoi perche' i suoi poteri sono molto limitati: il capo di stato maggiore, ricorrendo alle norme del codice militare, si e' gia' riservato il diritto di proibire ai testimoni di deporre. Diversa, almeno in teoria, sara' invece la commissione di inchiesta che Olmert si appresta a discutere con il procuratore generale dello Stato, Menachem Mazuz e che il governo potrebbe autorizzare entro pochi giorni. Dotata di poteri formalmente illimitati, la commissione avra' il diritto di esaminare ogni documento: dai diari di guerra dei comandanti alle comunicazioni via radio, dagli ordini impartiti sul campo alla scelta degli obiettivi da colpire, fino ai rapporti dell'intelligence. Resta tuttavia da vedere se il governo avra' il coraggio di estendere l'ambito di indagine all'intera catena di comando, coinvolgendo cosi' anche il livello politico. Molti si domandano inoltre se sia questo il momento piu' opportuno per aprire una inchiesta che fara' tremare le strutture dell'esercito, congelandone di fatto l'operativita' in un momento in cui soffiano ancora venti di guerra. ''Quello che gli investigatori scopriranno potrebbe essere scioccante'' dicono molti osservatori. Come scioccanti sono i racconti dei soldati tornati a casa dal fronte. Non e' ormai un segreto per nessuno che molti riservisti siano passati dall'ufficio al campo di battaglia senza aver rifatto neppure un'ora di addestramento. Intere squadre sono partite senza avere addosso una radio per comunicare con il comando, e altre avevano l'equipaggiamento vecchio. Un militare ha raccontato che per una notte intera lui e i suoi commilitoni hanno dovuto scandagliare a tastoni un campo, sotto il tiro degli Hezbollah, per tentare di ritrovare i rifornimenti lanciati dagli elicotteri ma andati perduti. I rifornimenti sembrano essere stati il vero incubo della guerra: ''Gli elicotteri non ce li portavano perche' i comandanti a terra avevano paura che venissero abbattuti'' ha raccontato un altro militare. Per lo stesso motivo tardavano i soccorsi, o non arrivavano proprio, e spesso interi reparti sono dovuti tornare indietro per chilometri fino alle linee amiche, portandosi sulle spalle morti e feriti. Gli ordini, dicono altri riservisti, erano spesso scoordinati, venivano annullati e poi riconfermati nel giro di pochi minuti, e qualche volta contenevano disposizioni assurde come conquistare un obiettivo entro quattro ore, quando ne servivano otto di marcia per raggiungerlo. Talvolta le squadre venivano mandate a compiere una missione in pieno giorno, quando invece si sarebbe potuta compiere solo al riparo della notte. I soldati hanno rischiato di spararsi reciprocamente perche' i nemici usavano le stesse uniformi, e loro non potevano comunicare. Fino al colmo di chi, rimasto senza viveri ne' acqua, si e' salvato bevendo dalle borracce degli Hezbollah uccisi. Israele vuole ora capire tutto questo come sia potuto succedere. (ANSA). BLL 20-AGO-06 19:34 NNNN
LIBANO: ISRAELE; 'GUERRA FALLITA', RISERVISTI IN PIAZZA/ANSA ANCHE UFFICIALI FANNO AUTOCRITICA. OLMERT CONTESTATO DA TUTTI (Dell'inviato Carlo Bollino). (ANSA) - GERUSALEMME, 21 AGO - Hanno una nuova battaglia da combattere i riservisti di Tsahal tornati dal fronte, questa volta senza armi e contro un nemico interno. Oggi hanno marciato per questo a Gerusalemme, hanno eretto tende davanti al parlamento, hanno innalzato cartelli e scritto lettere di denunce ai giornali: ''Alla prossima guerra ci saremo ancora þ assicurano þ ma qualcosa adesso deve cambiare perche' quel giorno da quella guerra vorremmo tornare vivi''. Non ci sono soltanto il premier Eudh Omert e il ministro della Difesa Amir Peretz nel mirino dei riservisti, anche se decine di striscioni ne chiedono le immediate dimissioni. Questa volta la sfida sembra persino piu' alta: dopo ''il fallimento della guerra