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da Rerpot: Iovene" Al politico e al partito"
by masadaweb.org Tuesday, Oct. 03, 2006 at 5:23 PM mail:

REPORT- Sunti dal programma di Iovene “Al politico e al partito”

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Il conte Marzotto mette in cassa integrazione un centinaio di operai ma regala un 1 milione di € a FI e uno alla Lega.

Nel ’93, in piena tangentopoli, il popolo italiano decide con un referendum di dire di no al finanziamento pubblico dei partiti, col 90.3% dei voti, per cui i partiti devono mantenersi col rimborso elettorale, le donazioni e le tessere, ma ai politici i soldi non bastano.

Ora chiunque capirebbe che un paese i cui partiti si arricchiscono violentemente per solide donazioni dei magnati di economia e finanza e’ un paese che non fara’ mai gli interessi di tutte le classi sociali, e’ un paese a democrazia ridotta.

Ma la Lega, d’accordo con tutti gli altri, pensa bene di fare una legge sui rimborsi elettorali che in realta’ e’ cosi’ generosa da superare abbondantemente i rimborsi stessi e da dare una bella cassa sicura ai partiti, pagata dalle nostre tasche.

Ma questo non basta agli avidi del sistema, cosi’ ripristinano le tangenti costringendo l’economia alle libere offerte se vuol stare sul mercato.

La Marzotto e’ un po’ l’emblema dell’impresa italiana, in passato da’ da vivere a una intera citta’, costruisce asili nido, scuole, ospedali, case per gli operai.. oggi “surroga campagne elettorali miliardarie di Berlusconi”, mette in cassa integrazione o licenzia in Italia, apre fabbriche nella repubblica ceca, in Lituania e in Turchia. In Italia ha perso, negli ultimi anni, 1600 posti di lavoro.

Oggi le imprese investono nei partiti non nell’azienda.

La legge che permette e agevola questo e’ un’altra spinta al degrado economico e sociale del paese. TUTTI i partiti l’hanno voluta. Hanno legalizzato tangentopoli.

.

La Federfarma dichiara tranquillamente di finanziare i politici (del resto non e’ reato), da’ in parte uguale a tutti, 125 mila € al csx, 125.000 € al cdx, come somma di varie migliaia di € ai singoli parlamentari, in particolare alle Commissioni della sanita’. Grazie a questi regalini riesce per anni a impedire che i farmaci da banco siano venduti nei supermercati come accade nel resto del mondo, con ovviamente costi piu’ alti per il consumatore e ricavi piu’ alti per i farmacisti.

I politici avevano tentato un versamento del 4 per mille, ma gli italiani non dettero niente, allora i partiti calpestarono il referendum, cambiarono nome al finanziamento pubblico chiamandolo rimborso elettorale e presero piu’ soldi di prima.

.

Il referendum abolisce il finanziamento pubblico ai partiti nel ’93.

L’euro entra in vigore il 1° gennaio 1999.

Due mesi prima dell’entrata in vigore dell’euro Berlusconi decreta che il fondo per il rimborso elettorale per ogni voto preso passa da 800 lire a 1 euro (per ogni tipo di elezione, Senato, Camera, Parlamento Europeo), questo ci porta a cifre impressionanti.

E chi ha fatto le tre leggi di finanziamento pubblico ai partiti?

Maurizio Balocchi, tesoriere della Lega Nord.

La legge la fa un leghista ma il testo lo scrive un DS, Ugo Sposetti, tesoriere dei DS. Insomma tra tesorieri ci si intende… E i due furboni eliminano ogni tetto di spesa!!

Non solo.. ma nella legge del 2002 si abbassa anche il quorum di accesso al rimborso dal 4 all’1%, e in modo retroattivo, cioe’ il numero di voti minimo affinche’ un partito possa avere rimborsi. Cosi’ tutti i partitini tipo la Lega, da prefisso telefonico, sono accontentati.

Il rimborso elettorale non solo e’ un furto ma e’ un furto altissimo, infatti supera di gran lunga le spese elettorali.

Per es. la Margherita riceve 20 milioni di euro e ne spende 12.

L’Italia dei Valori riceve 4 milioni di euro e ne spende 2.

Rifondazione ne riceve 10 e dice di spenderne 15, piu’ dei DS!

I DS incassano 35 milioni, in piu’ hanno meta’ degli stipendi dei loro parlamentari, le tessere e 3.500 feste dell’Unita’…

AN spende nell’ ultima campagna elettorale 12 milioni di €. Lo stato gliene rimborsa 23, quasi il doppio !

