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Massimiliano Carbone fu assassinato due anni fa a Locri ...
by ragazzi di calabria Saturday, Oct. 07, 2006 at 11:19 AM mail:

Massimiliano Carbone fu assassinato due anni fa a Locri Ora Liliana Esposito scrive al presidente del Consiglio 'Ndrangheta, la madre di una vittima a Prodi "Tutti noi attendiamo verità e giustizia" Lunedì il premier sarà a Locri per rendere omaggio alla tomba di Francesco Fortugno

Massimiliano Carbone...
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LOCRI (Reggio Calabria) - "Mario Congiusta, padre di Gianluca, ucciso a Siderno 17 mesi fa, la invita a portare un fiore sulle tombe dei nostri figli; sarei d'accordo, se non ritenessi eccessiva pena per lei quella di dare compito al suo portaborse di comprare fiori per i tanti morti ammazzati di Calabria, 'terra prediletta'. A me, mamma di Massimiliano Carbone, ucciso due anni e dieci giorni fa a Locri, basterebbe il più piccolo dei suoi pensieri pieni di bonomia". Queste le parole con cui la signora Liliana Esposito si rivolge in un messaggio al presidente del Consiglio, Romano Prodi.

"Almeno questo - aggiunge la donna - considerato che da un bel pezzo vacilla quella 'fede' raccomandataci personalmente dal signor Loiero il 7 luglio a palazzo Nieddu. Mario Congiusta, io stessa e tutti quanti attendiamo verità e giustizia, non soltanto promesse, ma concretate nei fatti, portiamo fieri, come la più alta delle onorificenze, la memoria dei nostri figli, i nostri 'onorevoli figli'".

Lunedì, a un anno dall'assassinio del vice presidente del Consiglio regionale della Calabria Francesco Fortugno, Prodi sarà a Locri per rendere omaggio alla tomba dell'esponente della Margherita. Fortugno è stato ucciso dalla 'ndrangheta lo scorso 16 ottobre. Un omicidio che, per la prima volta in Calabria, ha provocato un movimento popolare contro la criminalità organizzata.

(7 ottobre 2006)

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"More over Cosa Nostra" - più forte di Cosa Nostra
by The Guardian Saturday, Oct. 07, 2006 at 11:33 AM mail:

"More over Cosa...
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"More over Cosa Nostra" - più forte di Cosa Nostra
da "The Guardian"
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Un esasperato accusatore distrettuale della Florida ha detto che “La ‘Ndrangheta è invisibile, come il lato oscuro della luna”. E’ stato provato che, di tutte le organizzazioni criminali italiane, è la più difficile da capire, tanto meno da penetrare.
Come le altre, si sa che le iniziazioni dei suoi membri avvengono con riti che variano da clan a clan e tendono a obbligarli al silenzio a vita. Come per le altre ha un sistema di gerarchie che nel caso di alcune ‘ndrine ha un suono chiaramente blasfemo: una delle cariche più autorevoli è quella di “Vangelo”. Ma mentre la Mafia, la Camorra e la Sacra Corona Unita sono costituite da famiglie o cosche che in realtà sono bande in cui non c’è alcun bisogno per i membri di avere legami di parentela, la ‘Ndrangheta è tenuta insieme quasi interamente da reali legami di sangue. La maggior parte delle ‘indrine consiste di famiglie allargate, spesso legate da matrimoni per formare unità più ampie chiamate “locali”. “Le famiglie di ‘Ndrangheta hanno spesso arrangiato matrimoni per saldare i legami tra di loro” dice Gratteri. “Ci sono famiglie tra le quali ci sono stati almeno 4 matrimoni misti nel 20° secolo. I figli non sono solo attesi, ma nella maggior parte dei casi necessari, per seguire i loro padri negli affari di famiglia, ricevendo – talvolta alla nascita – il titolo di “giovane d’onore”. La sovrapposizione tra lealtà criminali e familiari ha reso al ‘Ndrangheta peculiarmente indifferente alla più affilata arma nell’armeria antimafia dello stato italiano.