in Libano'', come ormai tutti ammettono, viene messa in discussione la stessa mentalita' dell'esercito. ''Abbiamo peccato di arroganza þ ha dichiarato davanti alle sue truppe il colonnello Yossi Hayman, comandante di un reparto di fanteria þ io stesso l'ho fatto ed ammetto la mia colpa. Io sono colpevole di non aver saputo addestrare adeguatamente i miei soldati alla guerra. Molti di noi - ha proseguito þ parlano con toni patetici e usano termini confusi solo per nascondere la propria ignoranza militare e la mancanza di competenza, e tutto questo mentre il nostro nemico cresce, diventando piu' forte e piu' professionale''. Non e' l'unico ufficiale a fare autocritica con toni che non hanno precedenti nella storia israeliana. I vertici della marina militare si chiedono ancora come sia stato possibile che una loro nave lanciamissili il 14 luglio sia stata colpita da un razzo di Hezbollah mentre si riteneva al sicuro, a 16 chilometri dalla spiaggia libanese: ''Non ce lo aspettavamo þ ammettono þ e' quasi incredibile che sia accaduto''. Ufficiali e soldati semplici della brigata di riservisti 'Hod Hehanit' hanno scritto una lettera aperta al ministro della Difesa e al capo di stato maggiore, chiedendo che nella prossima guerra i vertici delle forze armate imparino a dare ordini piu' precisi, ''e non a cambiarli improvvisamente in mezzo alla battaglia'' come accaduto contro gli Hezbollah. L'accusa e' chiara: chi doveva decidere non decideva o decideva male. ''Non c'era una guida in battaglia e nessuno sapeva davvero cosa stessimo facendo þ dice Ronny Tzvigenbaum, uno dei riservisti che ha organizzato il sit-in davanti al parlamento þ la mattina ci dicevano che stavamo andando verso il villaggio A, il pomeriggio cambiavano idea e ci dirottavano verso il villaggio B''. Naturalmente a piedi, risalendo le colline del Libano del sud, con la minaccia costante di veder saltare fuori da un bunker sotterraneo un miliziano Hezbollah. ''Si restava per ore in territorio ostile senza ordini e senza combattere þ denunciano altri militari þ e le informazioni di intelligence erano talmente scarse che quasi mai si sapeva in anticipo cosa davvero avremmo trovato''. Altri riservisti sostengono che proprio la mancanza di ordini chiari e di informazioni sicure li costringeva ''a sparare come fossimo ciechi''. Anche i riservisti della brigata 'Aleksandoni', quelli sulla prima linea di Zarit che hanno avuto due commilitoni rapiti il 12 luglio ed altri 8 uccisi da un commando di Hezbollah, anche loro protestano. ''Lei ci ha impedito di vincere la guerra'' hanno scritto su un cartellone esibito senza imbarazzo durante un incontro con il capo di stato maggiore Dan Halutz. Tutti, senza eccezione, chiedono la costituzione di una commissione giudiziaria di inchiesta. Il premier Ehud Olmert ha detto di essere d'accordo, anche se oggi il suo partito Kadima ha bloccato in una commissione parlamentare la formalizzazione della richiesta. Il primo ministro sa bene che un'indagine a tutto campo, condotta da un'autorita' indipendente, rischia di concludersi con il suo siluramento. E quindi prende tempo, anche se ormai e' la piazza a chiedere la sua testa. E persino i vigili del fuoco di Kiryat Shmona: quando oggi il premier e' andato lassu' credendo di portare la sua solidarieta' per i 1012 katiuscia caduti sulla cittadina in un mese di guerra, si e' sentito rimproverare dai pompieri di aver dovuto lavorare sotto le bombe senza avere mai ricevuto i giubbotti antiproiettile. Il governo si era dimenticato di consegnarli. (ANSA). BLL 21-AGO-06 19:48 NNNN ZCZC0491/SXB R EST S0B NIE SA1 S91 QBXB LIBANO: ISRAELE; 'GUERRA FALLITA', RISERVISTI IN PIAZZA/ANSA ANCHE UFFICIALI FANNO AUTOCRITICA. OLMERT CONTESTATO DA TUTTI (Dell'inviato Carlo Bollino). +++RPT+++ (ANSA) - GERUSALEMME, 21 AGO - Hanno una nuova