I Verdi hanno speso tutto il loro rimborso di 4 milioni, dove non si sa. FI incassa 41 milioni ma dichiara di averne spesi 50, la differenza ce la mette Berlusconi (che solo per questo sara’ il piu’ inamovibile presidente di coalizione e puo’ dire tutte le caxxate che crede).

Sono anche malignetti, questi partiti: nel ‘99, mentre noi siamo in ferie, loro rimpolpano il rimborso elettorale. Nel 2005, mentre siamo un po’ brilli al cenone di fine anno, mettono un fondo di due milioni l’anno per pagare i debiti fin qui contratti, a tempo infinito.

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Ovviamente quel che e’ dato e’ reso.

Nel 2006 i DS di Enna e Bologna ricevono da cooperative di costruzioni importi di 100 mila €. I DS nazionali dalla societa’ Autostrade Spa, che e’ una concessionaria pubblica, 150 mila €.

Il tesoriere dice: “Non li abbiamo presi. Ce li hanno dati” (sic)

C’e’ anche chi ha rifiutato: i Verdi per es., o Rifondazione.

150 mila € da Autostrade Spa li hanno presi FI, AN, Lega Nord, UDC, Margherita e il Comitato per Prodi.

Di Pietro ci tiene a dire che quei soldi li ha respinti. Autostrade ha dato 20.000 euro anche a lui, meno perche’ i soldi vanno in base ai voti presi. Ma il 17 giugno Di Pietro restituisce i soldi incassati in campagna elettorale.

Ora “se qualcuno regala soldi ad un partito una ragione ci deve pure essere. “

Direzione Finanza Autostrade Spa dice che non si aspetta in cambio niente (?)

Dice che li da’ “perche’ il paese funzioni meglio” (!)

Intanto le autostrade sono bloccate per mancanza di fondi, con lavori in corso che non finiscono mai e code infinite. E, guarda caso, Bruxelles da’ il consenso alla fusione con Abertis ma questa non si fa.

Con Mani Pulite le imprese davano soldi ai partiti per averne appalti.

Ora le sovvenzioni sono legali ma il fine e’ sempre illegale.

Trasparenza zero.

Se lo sporco emerge, viene accuratamente rimpiattato DA TUTTE E DUE LE PARTI.

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Brunetta: “Nessuno chiede ai politici o ai partiti: “Dimmi i nomi dei tuoi sponsor perche’ voglio capire chi sei”… Negli USA tutti sanno che un partito e’ lo sponsor dei produttori di armi o di sigarette o del petrolio. In Italia non lo sa nessuno e anche se lo sa, come nel caso della Lega e delle Cooperative, lo nega”

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Iovene: “Dal 2000 al 2006, la coop rossa che eroga piu’ contributi e’ la Manutencoop, bolognese, nel 2005 ha fatto ricavi per 561 milioni di €. ha sedi in tutta Italia nella manutenzione di strade, stadi, gestione di impianti, pulizia di supermercati, universita’ e ospedali. Quindi partecipa a bandi pubblici, nell’ultima campagna elettorale ha contribuito per 240 mila €.

Presidente Manutencoop: “Offriamo un contributo ai partiti perche’ possano sviluppare la loro azione democratica nella societa’ “ (sigh)

Iovene: “Nel 2005 per le regionali 10.000 € a Del Turco, 13.000 a Vasco Errani, 5.000 ai DS di Venezia, 30.000 per Marrazzo.

Nel 2004, per le comunali lo stesso.

200.000 € a pioggia a candidati del csx”.

“Avete finanziato Cofferati ed Errani che sono rispettivamente sindaco e Presid. della regione. Poi avete appalti da questi enti locali. Non c’e’ un conflitto? “

“Anche le altre coop rosse che hanno fatto erogazioni liberali: importi sui 10.000 € a Errani da Coop costruzioni, alla Bresso da cooperatve edilizie 12 piu’ 12.500, a Vendola da una Coop di Foggia 1.500, 10 mila, 15 mila all’Ulivo dalla Coop Ansaloni.. “

FI la finanzia Berlusconi. E’ scritto nel bilancio del partito che la garanzia dei debiti di FI la fa lui. Le fideiussioni arrivano a 175 milioni di € (350 miliardi di lire).

Le sue aziende hanno avuto una contropartita?

Inutile chiederlo.

E il conflitto di interessi?

Tutto tace.

Iovene:” Spulciando tra gli importi piu’ alti dati da una cooperativa a un partito sono i 100.000 € dati dalla editoriale Esedra alla Lega Nord piu’ i 97.000 ricevuti dalla societa’ Esedra, editrici del Giornale d’Italia. (ma la parola Italia non gli faceva schifo?). Bossoli, direttore del Giornale, e’ poi arrestato per truffa. La guardia di finanza ha scoperto che ha preso 14 milioni di € di contributi dallo Stato calcolato sui costi del Giornale gonfiati con fatture false.

