Fascisti in privato, democristiani in pubblico...
La nera camicia di F...
Non poter esprimere quel che si è dev'essere frustrante. Non poterlo fare nel nome della remota possibilità di ottenere i voti dei bottegai ad una tornata elettorale, dev'essere peggio. Così nascono le ossessioni. Così il sonno della ragione genera mostri. Mostri i quali, non abbiamo problemi ad immaginarlo, a tarda sera si riuniscono all'estrema periferia cittadina per psicanalizzarsi vergando sui muri quanto sentono di più autentico e viscerale. Tutto quanto devono seppellirsi dentro di giorno per fungere da perfetti impiegati di quel partito d'ispirazione democristiana che è Forza Nuova. E' una reazione perfettamente umana, un po' come quella di Mr.Hyde. Per questo leggere sui muri del Campo Fiera è un po' come assistere a delle sedute terapeutiche: esercizio di outing. Una allegra accozzaglia di simboli virili e svariato ciarpame etnicista, frasi rimasticate per sentito dire e arcaismi di maniera. Il tutto mixato in ossequio a quel luogo comune che vuole i repressi esplodere appena hanno - finalmente - la possibilità di liberarsi dalla camicia di forza. Del resto... come dare torto ai severi militanti del neofascismo casereccio?
Per farvi un'idea della doppiezza del partito in cui devono campare, poeveracci, provate a frequentare il sito cittadino di Azione sociale (quello di FN non viene aggiornato da mai). Vi troverete immersi nelle sabbie mobili (termali) del più rassicurante populismo da Tg4. Altro che rivoluzione nazionale... Un fritto misto di proclami e di inviti al repulisti, sapientemente miscelato ad un ossessivo culto delle tradizioni, del bigottismo clericale anni 50 e del qualunquismo gianniniano. Dal timoroso papismo: "Dobbiamo difendere la nostra identità, i valori che sono alla base della nostra tradizione cristiana. La vera minaccia all'Islam non viene dalla religione cristiana ma nel disprezzo di Dio e nel dileggio del sacro", "Il nostro pontefice non è più libero di riflettere ad alta voce" al catechismo più puro: "Da quanto dei pastori secoli fa trovarono in piazza del Lago un tavolo sul quale apparve l'immagine sacra della Madonna dei Sette Veli, si venera la Madonna. Dove apparve oggi si erige la Cattedrale. Un sincero augurio a tutti i Foggiani che credono ancora alle sane tradizioni che sono il sale della della nostra civiltà e identità". Dalla denuncia lucida e non-omologata ("Liberateci dai colombi!") alla preoccupazione per la riforma delle pensioni ("Iniziamo ad avere nostalgia di Silvio"). Dal vademecum per chi si mette in viaggio ("Avete mai fatto le strade della provincia, del subappennino? Buche, voragini, smottamenti") all'indignazione, udite udite, per lo sfuttamento della manodopera immigrata nelle campagne ("Non si può rimanere indifferenti..."). Poi capita che un centinaio di persone assedino le forze dell'ordine per impedire un arresto e si conclude: "Una brutta pagina che coinvolge tutta la nostra comunità,in particolare quella che ci governa". Dal sito giungono anche gli auguri all'US Foggia e le paterne critiche al bullismo nelle scuole.
E' fin troppo normale che, sottoposti a dirigenti così, uno possa uscir di senno e finir per scrivere "In hoc signo vinces" sul muro della Fiera campionaria dell'agricoltura, laddove in maggio vanno a defecare le mucche.
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