battaglia da combattere i riservisti di Tsahal tornati dal fronte, questa volta senza armi e contro un nemico interno. Oggi hanno marciato per questo a Gerusalemme, hanno eretto tende davanti al parlamento, hanno innalzato cartelli e scritto lettere di denunce ai giornali: ''Alla prossima guerra ci saremo ancora - assicurano - ma qualcosa adesso deve cambiare perche' quel giorno da quella guerra vorremmo tornare vivi''. Non ci sono soltanto il premier Eudh Omert e il ministro della Difesa Amir Peretz nel mirino dei riservisti, anche se decine di striscioni ne chiedono le immediate dimissioni. Questa volta la sfida sembra persino piu' alta: dopo ''il fallimento della guerra in Libano'', come ormai tutti ammettono, viene messa in discussione la stessa mentalita' dell'esercito. ''Abbiamo peccato di arroganza - ha dichiarato davanti alle sue truppe il colonnello Yossi Hayman, comandante di un reparto di fanteria - io stesso l'ho fatto ed ammetto la mia colpa. Io sono colpevole di non aver saputo addestrare adeguatamente i miei soldati alla guerra. Molti di noi - ha proseguito - parlano con toni patetici e usano termini confusi solo per nascondere la propria ignoranza militare e la mancanza di competenza, e tutto questo mentre il nostro nemico cresce, diventando piu' forte e piu' professionale''. Non e' l'unico ufficiale a fare autocritica con toni che non hanno precedenti nella storia israeliana. I vertici della marina militare si chiedono ancora come sia stato possibile che una loro nave lanciamissili il 14 luglio sia stata colpita da un razzo di Hezbollah mentre si riteneva al sicuro, a 16 chilometri dalla spiaggia libanese: ''Non ce lo aspettavamo - ammettono - e' quasi incredibile che sia accaduto''. Ufficiali e soldati semplici della brigata di riservisti 'Hod Hehanit' hanno scritto una lettera aperta al ministro della Difesa e al capo di stato maggiore, chiedendo che nella prossima guerra i vertici delle forze armate imparino a dare ordini piu' precisi, ''e non a cambiarli improvvisamente in mezzo alla battaglia'' come accaduto contro gli Hezbollah. L'accusa e' chiara: chi doveva decidere non decideva o decideva male. ''Non c'era una guida in battaglia e nessuno sapeva davvero cosa stessimo facendo - dice Ronny Tzvigenbaum, uno dei riservisti che ha organizzato il sit-in davanti al parlamento - la mattina ci dicevano che stavamo andando verso il villaggio A, il pomeriggio cambiavano idea e ci dirottavano verso il villaggio B''. Naturalmente a piedi, risalendo le colline del Libano del sud, con la minaccia costante di veder saltare fuori da un bunker sotterraneo un miliziano Hezbollah. ''Si restava per ore in territorio ostile senza ordini e senza combattere - denunciano altri militari - e le informazioni di intelligence erano talmente scarse che quasi mai si sapeva in anticipo cosa davvero avremmo trovato''. Altri riservisti sostengono che proprio la mancanza di ordini chiari e di informazioni sicure li costringeva ''a sparare come fossimo ciechi''. Anche i riservisti della brigata 'Aleksandoni', quelli sulla prima linea di Zarit che hanno avuto due commilitoni rapiti il 12 luglio ed altri 8 uccisi da un commando di Hezbollah, anche loro protestano. ''Lei ci ha impedito di vincere la guerra'' hanno scritto su un cartellone esibito senza imbarazzo durante un incontro con il capo di stato maggiore Dan Halutz. Tutti, senza eccezione, chiedono la costituzione di una commissione giudiziaria di inchiesta. Il premier Ehud Olmert ha detto di essere d'accordo, anche se oggi il suo partito Kadima ha bloccato in una commissione parlamentare la formalizzazione della richiesta. Il primo ministro sa bene che un'indagine a tutto campo, condotta da un'autorita' indipendente, rischia di concludersi con il suo siluramento. E quindi prende tempo, anche se ormai e' la piazza a chiedere la sua testa. E persino i vigili del fuoco di Kiryat Shmona: quando oggi il premier e' andato lassu' credendo di portare la sua solidarieta' per i 1012 katiuscia caduti sulla cittadina in un mese di guerra, si e' sentito rimproverare dai pompieri di aver dovuto lavorare sotto le bombe senza avere mai ricevuto i giubbotti antiproiettile. Il governo si era dimenticato di consegnarli. (ANSA). BLL 21-AGO-06 20:01 NNNN
