Come si spega il silenzio praticamente totale sull'insurrezione popolare in Oaxaca?
Forse da fastidio persino alle sinistre "sinistre"? Non c'é più capacità di capire quando appaiono segni di fondo sul cambiamento di tendenza? O forse si capisce troppo, soprattutto nei mezzi di diffusione imperiali e subimperiali, rispetto alla posta in gioco? Non ci ricorda magari, il sollevamento popolare di Oaxaca, anche un po' la recente imprevista potenza dimostrata - dopo anni ed anni di sconfitte ed umiliazioni sioniste - dai popoli palestinese e libanese? Fa forse così paura questa radicalizzazione di tendenza, dopo le rivolte argentina e boliviana? Ed i profeti di moltitudini in movimento, dove sono ora? No abbiamo qui - molto più che con l'EZLN - una dimostrazione della democrazia costituente, della forza delle assemblee popolari dei popoli originari che sta sorgendo en Aby Ayala (Amercia del sud) un po' dappertutto?
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