La legislazione introdotta dal governo italiano nei primi anni 90 ha reso più facile per i mafiosi pentirsi e diventare i cosiddetti “pentiti”. Le nuove disposizioni hanno scombussolato le fila di Cosa Nostra ma appena scalfito la ‘Ndrangheta. “Un affiliato calabrese che voglia pentirsi deve fare i conti con il tradire forse 200 parenti” dice Gratteri. “Ci sono stati pentiti di ‘Ndrangheta”, dice Macrì. “Ma non c’è mai stato un boss che si sia pentito; sono sempre stati affiliati di basso rango, o rango medio-basso”. Un altro fattore che protegge l’organizzazione è la sua struttura, o la mancanza di essa. “Cosa Nostra è una piramide”, dice Macrì. “Tagliate la testa della piramide arrestandone il leader e ha grossi problemi. In Calabria, d’altra parte, avete una federazione. Ci sono momenti in cui alcuni elementi della federazione si uniscono, ma è più che altro per scopi di coordimanento. La ‘Ndrangheta non può essere decapitata. Le autorità italiane pensano che il fatturato della nuova mafia – stimato in 35 miliardi di euro – sorpassa quello dell’intera produzione annuale della economia legale della Calabria. Ma mentre ci sono molte più auto costose di quanto vi possiate aspettare sulle dissestate strade delle città della costa Ionica, c’è scarsa evidenza del denaro che si sa scorrere nelle più povere regioni d’Italia.

“In Calabria ci sono miliardari che vivono come poveri”, dice Macrì. “I giovani corrieri della droga fanno mostra della loro ricchezza. Portano Rolex e guidano BMW. Ma i membri più anziani della ‘Ndrangheta, che sono attivi, spesso vivono in grotte nelle montagne in condizioni di autentica difficoltà” Quando vanno a Milano o all’estero, le famiglie di ‘Ndrangheta fanno la bella vita, “dice Gratteri”. “Ma di ritorno in Calabria fanno di tutto per camuffare la loro ricchezza. Sono stato in case che non sono nemmeno intonacate all’esterno, ma che all’interno hanno pavimenti di onice e mobili di antiquariato.” Le autorità italiane sono state marcatamente lente nella loro reazione alla ‘Ndrangheta, ma poi la Calabria è povera, ha poca influenza ed è lontana da Roma. “Abbiamo la più ricca e la meglio organizzata mafia d’Italia e cerchiamo di contrastarla senza adeguate risorse”, dice Nuccio Novene, senatore del già comunista partito dei democratici di sinistra.”E’ coma in Russia.”

Nella assediata città di Lamezia Terme, dice, le pattuglie di polizia sono state ridotte per risparmiare benzina. “Le auto della polizia sono in condizioni talmente cattive che durante un recente inseguimento una ha preso fuoco. Non aiuta nemmeno il modo in cui è organizzato il potere giudiziario. Appena abilitati, i giudici e i procuratori italiani hanno la possibilità di scegliere.

Quelli che sono primi agli esami hanno la precedenza di scelta e quelli che invece sono tra gli ultimi prendono quello che rimane “Che di solito è la Calabria”, dice il senatore Novene. “E’ considerato un impiego difficile. Così non appena arrivano fanno richiesta di essere trasferiti da qualsiasi altra parte. Quando Francesco Fortugno è stato ucciso a Locri, centro motore dell’attività della ‘Ndrangheta, il magistrato con maggior esperienza aveva una anzianità di 6 mesi”. Tuttavia l’assassinio di Fortugno – negli ultimi mesi del governo Berlusconi – ha alla fine scosso lo stato a reagire. Il ministro degli interni è sceso da Roma, come già detto, e ha annunciato una serie di misure speciali. Ma l’omicidio ha posto un grosso punto di domanda sul futuro. Ci sono segnali che la ‘Ndrangheta ha oculatamente anticipato la caduta del Governo Berlusconi e iniziato a spostare i voti che controlla a sinistra. Alle elezioni regionali del 25 Aprile 2005, almeno 2/3 degli elettori della Calabria hanno votato per l’alleanza di centro sinistra di romano Prodi, che nella nazione è andata al potere nel mese scorso. Fortugno, un dottore, era uomo di Prodi. Si ritiene che il suo assassinio abbia a che fare con i tentativi della ‘Ndrangheta di penetrare l’autorità sanitaria locale. Ma c’e qualcuno che teme sia stata un modo per trasmettere un messaggio a coloro che ritenevano formassero il nuovo governo in Italia.