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soldati dallo psicologo
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ansia e paura Tuesday, Aug. 22, 2006 at 1:15 AM |
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LIBANO: ISRAELE; 300 SOLDATI CURATI PER DISTURBI PSICOLOGICI (ANSA) - TEL AVIV, 21 AGO - Circa 300 soldati israeliani impegnati nella guerra in Libano contro i miliziani Hezbollah hanno ricevuto cure per disturbi psicologici: lo ha riferito l'edizione elettronica Ynet del quotidiano Yediot Ahronot, citando dichiarazioni del capo dell'unita' di salute mentale di Tsahal, il colonnello Gadi Lubin. La maggior parte, dopo avere subito un trattamento medico, hanno potuto fare ritorno alle rispettive unita'. Solo il 15% dei soldati curati non ha potuto tornare al fronte ed e' stato ricoverato in centri specializzat. Secondo Lubin ''il numero di soldati israeliani che ha dovuto ricevere cure per problemi psicologici e' molto basso rispetto ad altre forze armate nel mondo, comprese le forze americane in Iraq''. Circa 30.000 soldati israeliani hanno partecipato ai combattimenti nel Libano Sud. (ANSA). CEF 21-AGO-06 15:58 NNNN
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...ancora una volta! PRONTO PER ESSERE CANCELLATO ANCORA
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Robert McKenzie Tuesday, Aug. 22, 2006 at 9:19 AM |
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...ancora una volta il mio commento è stato censurato così come quello di altri che mi avevano risposto!!! Inaccettabile!! E io ribadisco: su E-Mule è possibile scaricare un video di 112 MB nel quale si vedono bambini libanesi e islamici che vengono addestrati all'uso delle armi, inoltre si vedono bambine che recitano (applauditi dagli altri e dagli insegnanti!) versi nei quali si parla di uccidere ebrei ed americani e di bagni di sangue nel quale lavarsi! E ancora: adolescenti che dichiarano che "da grandi" desiderano avere il "giubbotto che esplode" e farsi saltare in aria per uccidere tannti nemici e diventare "martiri". Ma questa volta per correttezza faccio riferimento anche al commento alle mike parole dell'amico che è stato cancellato con me: sono orrori che si vedono da entrambe le parti sicuramente perchè all'orrore non c'è mai fine. Penso che materiale così (di entrambe le parti) debba essere noto per darci una schifosa completezza della situazione. La nostra umanità ci impone di porre fine a questo orrore, la nostra ragione lo esige. Subito! Ma senza alimentare l'orrore cercando di trovare ragioni perchè gli uni hanno fatto questo perchè gli altri hanno fatto quell'altro, ma gli altri hanno fatto quell'altro perchè gli uni prima hanno fatto questo e via via così fino all'infinito..... alimentanto una spirale di orrore nel tentativo di giustificare o peggio di parteggiare l'una o l'altra parte! Non diventiamo protagonisti dell'orrore anche noi!
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Acqua
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ci ripenso Tuesday, Aug. 22, 2006 at 10:51 AM |
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Fa una cosa giusta, vallo a prendere di persona in Emule e faccelo vedere, passando però restituisci l'acqua rubata ai palestinesi così ci lavano il sangue versato e turberanno meno la tue sensibilità. Che ci vai a fare su Emule, a scaricare il software pirata? Ah, bricconcello...