La cooperativa editoriale Libero, invece, il giornale di Vittorio Feltri, ha dato al movimento di Fitto di Forza Italia, 75.000 €. La cooperativa e’ della famiglia Angelucci e incassa 6 milioni di € dallo Stato a fondo perduto per il quotidiano Libero (sempre in base alla legge voluta dalla Lega). Ma il bello e’ che gli Angelucci sono editori anche del Riformista!

Attivi nel settore immobiliare, siedono in Capitalia ma il loro business e’ nella sanita’ privata. Fantastico! E noi stiamo qui ad accapigliarci per motivi ideologici!

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Una bella cassa di soldi e’ la sanita’. Non per niente Storace ci si era buttato a pesce e Formigoni pure.

Gli Angelucci: 3.500 posti letto, 1.000 medici, 2.800 dipendenti, 26 strutture in tutta Italia accreditate con il servizio sanitario nazionale.

Guarda caso: il fratello di Fini e’ direttore sanitario del gruppo.

Bellissima notazione: i rapporti stretti coi DS.

In Puglia la giunta Fitto delibera un appalto di 198 milioni per le residenze sanitarie e le cliniche private degli Angelucci, a sua volta Fitto e’ sostenuto dai loro pesanti contributi, una mano lava l’altra, ma noi paghiamo il sapone. Tutto regolare? In parte. Sole24 ore dichiara che a Fitto sono arrivati anche altri soldi, un po’ irregolari, pare.

E’ normale che un sistema economico legittimamente (o anche no) finanzi partiti e candidati ed esso riceva poi appalti ?

E in tutto questo appare strettamente anche la Lega delle Cooperative, per es. la Coop costruttori di Argenta la piu’ grande cooperativa di costruzioni italiana.

..

Giovanni Donigaglia, ex presidente Coop costruzioni: “Chi lavora per enti pubblici deve ammanicarsi i politici o non vince gare, appalti.. La regola e’: do ut des”.

(Chi lavora nel settore e’ pieno di aneddoti truci, come quel comune che doveva costruire un ponte ma de Michelis voleva una tangente troppo alta che nel budget non ci stavae allora il ministro trionco’ la discussione dicendo: “Fatelo piu’ stretto! Eliminate i marciapiedi!”).

Donigaglia dice che il sindaco di Ferrara gli impose la Spal. O quella o niente lavoro.. (ecco perche’ la Coop di Bologna deve sponsorizzare la squadra rossoblu’!)

Persino la squadra di calcio rientra in un sistema di scambi di favori e di spartizione dei lavori. Moggi docet.

Donigaglia: “Partecipavo alle gare d’appalto con le maggiori imprese nazionali. E alle cooperative nell’Ati c’erano stati degli interventi dei nostri rappresentanti nazionali soprattutto per quanto riguarda le gare delle aziende parastatali, pubbliche, le grandi autostrade, tutte le grandi societa’ legate all’Iri. C’era un accordo dove alle imprese cooperative, nelle Ati, era riservata una quota che poteva andare da un 20 a un 30, 35%”” “Ero costretto a questo o i miei lavoratori restavano a casa”.

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Gabanelli: “Il sistema, quando non e’ illegale e’ immorale e rasenta il ricatto, si basa sullo scambio, io ti do, tu restituisci.”

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Iovene: “Nel 2000 le societa’ del gruppo Waste Italia, hanno dato 100, 100 e 50 milioni a FI. Nel 2001 altri 200, 200, 200 e 150, e poi ancora 200, 200, 200 e 100. Parliamo di milioni di lire sempre a FI. Dal 2002 i contributi passano ad AN in €: 103 mila, 103 mila. Nel 2004 100 mila, 100 mila, 100 mila e 100mila. Si tratta sempre dello stesso gruppo che si occupa di raccolta smaltimento rifiuti e termovalorizzatori.”

AN ultimamente, forse perche’ il ministro dell’ambiente era di AN?

L’Amministratore Delegato di Waste Italia lo dice chiaramente: finanziamo AN come i DS

“Se lei guarda bene, si rendera’ conto che tra la coalizione di csx e FI ci sono delle consonanze” (consonanze, le chiama). C’e’ una cultura.. per cui ti premuri, cerchi di essere coperto.. puo’ arrivare qualcosa che blocca la tua attivita’..cosi’ facciamo una assicurazione” (assicurazione, la chiama).