Al momento la ‘Ndrangheta ha insolitamente un vivo interesse per la politica, a causa del progetto di costruire un ponte sullo Stretto di Messina per collegare la Sicilia con la Calabria. E’ pronta a scremare milioni di euro dai contratti che saranno assegnati. Il governo Berlusconi voleva che il ponte fosse costruito. La squadra di Prodi è divisa sull’argomento, in parte a causa dei timori che potesse dimostrarsi una miniera d’oro per i mafiosi italiani. “Uccidendo Fortugno,” dice un investigatore che ha chiesto di non essere menzionato.” mandano un messaggio al centro-sinistra: Vi abbiamo dato i nostri voti. Ora attendiamo risultati”.

Reportage tratto da: The Guardian - Giovedì, 8 Giugno , 2006



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E' aria fritta !!!
by avetescassatolepalleatutti Saturday, Oct. 07, 2006 at 12:10 PM mail:

Le varie mafie , senza "lo stato" con le sue istituzioni putride e nocice , non potrebbero esistere !

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è vero, però ....
by africota Saturday, Oct. 07, 2006 at 2:52 PM mail:

e' vero che se in passato qualche stato senza mafie c'è stato ( ora non più), sicuramente non sono mai esistite mafie senza stato, senza legami con l'apparato di potere ecc.ecc.ecc.

è anche vero però che se tutto ( anche la situazione in Calabria ed in altre regioni cosiddette "ad alta densità mafiosa" ) dipende dallo stato borghese o addirittura dall' esistenza tout court di una qualsiasi forma di stato (ed io come anarchico condivido pienamente ) è anche vero che in un processo di liberazione esistono pure le battaglie per obiettivi parziali.

se l'unica soluzione è l'abbattimento e l'estinzione dello stato non avrebbe senso nemmeno lottare contro la Tav, contro il precariato, contro i Cpt e nemmeno avrebbe senso qualsiasi tipo di lotta sindacale che per definizione si pone sempre obiettivi parziali, anche quando è diretta da rivoluzionari.

lo stesso discorso vale per la Locride ; mica si può aspettare l'estinzione dello stato ( che non mi sembra propriamente dietro l'angolo della storia) per rendere giustizia a Massimiliano Carbone o a Gianluca Congiusta.

e allora la critica ai cosiddetti "ragazzi di Locri" diventa un'altra, quella che è giusto fare a tutti i movimenti antimafia della storia ( come del resto ai "girotondini").

e cioè che non è possibile nemmeno ottenere sacrosanti obiettivi intermedi nella lotta alle mafie se si prescinde dall'analisi della evidente natura "di classe" della stessa egemonia mafiosa sul territorio.

ma questo è un entrare nel merito della questione per far prevare all'interno di essa un punto di vista rivoluzionario.

cosa sicuramente assai diversa dallo sparare insulti e slogans a casaccio, come nel caso del commento precedente.

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"Immaginate un grande sasso che cade nell'acqua del mare ....."
by Daniele Carchidi (*) Saturday, Oct. 07, 2006 at 3:40 PM mail:




Immaginate un grande sasso che cade nell'acqua del mare e solleva schizzi in ogni direzione, disegna onde lunghe e pericolose, agita migliaia di bollicine e poi, lentamente, dissolve la propria forza adagiandosi sul fondo. L'eco della tragedia Fortugno sembra sia diventato un altro sasso che si adagia sul fondo dei nostri cuori. La voglia di lottare dei ragazzi di Locri e dei tanti Coordinamenti Anti-mafia sorti d’impulso per urlare un no fermo e deciso alla ‘ndrangheta non è stato seguito da iniziative concrete.

Le istituzioni che intensamente sono state presenti all’indomani di quel tragico 16 Ottobre, non hanno operato poi nell’interesse effettivo della popolazione calabrese. Forse il periodo elettorale ha dato brio ed impulso per mostrare vicinanza e solidarietà alla nostra popolazione ed anche la nomina di alcuni vertici istituzionali a livello nazionale hanno dato un segnale che qualcosa fosse cambiato, che effettivamente la Calabria potesse essere la “figlia prediletta” del neo-governo Prodi.

Ma ad oggi, il segnale non ha dato seguito ad azioni concrete. Le scelte simboliche che hanno mostrato la Calabria come protagonista dell’attenzione della squadra del Premier, non sono state seguite da azioni tangibili e consistenti. Ed ora quanti tra i ragazzi che hanno gridato la libertà con il bravo cantautore di Tortona il primo dell’anno sono già ripartiti per le loro mete universitarie o lavorative a migliaia di kilometri da qui? Quanti cominciano a perdere quella rabbia e quell'entusiasmo dei primi giorni? Quanti hanno messo da parte quella voglia di cambiare, di lottare per la propria terra, di impegnarsi al fine di renderla davvero una Calabria migliore?

