Loris Mazzetti di Art 21 giudica non sufficiente la presa di distanza dell'associazione dal contenuto e dallo stile dell'articolo di Del Papa, che definisce "killeraggio" e "minchiate"
Difendere Santoro e Anno Zero e' difendere noi stessi di Loris Mazzetti
Non credo che non pubblicare un articolo o rispedirlo al mittente sia un atto di censura soprattutto quando questo articolo è volgare e offensivo verso il lavoro di qualcuno. Mi riferisco a quello che ha scritto il signor Massimo Del Papa a proposito di Anno Zero e di Michele Santoro: si può dissentire, si può criticare, ma sempre con rispetto. Qui di rispettoso non c’è nulla. Le parole di Del Papa mi hanno molto colpito perché quel modo di scrivere e soprattutto di pensare non ci appartiene, non appartiene a noi di Articolo 21. Quando ho rivisto in onda Santoro ho avuto la sensazione che tutto si fosse normalizzato, di essere tornato indietro nel tempo. Mentre quell’articolo mi fa capire che non è vero e che i danni del berlusconismo non sono facilmente cancellabili e la libertà ce la dovremo conquistare giorno per giorno a prescindere. Oggi doveva essere una giornata di festa per tutti perché è stata riaccesa una voce spenta: uno di noi è finalmente tornato. Oggi doveva essere un giorno di speranza per tutti quelli a cui in questi anni è stato impedito di lavorare, finalmente è arrivato un segnale che qualcosa sta cambiando e il merito è anche nostro, ma evidentemente abbiamo anche la capacità di farci del male. Articolo 21 si è battuto a favore di tutti e tutti hanno avuto la parola da Articolo 21, ma quel lessico usato nel pezzo appartiene ai Buttafuoco, ai Facci, ai Ferrara, noi lo abbiamo sempre combattuto perché è killeraggio e con chi usa le parole come proiettili, non dobbiamo avere nulla a che fare. Abbiamo commesso, pubblicandolo, un grave errore non solo nei confronti di Santoro ma nei con fronti di noi stessi, ma quello che è stato fatto non si può cancellare. A Sandro Ruotolo, a Michele Santoro a Vauro e a tutta la redazione di Anno Zero va la mia solidarietà e la preghiera di rimanere nell’Associazione. E’ vero che il problema non sono le ‘minchiate’ del signor Del Papa, ma la pubblicazione di quelle ‘minchiate’, ripeto, è stato un grave errore, però non tale da cancellare quello che insieme abbiamo fatto in questi cinque anni. Questo nostro lungo percorso di lotte civili, dibattiti in giro per l’Italia, di articoli e di interviste, di sporcarsi le mani, di schiene dritte, non può finire così, perché, come ha detto Santoro ad Anno Zero “il 25 aprile è ancora molto lontano”.
Letto 74 volte 18/09/2006
|