E’ come per la mafia. Tu paghi. E quelli ti lasciano lavorare.

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Un partito che riceve molti soldi, dai privati e’ l’UDC di Casini. Solo nel 2006 ha ricevuto 2.500.000 € (5 miliardi di lire!), i bonifici sono quasi tutti di 100.000 € a parte i 150 di Autostrade Spa, vengono piu’ o meno dallo stesso gruppo di Caltagirone, suo suocero, uno che di contributi ne da’ parecchi.

I Caltagirone sono costruttori, editori, possiedono il Messaggero e il Mattino di Napoli.

Nel 2006, all’ UDC dalle societa’ del gruppo e’ arrivato complessivamente 1.000.000 di euro. Non male!

Caltagirone e’ l’uomo “piu’ liquido” d’Italia pronto a mettere 4 miliardi di investimento se occorre.

Ma anche Della Valle ha dato 150 mila euro all’ UDEUR di Mastella.

Fino a 50.000 € dati ai partiti , per legge,non e’ obbligatoria nemmeno la denuncia. Per questo i partiti abbondano di donazioni inferiori, fitte come le mosche in palude.

Ora un paese che ammette che si versino 50 mila € per volta a un partito senza nemmeno dirlo e non mette tetto alle spese elettorali non si puo’ chiamare democratico, e’ una cricca mafiosa.

E non solo non si e’ indagato sul marcio ma l’emerito B ha fatto una legge che depenalizzava il falso in bilancio e avrebbe anche depenalizzato la bancarotta fraudolenta se ne avesse avuto il tempo.

Le societa’ italiane dunque, grazie a Berlusconi, si sono permesse lauti bilanci falsi evitando le pene durissime che anche in USA si danno ai malfattori.. e c’e’ ancora chi lo incensa!

Come cio’ non bastasse FI ha fatto liste taroccate con simboli ingannevoli per rubare voti agli altri partiti e del bel comportamento elettorale di Storace sappiamo.

FI distribuisce soldi a candidati e elettori in campagna elettorale e da’ soldi ai partiti minori della sua coalizione (e come fanno poi a mollare B?).

Basta poco, basta avere l’1% dei voti e si partecipa alla grande mangiatoia.

Ma uno dei fondamenti della democrazia non e’ che tutti partano alla pari?

Tanto per ridere, poiche’ non ci sono rimborsi per l’elezione a sindaco, la Moratti ha goduto di 5 milioni di € da una regolare donazione di suo marito, il suo concorrente ha raccolto nemmeno l’1% .

Chi ha piu’ soldi vince. E’ lapalissiano.

Storace ha speso per la campagna elettorale 2 milioni di €, ma e’ stato anche accusato di aver usato i fondi della regione, un suo collaboratore Gargano e’ finito in carcere per finanziamenti elettorali illeciti per 1 milione di €.

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Lo stato rimborsa complessivamente ai partiti 200 milioni di € l’anno.

La Camera dei Deputati costa 1 miliardo di €, cifra che si raddoppia con il Senato.

Le indennita’ dei parlamentari, le piu’ alte d’Europa, costano 250 milioni di €.

La politica costa in Italia piu’ di tutti i paesi dell’Euro.

E con tutto cio’ Prodi porta a 103 i membri del suo governo e aumenta i sottosegretari da 72 a 76, come se non fossero bastati gli aumenti del governo Berlusconi.

Ma chi le deve fare queste economie?

Un sottosegretario costa 146.000 euro lordi all’anno, piu’ una indennita’ di 55.000 € se e’ anche onorevole. Un tecnico costa allo Stato 100.000 € piu’ dei parlamentari.

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Poi ci sono le doppie cariche.

27 consiglieri regionali eletti in parlamento non si dimettono. Cumulano cariche e stipendi

(Qui c’e’ gente come Previti che continua a percepire lo stipendio da senatore!)

C’e’ chi e’ parlamentare e governatore di regione, o sindaco.

Non si dimettono. O se pure lo fanno percepiscono doppio stipendio. Non lasciano nemmeno le stanze ai nuovi eletti!

Altro che parlare sempre dei barbieri gratis!!!

La legge dice che la carica di membro del parlamento europeo e’ incompatibile con la carica di componente del governo nazionale. Nel 2004 alle elezioni europee era candidato tutto il governo italiano: Berlusconi, Fini, Calderoli, Matteoli, Buttiglione, Giovanardi, Gasparri. Ministri in carica candidati ad un seggio europeo dove poi nessuno e’ andato, sono invece andati in giro a fare campagna elettorale.