Quanti? Tanti! Eppure c’è una grossa porzione di giovani generazioni che non vuole abbandonare la propria terra, che vuole costruire il suo futuro in questa regione, con la ferma volontà di voler mettere al servizio di questa terra la propria esperienza, la propria voglia di cambiare. Quella forza esplosiva di forte impatto rinnovatore che solo le forze fresche possono esprimere. Un brio, una volontà innovativa che coadiuvata all’esperienza di chi da anni si lotta per il bene di questa terra può offrire una miscela forte e capace di cambiare le sorti di questa regione. Non attendiamo che un nuovo doloroso fatto di sangue sconvolga la nostra terra. Non aspettiamo che l'assassinio di un personaggio politico di rilievo della nostra regione ci faccia riflettere ancora una volta sui nostri problemi. Non lasciamo che il dibattito si accenda, per la rabbia, per la voglia di rivalsa di un popolo che non ci sta solo ed esclusivamente dopo avvenimenti del genere. I ragazzi di Locri hanno lanciato il sasso nel grande mare, ora sta a noi giovani di Calabria unirci, affiancandoci a loro, operando e facendo in modo le acque dei mari di Calabria non si calmino, bensì aumentino d’intensità. Sta a noi giovani esponenti della società civile dimostrare unità e forza di volontà nell’operare cambiamenti per questa nostra amata Calabria.

Ragazzi non mollate, noi vi siamo vicini.

Uniti nella lotta contro la Mafia rispondiamo pronti all’appello ai Calabresi onesti del 12/09 lanciato da Aldo Pecora del Coordinamento Antimafia AmmazzateciTutti. Coraggio e passione in abbondanza frutto dell’amore per la Calabria.

Daniele Carchidi (*)



(*) presidente associazione "Pic-Asso" - Catanzaro

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Siamo onesti, ma non vogliamo essere eroi
by Associazione Ulixes Saturday, Oct. 07, 2006 at 4:55 PM mail:



In questi giorni Aldo Pecora, per capirci l’inventore dell’ormai storico “ammazzateci tutti”, ha inviato un appello alla società civile: alla Calabria degli onesti.

Un appello che noi altri giovani, ragazzi di Calabria, ragazzi dell’Associazione Ulixes, non potevamo che raccogliere e rinnovare. Già, proprio così, nonostante la realtà sia più tetra del peggior incubo, noi continuiamo a sperare, a pensare, ad operare per cambiare questa terra aspra, nella consapevolezza che continua ad esistere una Calabria degli onesti. Ci siamo però interrogati su chi siano questi onesti.

Gli onesti sono i più, sono quelli che sudano il proprio pane; che vivono una quotidiana battaglia per la libertà; gli onesti non fuggono perchè credono in un’altra Calabria possibile. Gli onesti sono quelli a cui la Calabria disonesta ha dato solo terribili sofferenze, ha tolto padri, figli, dignità, opportunità senza però riuscire ad uccidere la Speranza. Gli onesti vivono il fardello di colpe del sistema, coloro che devono adeguarsi ma che la loro anima non s'adegua. Gli onesti vivono guerre atroci con se stessi. Ogni giorno. Gli onesti frequentano La Sapienza di Roma ma inviano i curriculum alle aziende nostrane. Gli onesti ritornano. Gli onesti scimmiottano il politico di turno per il posto in comune e di notte si rivoltano nel letto senza prendere sonno. Gli onesti sono quei clacson arrembanti che approcciano una targa amica nelle autostrade nebbiose del nord. Gli onesti votano chi ha promesso il posto al call center al figliolo diciottenne ma odiano la politica e schifano chi hanno votato. Gli onesti non dimenticano e non vogliono dimenticare. Gli onesti non denunciano ma hanno rabbia.

Gli onesti, amici lettori, non sono eroi. Sono i cittadini su cui è lecito riporre le briciole della speranza rimasta. Gli onesti non sono modelli perchè le democrazie sane non vivono di modelli ma anime che sono pronte a scegliere lo sviluppo, la giustizia, la legalità se si offrono loro i mezzi, le istituzioni, una politica alta e rispettabile. Gli onesti sono semi preziosi che germogliano e si moltiplicano se acqua e terreno si combinano con efficienza. Caro Aldo e cari ragazzi di Locri tutti assieme stiamo creando un terreno sempre più solido e fertile che offre fiducia agli onesti di calabria, che li spinge a credere e magari a sperare.

