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Comunicato
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Leoncavallo Tuesday, Sep. 12, 2006 at 4:52 PM |
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info@leoncavallo.org |
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Apprendiamo da organi di stampa che la consigliera Ferretto vorrebbe realizzare in questi giorni un sogno lungamente rincorso: cenare al Leoncavallo Spazio Pubblico Autogestito. L'assessore Sgarbi, che è persona di cultura e dunque un abituè, si è offerto di farle compagnia.
I motivi della consigliera, dovendo escludere la cultura, sono però chiaramente di carattere mediatico e politico. Gli stessi che hanno portato, nel corso della sua pluridecennale militanza politica in AN, alla periodica presentazione di un libro bianco (o nero) sulle violenze presunte del Leoncavallo ai danni della destra cittadina. Un’accozzaglia di ritagli di giornale ferma ad una decina di anni fa.
Certo che, se non vi fosse una scadenza di sfratto, prevista per venerdì 15 settembre, sarebbe la solita provocazione fine a se stessa, ma gli intenti, dietro le sembianze di una cena, è chiaro a tutti, sono altri.
Il Leoncavallo non è una qualunque mensa, è uno spazio pubblico, dedicato a Fausto Tinelli e Lorenzo Iannucci, assassinati dai fascisti il 18 marzo 1978. E' uno spazio che si rifà ai valori della Resistenza, dell'antirazzismo, dell'accoglienza per i migranti, dell'antiproibizionismo.
In sostanza, vi sono molti altri luoghi nei quali la signora in questione potrà, gradita ospite, consumare ottime cene.
www.leoncavallo.org
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Post a gambero
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Il comunicato della ferretto di ieri Tuesday, Sep. 12, 2006 at 5:53 PM |
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LEONCAVALLO SGARBI MI PORTI A CENA IN VIA WATTEAU
Sgarbi raccolga la sfida rifiutata da Farina
Nel novembre 2004 - ricorda Silvia Ferretto Clementi, consigliere regionale di AN - lanciai una sfida al leader storico del Leoncavallo, Daniele Farina.
Una sfida che l’attuale Vice Presidente della Commissione Giustizia della Camera non ha però mai raccolto, evidentemente perché conosce bene i frequentatori del centro.
Vista l’apertura – afferma l’esponente regionale di AN – dimostrata da Vittorio Sgarbi nei confronti di questo centro sociale, colgo l’occasione per rilanciare quella sfida: se è vero che i frequentatori di questo centro sono realmente cambiati lo dimostrino, non solo dichiarando pubblicamente la loro condanna all’uso della violenza, ma anche accettando un confronto civile e democratico all’interno del centro stesso, del quale invito Sgarbi a farsi promotore.
Il curriculum vitae del Centro Sociale Leoncavallo è pieno di violenze, illegalità, sopraffazione ed intolleranza, ma cambiare è possibile ed io mi auguro sinceramente che questo mutamento possa essersi effettivamente verificato, e che la non violenza, la legalità e soprattutto il rispetto reciproco possano essere valori finalmente condivisi.
Per far sì che l’Assessore alla Cultura del Comune di Milano – continua Silvia Ferretto - sia in possesso di tutti gli elementi necessari per valutare l’offerta, ho provveduto ad inviargli il dossier sul Leoncavallo da me realizzato (20 anni di violenze contro la città) nonché l’elenco di tutti i reati contestati ai frequentatori di via Watteau elencati da Luca Ghezzi, un altro dei suoi leader storici, in occasione di un suo intervento presso la Camera del Lavoro di Milano nel maggio 1998.
Certo – conclude Silvia Ferretto - mi rendo conto che non si tratta di un tranquillo invito a cena, ma restando in attesa di una risposta da parte di Vittorio Sgarbi, confido nel fatto che l’assessore milanese avrà maggior coraggio di Farina e mi “scorterà” all’interno del centro Leoncavallo, dove la mia presenza, non mi è ben chiaro per quale motivo, sembra non essere mai stata particolarmente gradita.
Fino ad oggi sono sempre stati i leoncavallini a “venire” da me, se Sgarbi raccoglierà la sfida, per la prima volta potrò essere io ad andare da loro.