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"IN GUERRA ANCHE I BAMBINI DEI NEMICI POSSONO ESSERE STERMINATI"
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Dal Concilio Talmudico dei Rabbini Tuesday, Aug. 22, 2006 at 12:37 PM |
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Il Concilio Talmudico formato dai Rabbini e dai Saggi della Torah, conosciuto anche come Concilio di “Yesha” che rappresenta gli insediamenti ebraici nei territori occupati del West Bank e di Gerusalemme, ha stabilito che in periodo di guerra è permesso, e persino consigliabile, colpire e sterminare civili non ebrei.
http://italy.indymedia.org/news/2006/08/1133418.php
... L’ultimo editto emanato dal Concilio e pubblicato martedì scorso sul sito internet "Ynetnews" del quotidiano israeliano Yedeot Ahronot, afferma che “secondo la legge ebraica, in periodo di guerra non esistono ‘civili innocenti’ dalla parte del nemico.” ...
Secondo fonti israeliane, la maggior parte delle fazioni non laiche (inclusi i potenti movimenti religiosi e ‘nazional-religiosi’) hanno espresso profonda soddisfazione per il secondo massacro di Cana perpetrato il 31 luglio e conclusosi con la morte di almeno 60 civili libanesi di cui 37 bambini.
Inizialmente l’esercito israeliano ha affermato che guerriglieri Hezbollah si trovavano all’interno dell’edificio di tre piani colpito dall’aviazione, dichiarazione ritrattata martedì scorso dai comandanti dell’esercito israeliano che hanno riconosciuto di non aver avuto alcuna prova di guerriglieri nascosti tra i civili massacrati nel bombardamento.
Alcuni alti ufficiali si sono scusati per la carneficina mandando su tutte le furie rabbini e saggi del Talmud, i quali sostengono che Israele non debba scusarsi per l’uccisione di civili nemici poiché, secondo Halacha (legge religiosa ebraica), in periodo di guerra non esistono né civili né innocenti.
Non è la prima volta che vengono emanati codici di condotta di questo tipo: circa due anni fa, un gruppo di importanti rabbini esortò l’esercito israeliano a “non esitare ad uccidere civili e bambini palestinesi.” ... “Un migliaio di vite di non ebrei non valgono l’unghia di un ebreo.” ... circa la metà degli alti ufficiali dell’esercito israeliano sono stati indottrinati per mezzo dell’ideologia talmudica e sono legati alle cosiddette fazioni nazional-religiose; il risultato è che questi editti talmudici difficilmente cadono inascoltati all’interno delle forze militari.
Tutto ciò dovrebbe spiegare, almeno parzialmente, gli insensibili massacri di civili libanesi e palestinesi compiuti dall’esercito israeliano senza il minimo senso di colpa o rimorso. ...
Fonte: http://umkahlil.blogspot.com Link: http://www.uruknet.info/?p=m25440&hd=0&size=1&l=e 02.08.2006 Traduzione per http://www.comedonchisciotte.org di ANDREA GUSMEROLI. Immagini di vittime tra i bambini prese dalla galleria fotografica "Death in Lebanon" di Sarah Meyer ( sarahmeyer@fastnet.co.uk ), INDEX RESEARCH Fonte:http://indexresearch.blogspot.com/ Link:http://www.uruknet.info/?p=m25681&hd=0&size=1&l=e 12.08.2006
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Amnesty: ''In Libano Israele ha commesso crimini di guerra''
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PEGGIO DEI NAZISTI Wednesday, Aug. 23, 2006 at 7:41 PM |
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http://italy.indymedia.org/news/2006/08/1136959.php
L'organizzazione non governativa: ''Ha preso di mira deliberatamente le infrastrutture del Paese per far rivoltare civili e governo contro Hezbollah''
Londra, 23 ago. (Adnkronos/Ign) - Amnesty International accusa Israele di aver commesso crimini di guerra in Libano, prendendo di mira deliberatamente le infrastrutture del Paese nel tentativo di ''far rivoltare civili e governo contro Hezbollah''.
In un rapporto pubblicato oggi, l'organizzazione non governativa sostiene che tutti gli elementi raccolti finora ''indicano che un tale livello di distruzione è stato premeditato e parte di una strategia militare''. Nel testo si cita ''l'estesa distruzione di appartamenti, case, infrastrutture per l'energia elettrica e per l'acqua, strade, ponti, fabbriche e porti'' che, associata alle dichiarazioni di militari e politici israeliani, ''suggeriscono che sia stata adottata una politica di punizione sia del governo che dei civili libanesi, in uno sforzo di rivoltarli contro Hezbollah''.
