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Libano Libero
by Globus Monday, Sep. 18, 2006 at 10:43 AM mail:

L’esercito libanese non ha intenzione di disarmare l’Hezbollah.

Libano Libero...
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“Ma se il nemico inclina verso la pace, anche tu inclina verso la pace. E confida in Dio, in quanto Egli é l’Unico, che ascolta e conosce (ogni cosa).” (Corano 2:256)

L’esercito libanese non ha intenzione di disarmare l’Hezbollah.
Ad affermarlo è il generale Saleh Hage Sleiman, alto funzionario del ministero della difesa e portavoce dell'esercito.
Intervistato da Laurent Zecchini, inviato speciale a Beirut del quotidiano francese “Le Monde”, il rappresentante ufficiale dell’esercito libanese Saleh Hage Sleiman, ha dichiarato che le forze armate del paese del cedro non hanno intenzione di disarmare l’hezbollah.
"I combattenti della resistenza sono degli ingegneri, degli avocati, dei professori, dei commercianti, fanno la guerra, quando c’è bisogno, dopo ritornano nelle loro abitazioni, non c’e bisogno di allontanarli, sono a casa loro, si limitano a difendere il proprio paese noi abbiamo il dovere di proteggerli.”.
Ha anche precisato, che quando l’esercito libanese sarà in grado di difendere il paese contro le aggressioni israeliane, il braccio armato dell’hezbollah, non avranno più bisogno di esistere, che se vogliono possono essere incorporati nell’esercito saranno benvenuti, che sono liberi di deciderlo.
Per l’esercito libanese, il problema è la presenza sul suo territorio dell’esercito israeliano che non ha ancora completamente evacuato il sud Libano, ci sono almeno secondo lui 5 fasce situate nella zona di Bint Jbeil, ma che dovrebbe essere controllato dai militari francesi della FINUL.
Tsahal si è ripiegata sulla linea blue della loro frontiera, ma ne hanno anche approfittato per modificare il suo tracciato ricuperando 15 a 200 metri su circa 3 chilometri.
L’esercito israeliano avrebbe anche sparato su dei pescatori ma senza colpirli vicino a Nachura.
Gli israeliani esigono un margine di sicurezza di 15 fino a 70 metri e se la prendono sul territorio libanese e si è anche appropriato della parte libanese del comune chiamato Gajar che prima era diviso in due parti, una libanese e l’altra israeliana, dalla linea blue. Questo ultimo fatto potrebbe provocare reazione da parte della resistenza islamica e Saleh Hage Sleiman la considera come una situazione molto pericolosa.
Il militare libanese dice che la popolazione del sud Libano per la sua esperienza passata non ha una gran fiducia nella Finul, ma che l’esercito è pronto a collaborare in modo stretto e leale ma solo attraverso un’azione separata e coordinata, niente pattugliamento in comune per esempio.

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solo quei coglioni dei cobas e coglionazzi vari lo credevevano
by - Monday, Sep. 18, 2006 at 10:50 AM mail:

solo quei coglioni dei cobas e coglionazzi vari lo credevevano
ma la forza di interposizione serve solo alla pace,
NO FORZA INTERPOSIZIONE ONU = NO PACE
sotto le bombe israeliane i cobas e coglionazzi vari

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libano :MISSIONE IMPERIALISTA FILO ISRAELIANA
by BY PALESTINA LIBERA Monday, Sep. 18, 2006 at 11:26 AM mail:

LIBANO: NO AD UNITA' NAZIONALE FINI-PRC-D'ALEMA

MANIFESTAZIONE 30 SETTEMBRE CONTRO TUTTE LE MISSIONI MILITARI
(14 settembre 2006)

La convergenza Fini-D'Alema sulla missione in Libano, consacrata dal voto in commissione parlamentare, chiarisce una volta di più la natura vera di quella missione: una spedizione militare che chiama 'difesa della pace', la difesa dell'ordine israeliano in Medio Oriente.

Non c'era dubbio che Fini e Berlusconi come le destre di tutta Europa votassero alla fine una missione invocata in primo luogo da Bush e da Olmert. Ciò che indigna (ma non sorprende) è che al fianco di Fini e D'Alema, si ritrovi quella sinistra 'ex radicale' e neogovernativa, a partire dal Prc, che fino a ieri si opponeva alle missioni coloniali, e che oggi le esalta nel nome della 'pace'.

È la misura di una deriva senza limite e senza principi: se non quello di restare al governo. Tanto più si conferma l'importanza della manifestazione nazionale del 30 settembre a Roma, contro tutte le missioni militari: alla quale inviteremo tutte quelle forze dei movimenti e del popolo della sinistra che rifiutano di arruolarsi nella nuova unità nazionale militare.

Comunicato stampa nazionale del Movimento per il Partito Comunista dei Lavoratori

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MISSIONE DEL LIBANO, MISSIONE FILO RUSSO-CINESE
by rivoluzionario Monday, Sep. 18, 2006 at 11:40 AM mail:



La missione in Libano aiuta lo schieramento MULTIPOLARE (Russia, Cina, Iran, Siria, Venezuela, Cuba, Malesya...) e colpisce lo schieramento UNIPOLARE anglosionista.

1) Caduta del governo Tony Blair;
2) Arretramento delle posizioni sioniste in medioriente;
3) Fine dei neo-con in patria.

Quando cadono i due pilastri dell'asse anglosionista, Tony Blair e Israele, i neo-con sono finiti, saranno completamente accerchiati.

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