C'è un passo ulteriore che assieme dobbiamo compiere: spezzare le dighe e convogliare l'acqua verso di essi, vale a dire le risorse ed i mezzi della politica e delle istituzioni. Emanciparle dal baratro dela chiusura feudale. La politica torni ad essere alta e per questo ci vogliono menti nuove, menti alte, politici avveduti. Altra speranza non v'è. La ricetta è stringere nella morsa partiti, rappresentanti dello stato e delle istituzioni locali. Stringerli nella tenaglia per la verifica dell'operato, per obbligarli a programmazioni trasparenti e mirate, per obbligarli ad un ricambio generazionale nel segno del merito e della eticità (dimissioni per corrotti, incapaci ed incompetenti). Il tutto passi attraverso continui confronti con la stampa: la stampa tenga vive le problematiche, ogni giorno, e svolga il proprio ruolo di promozione e verifica di questo processo di rigenerazione e ricambio.

La rivoluzione politico – culturale della regione, deve passare dalla coesione dell’intera società civile, per la prima volta solidamente e realmente unita , dove base e avanguardia politico-culturale si fondono per dar vita al nuovo civis calabrese . Si può isolare un Don Chisciotte, non un esercito culturalmente formato, con alto senso etico che trova le forze per espandersi esoprattutto uomini politici e partiti di riferimento. Ulixes rivolge un appello a tutti i lettori e le lettrici affinché parlino nei propri luoghi di lavoro, in famiglia e con gli amici, della nuova Calabria, rafforzino, espandano, rassicurino l'esercito degli onesti. Cari ragazzi di locri, nessuno di noi sarà più solo. Siamo sicuri che ogni nostro e vostro grido troverà risposta ed eco e che non saremo attanagliati dalla solitudine. Noi costruiremo la nuova Calabra perchè noi siamo una stagione mai vissuta. E sappiamo dove e come arrivare. Uniti sempre!!!!

Noi saremo gli artefici del nostro destino. "Non lasciamoci soli?". No. Non siete e non siamo soli.





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Grazie, sono "approdata" anch'io all'attenzione dei media .....
by LILIANA ESPOSITO CARBONE Sunday, Oct. 08, 2006 at 12:18 PM mail:

Grazie, sono "approdata" anch'io all'attenzione dei media, uktima spes mea.
Non ne vado vanesia, ma sento che può essere funzionale.
Mi venisse il gusto del blog? Ahivoi..... Nel corso di un interrogatorio dissi, animata di eroico furore: "Datemi una penna e vi sollevo il mondo!" Il maresciallo, buono e zelante, mi porse una biro nuova.
liliana
--------------------------

" STAMATTINA, VENERDI' 6 OTTOBRE, MI SONO RECATA ALL'OSPEDALE DI LOCRI DOPO LE ORE 11, PER RITIRARE UNA CERTIFICAZIONE RELATIIVA ALL'AGGRESSIONE DA ME SUBITA NEL CIMITERO CITTADINO-
HO VISTO CON STUPORE CHE MOLTISSIMO ZELO RENDEVA TUTTO UNA FERVENTE FABRICATORIA: C'ERANO GRANDI PASSATOIE DA SROTOLARE; UN FURGONE CHE SCARICAVA PIANTE VERDI E FIORITE; OPERAI CHE RAMAZZAVANO I VIALETTI, FORESTALI CHE TIRAVANO SU OLEOGRAFICHE PANCHE MONTANARE.

LUNEDI' ARRIVA PRODI.

TEMO TANTO PER I CAGNOLINI CHE SI AGGIRANO ATTORNO, IN CERCA DI AVANZI. SPERO CHE QUALCHE "PRODE" NON SE NE FACCIA TROPPO ZELANTE INCARICO; SAREBBERO I SOLI AD ESSERE ARRESTATI.
VEDREMO COME FARANNO IN FRETTA A RIORDINARE IL CIMITERO, OGGI C'ERA A MEZZOGIORNO UN ASSESSORE CHE RILEVAVA LE URGENZE: ERBACCE, BOTTIGLIE DI PLASTICA, CARTACCE , E MOZZICONI MOLTEPLICI CHE IL CUSTODE LASCIA ANTE PORTAS ET INTRA ATQUE EXTRA MOENIA...
MI PREOCCUPA LA SORTE DEI MIEI GATTI RINALDA GIUDITTA E BLONDELLO, CHE VIVONO ACCANTO ALLA TOMBA DI MASSIMILIANO.
ARRIVA PRODI, NOMEN OMEN.
MAGARI I CITTADINI DI POCA BUONA VOLONTA' FARANNO I FORTI CON LE CREATURINE DI DIO.
VANITAS VANITATUM,
LOCRI VUOL FARE BELLA FIGURA.