Nel periodo compreso fra il 12 luglio e il 14 agosto, Amnesty ha contato oltre 7 mila raid israeliani in Libano, ''molti dei quali privi di un evidente significato strategico'', e denunciato che la metà delle oltre 1.100 vittime civili libanesi della guerra sono bambini. Molti degli attacchi israeliani, denuncia ancora l'organizzazione, sono stati ''sproporzionati, deliberati e senza distinzione fra obiettivi civili e militari''
http://www.adnkronos.com/3Level.php?cat=Esteri&loid=1.0.526791740
italy.indymedia.org/news/2006/08/1136959.php
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israeliani: è ora di chiamarli con il loro vero nome
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PEGGIO DEI NAZISTI Thursday, Aug. 24, 2006 at 12:56 PM |
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qana.jpgfzug5q.jpg, image/jpeg, 300x224
C'è un rapporto di Amnesty che denuncia i crimini di guerra di israele in Libano. Nel periodo compreso fra il 12 luglio e il 14 agosto, Amnesty ha contato oltre 7 mila raid israeliani in Libano, ''molti dei quali privi di un evidente significato strategico'', e denunciato che la metà delle oltre 1.100 vittime civili libanesi della guerra sono bambini.
C'è un rapporto del personale delle Nazioni Unite a Gaza che denuncia una situazione disperata. Solo nel mese di luglio a Gaza sono stati ammazzati 141 Palestinesi, di cui 30 bambini e feriti 511. Nello stesso periodo l'esercito israeliano ha rovesciato su Gaza una vera e propria "pioggia di fuoco" con in media 250 colpi di artiglieria al giorno!!! Solo in una notte, mentre bombardava anche il Libano, israele ha compiuto una strage di 20 persone a Gaza!!!
Ci sono testimonanzie, documenti e filamti agghiaccianti dell'uso di bombe chimiche da parte di israele che causano orrende ferite e mutilazioni ai sopravvissuti.
centinaia e centinaia di bambini uccisi, solo a luglio, più migliaia e migliaia di morti, più decine di migliaia di feriti, più il 25% della popolazione libanese sfollata. Solo in un mese. Neanche i forni crematori potevano competere con questi ritmi.
Quanto altro sangue serve ai benpensanti-illuminati-progressiti-di-sinistra per poter definire gli israeliani PEGGIO DEI NAZISTI??????????
http://italy.indymedia.org/news/2006/08/1137238_comment.php#1137280
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si perde il filo
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by
Larsen Saturday, Aug. 26, 2006 at 8:10 PM |
mail:
rossi_edoardo@fastwebnet.it |
Da tempo oramai leggo Indymedia e mi permetto solo ora questo post con tutti i limiti che la mia esperienza e la mia informazione sull'argomento cmq porta perchè mi vede vivere ben lontano dalle questioni trattate ... ringrazio chi posta link su siti informativi, filmati e testimonianze sempre, più o meno, interessanti ma cmq sempre importanti da divulgare in questa era in cui, più che mai, i media portano avanti una visione univoca dei temi trattati a favore di una egemonia di giudizio a favore degli interessi globalizzanti e pericolosa perchè in se è insito il germe del razzismo ... ciò che non approvo sinceramente sono queste scaramuccie "da bar" tra opposte fazioni spesso cieche verso ambedue gli estremismi (Israele-Resto del Medio Oriente) .... forse invidio la vostra capacità di saper esprimere un giudizio così sprezzante e sicuro a favore dell'uno o dell'altro, ma a me rimane complicato prendere una parte netta e decisa a favore di una delle due parti ... che l'esistenza di Israele in un luogo che non gli appartiene (se non per futile demagogia religiosa) sia il problema alla base di tutti i problemi di questa regione e, con il passare degli anni, di un conflitto mondiale, non vi è dubbio ... che la popolazione palestinese, in gran parte pacifica e di religione Sufi, sia la vittima di questo conflitto di interessi religiosi-economici-esistenziali (oramai sempre meno i primi) è altrettanto vero ed ovvio agli occhi di tutti (forse non ovvio ... ma dovrebbe esserlo) ... non sono d'accordo, però, con