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Spagna

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La legge decide nella finanziaria il fondo per i partiti che si aggira sui 60 milioni, in Italia il fondo del rimborso e’ di 200. I contributi sono divisi in base ai voti e i seggi ottenuti in parlamento. Quando ci sono le elezioni, i partiti hanno diritto a un rimborso.

Quando e’ anno elettorale il contributo cresce piu’ del doppio. Il partito popolare passa da 28 milioni a 63.

Poi ci sono i contributi dei privati per la maggior parte in forma anonima. Il Partito Popolare puo’ ricevere fino ad 1 milione e 400 mila €. Ma l’impresa che dona deve registrarlo nel proprio bilancio. E negli anni ’90, come in tutta Europa, anche la Spagna ha avuto la sua tangentopoli. Erano coinvolti tutti i partiti. I politici coinvolti sono stati mandati a casa.

Non possono dare contributi ai partiti le imprese che hanno contratti con l’amministrazione pubblica.

Per esempio Autostrade Spa ha finanziato i partiti italiani, Abertis, la societa’ autostradale spagnola, no.

La domanda che ti fa il cittadino e’ sempre la stessa: “Se un impresa ha dato denaro a un partito politico cosa da’ in cambio il partito all’impresa?”.

In Spagna la crescita delle infrastrutture e’ stata la maggiore d’Europa.

Le opere pubbliche sono state iniziate e concluse, con i responsabili corrotti in carcere. E i politici condannati fuori dalla politica.

A Madrid nella stessa stazione i treni veloci arrivano da una parte e non intralciano quelli dei pendolari che arrivano da un’altra.

Il 1° primo treno ad alta velocita’ circola da 14 anni. Questi treni possono raggiungere i 300 km all’ora e circolano tra Madrid, Cordoba e Siviglia. Se il treno arriva con 5 minuti di ritardo le ferrovie restituiscono l’importo dell’intero biglietto ai viaggiatori. Il 100% del biglietto. Cosi’ i treni arrivano sempre puntuali.

Si viaggia bene, molto comodi.

I treni italiani arrivano in ritardo nel 70% dei casi. 50 minuti di ritardo da Roma a Milano… Il ritardo e’ quasi una regola. Il rimborso e’ con un bonus del 50% se si superano i 26 minuti. Ma Trenitalia non lo annuncia quasi mai alla “gentile clientela”.

Se un paese che fino a 20 anni fa viaggiava su binario unico a scarto ridotto oggi e’ il paese piu’ vitale d’Europa qualcosa vorra’ pur dire, sicuramente qualcuno ha mangiato troppo, ma sembrano decisi a metterci un freno prima che la storia degeneri.

Noi no?

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Germania

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E’ previsto sia il rimborso elettorale che il finanziamento pubblico con un tetto che non deve superare i 133 milioni di euro. Monta in Germania lo scandalo delle presunte tangenti alla CDU, il partito dell’ex cancelliere Helmut Kohl, che tra l’altro viene personalmente tirato in causa Le donazioni di imprenditori e societa’ non venivano iscritte a bilancio ma finivano su conti fiduciari.

Kohl respinge l’accusa di avere incassato tangenti per il partito, ammettendo solo di non aver dichiarato donazioni in contanti per due milioni di marchi, circa 2 miliardi di lire, da parte di privati dei quali ha detto non intende rivelare i nomi.

Lo stesso Schauble chiede con dolore a Kohl di sospendersi dalla presidenza onoraria fino a che decida di fare i nomi dei finanziatori segreti della CDU. Kohl e’ a pezzi. E non e’ nemmeno in reato, piuttosto la violazione di un principio morale. Comunque c’e’ stata una specie di inchiesta parlamentare, e alla fine la CDU ha dovuto restituire il milione di euro che aveva ricevuto da donazioni anonime. Inoltre dopo lo scandalo la legge che regolava le donazioni private ai partiti e’ diventata molto piu’ restrittiva.

Non e’ mai successo che un privato che fa una donazione ad un partito poi avesse un ruolo nell’esecutivo. I giornali ne farebbero un caso nazionale, nessun governo qui si puo’ permettere di dare in cariche a persone che potrebbero essere sospettate di aver comprato il loro mandato. Poi va detto che generalmente le donazioni piu’ significative non provengono da privati cittadini ma da aziende o associazioni di categoria, ma mai da aziende pubbliche o concessionarie di servizi pubblici, l’opinione pubblica entrerebbe in allarme.

Ma noi abbiamo una opinione pubblica?

In Germania se i giornali sollevano una questione morale per la politica e’ un problema, se succede da noi e’ la politica che si solleva contro il giornale o il giornalista e puo’ andargli male.

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da
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