Milano, 11 settembre 2006
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la ferretto
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info2 Tuesday, Sep. 12, 2006 at 10:11 PM |
mail:
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LEONCAVALLO SGARBI MI PORTI A CENA IN VIA WATTEAU
Sgarbi raccolga la sfida rifiutata da Farina
Nel novembre 2004 - ricorda Silvia Ferretto Clementi, consigliere regionale di AN - lanciai una sfida al leader storico del Leoncavallo, Daniele Farina.
Una sfida che l’attuale Vice Presidente della Commissione Giustizia della Camera non ha però mai raccolto, evidentemente perché conosce bene i frequentatori del centro.
Vista l’apertura – afferma l’esponente regionale di AN – dimostrata da Vittorio Sgarbi nei confronti di questo centro sociale, colgo l’occasione per rilanciare quella sfida: se è vero che i frequentatori di questo centro sono realmente cambiati lo dimostrino, non solo dichiarando pubblicamente la loro condanna all’uso della violenza, ma anche accettando un confronto civile e democratico all’interno del centro stesso, del quale invito Sgarbi a farsi promotore.
Il curriculum vitae del Centro Sociale Leoncavallo è pieno di violenze, illegalità, sopraffazione ed intolleranza, ma cambiare è possibile ed io mi auguro sinceramente che questo mutamento possa essersi effettivamente verificato, e che la non violenza, la legalità e soprattutto il rispetto reciproco possano essere valori finalmente condivisi.
Per far sì che l’Assessore alla Cultura del Comune di Milano – continua Silvia Ferretto - sia in possesso di tutti gli elementi necessari per valutare l’offerta, ho provveduto ad inviargli il dossier sul Leoncavallo da me realizzato (20 anni di violenze contro la città) nonché l’elenco di tutti i reati contestati ai frequentatori di via Watteau elencati da Luca Ghezzi, un altro dei suoi leader storici, in occasione di un suo intervento presso la Camera del Lavoro di Milano nel maggio 1998.
Certo – conclude Silvia Ferretto - mi rendo conto che non si tratta di un tranquillo invito a cena, ma restando in attesa di una risposta da parte di Vittorio Sgarbi, confido nel fatto che l’assessore milanese avrà maggior coraggio di Farina e mi “scorterà” all’interno del centro Leoncavallo, dove la mia presenza, non mi è ben chiaro per quale motivo, sembra non essere mai stata particolarmente gradita.
Fino ad oggi sono sempre stati i leoncavallini a “venire” da me, se Sgarbi raccoglierà la sfida, per la prima volta potrò essere io ad andare da loro.
Milano, 11 settembre 2006
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... e la de albertis ..
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info2 Tuesday, Sep. 12, 2006 at 10:12 PM |
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COMUNICATO STAMPA di Carla De Albertis (A.N.) Presidente Circolo Nordestra DIFENDIAMO IL PRINCIPIO DI PROPRIETÀ PRIVATA, NON I GRAFFITI Caro Assessore Sgarbi, non difendiamo i graffiti, ma il principio di proprietà privata! Ci mancava solo che l'assessore alla Cultura si impuntasse col dire che i graffiti del Leonka sono belli e che quindi si potrebbe chiedere aiuto al sindaco Moratti per evitare lo sgombero. Eh sì, così siamo sicuri che i "soliti bravi ragazzi" proprio non si muoveranno da lì. I graffiti, se sono belli, possono anche essere lasciati dove sono, ecco l'unico punto su cui potrei essere d'accordo, ma opere d'arte o no, basta con l'illegalità. Vadano a colorare i loro muri e non quelli della famiglia Cabassi, la proprietaria dell'immobile di via Watteau. Chiedo fermamente che il Comune di Milano non si pieghi a questa assurda richiesta e che il 15 settembre sia davvero la data ultima dello sfratto più volte rimandato (gennaio, poi marzo e poi giugno e comunque trent'anni di illegalità alla luce del sole). Che questa volta lo sgombero sia davvero definitivo: "Qui siamo, qui restiamo" è lo slogan dei compagni del Leonka. Ebbene, che diventi: "lì siete? Da lì ve ne andrete!" Carla De Albertis Alleanza Nazionale
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