il voler rigettare argomentazioni che riguardano i campi di concentramento: primo per una memoria storica che andiamo perdendo e che invece dovremmo salvaguardare, secondo perchè cmq l'esistenza di Israele è nata per ragioni economiche ma anche per pseudo "sensi di colpa" sulle ommissioni di quanto successo in quel periodo ai danni di questa popolazione da parte di tutti gli stati del mondo (e quindi anche noi siamo colpevoli di questo) ed è inutile sperare di poter cancellare questo stato riconosciuto dal 1946 dalla faccia del pianeta come auspicano religioni più integraliste quali l'Iran, pertanto è stupido che lo facciamo noi ... è vero si che il tema non deve essere esclusivamente un pretesto e una coperta sotto la quale difendersi ... ora la domanda sarebbe quali possono essere le soluzioni ... io ho serie difficoltà a trovarle come a vederle, ma una cosa rimane impresso ai miei occhi dei viaggi in Palestina: aver visto convivere comunità di arabi ed ebrei in perfetta pace, e aver visto il desiderio nei volti e nelle parole delle persone comuni, viventi tra Betlemme, Gerusalemme e Jerico, di una pace e di una cessazzione dei conflitti, anche perchè si è ormai persa la vera radice dell'odio tra le persone semplici delle due popolazioni che non hanno più memoria di chi abbia iniziato questa lotta fratricida ... e sottolineo la parola FRATRICIDA ... sicuramente fino a che le autorità Israeliane non accetteranno l'esistenza e l'uguaglianza della popolazione Palestinese dandogli voce in capitolo alla restaurazione della pace non vi sarà modo di fermare quest'odio che avvolge due popolazioni così orgogliose da scaturire spesso nel razzismo più becero ... lasciamo perdere similitudini stato ebraico- Nazismo, facciamo un gioco provocatorio che aumenta odio e ira che di sicuro non giova alle cause che portiamo avanti ... se poi pensiamo di fare paura allo stato Ebraico con 4 parole facilmente irritanti per l'opinione (ignorante) pubblica, forse ci dimentichiamo che il movimento Sionista vive sopprattutto grazie all'odio che gli è avverso dalle popolazioni del mondo e dalla notte dei tempi ... quindi lasciamo stare, vediamo se c'è qualche associazione non governativa o qualsiasi altra forma che davvero possa apportare soluzioni restrittive alla violenza della regione e nuovi sbocchi al dialogo che in così tanti da ambedue le parti vanno cercando .... per quanto ho visto fino ad ora l'opera delle varie Amnesty and co. non ha dato i frutti che era lecito aspettarsi, ma verrei volentieri smentito in questo scusate la prolissità grazie dello spazio
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parole,parole,parole...
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minchiosauro Thursday, Aug. 31, 2006 at 3:52 PM |
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a parte che non distingui la realtà dei fatti dalle propaganda(i video di cui parli hanno lo stesso valore politico delle minchiate che spara ahmadinejad:sarebbe come dar peso alle affermazioni dei leghisti),il resto del tuo intervento è pura speculazione filosofica.si,certo,sarebbe bello che certi orrori cessassero ma non dimenticare che non si può essere equidistanti(esercizio retorico di molti pacifisti ed esponenti della"sinistra"parlamentare)in certe situazioni.si sta sempre con chi subisce ingiustamente.ricordalo.
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propaganda antisemita
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by
yosi Tuesday, Sep. 12, 2006 at 8:17 AM |
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Questo e` scritto e` basato sulla pura fantasia.L'autore dimostra prima di tutto di non avere mai visitato lo Stato di Israele, ne` tantomeno i cosiddetti "territori". Inoltre dimostra di non comprendere nulla della situazione politica medio-orientale. Cio` che invece chiaramente dimostra e` una pesante tendenza al pregiudizio ed alla faziosita`, oltre che una sviluppatissima fantasia.
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