LILIANA ESPOSITO CARBONE

(N.B: LA GAZZETTA DEL SUD MI PROMETTE TUTELA MORALE E FISICA DEI GATTI E DEI CANI. PER ME, BESTIOLINA D'ALTRA SPECIE; CHE SI PUO' FARE?)

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per ricordare a tutti i termini della vicenda
by africota Sunday, Oct. 08, 2006 at 1:00 PM mail:

http://italy.indymedia.org/news/2006/09/1153473.php

consiglio di leggere anche tutti i commenti

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Vorrei..
by Fra Sunday, Oct. 08, 2006 at 1:24 PM mail:

Per lei bestiolina d'altra specie non so cosa si possa fare..

Vorrei davvero poter sollevare il mondo con quella biro..

Vorrei davvero poter parlare face to face con Prodi e dirgli "ma lo vede quanto piangono ancora?! Lo vede quanti ingiusti vivono al posto dei giusti, lo vede?!"..

Vorrei non dover più leggere "i ragazzi coccolati.."..

Vorrei non dover più essere costretta, dai fatti, a pensare che i calabresi onesti sono esclusivamente quei ragazzi, di ieri e di oggi, che hanno detto "E adesso ammazzateci tutti" dopo quel terribile 16 ottobre..

Vorrei non vedere più nessuno piangere..

Vorrei..vorrei l'erba voglio, ma come mi diceva sempre la mia nonnina "Figlia, s'erba pregiata un criscia manc intra un jardin e du rre!"..e già nemmeno nel giardino del re..

Signora Liliana, io non so proprio cosa dirle, ma davvero! Non me la sento di dirle "mi dispiace", di dirle "ce la faremo, otterà giustizia, non è sola", e quant'altro.. non me la sento proprio..quando vedo che lei da così tanto tempo chiede e così poco ottiene, cara Liliana, non saprei proprio cosa dirle..
Forse solo una cosa..se non le è di troppo, continui la sua lotta..magari, forse chissà, non ci saranno più "mamme Liliana" a piangere giovani "Massimiliano"..
Un abbraccio con il cuore.
Fra.



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un abbraccio
by kapnos Sunday, Oct. 08, 2006 at 10:02 PM mail:

un abbraccio a te nephelai.

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Per Anarcoafricota
by avetescassatolepalleatutti Monday, Oct. 09, 2006 at 10:06 AM mail:

Caro africota (anarchico ? ) , ti arrampichi sugli specchi meglio dell'uomo ragno .
Ognuno usa gli slogans che preferisce , che poi questi non si trasformino in "fatti concreti" è altro discorso .
Buone cose

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Continui a sparare a casaccio
by africota Monday, Oct. 09, 2006 at 11:34 AM mail:

Continui a sparare slogans a casaccio ed inutili che mai si trasformeranno in atti concreti.

Nei movimenti reali - e quello della Locride lo è o quantomeno lo è stato - se si vuole dargli una logica più avanzata in senso rivoluzionario bisogna avere la capacità di starci dentro ..... e non limitarsi ad una critica, nemmeno troppo argomentata, da una comoda poltrona casalinga.

Vieni tu a fare l'anarchico ad Africo Nuovo, il paese di Don Stilo e di Peppe Morabito, vieni tu a fare il rivoluzionario "senza se ne ma" nel ventre della bestia .....e poi voglio vedere a cosa servono i tuoi slogans imparati a memoria ( e pure malamente...)

I cosiddetti "ragazzi di Locri" non sono certo rivoluzionari enon pretendono di esserlo, hanno molti dei difetti storici di tutti i movimenti antimafia ( anche se hanno ormai capito che i politicanti locali del centrosinistra sono altrettanto inaffidabili di quelli del centrodestra) ma ricevono lo stesso minacce, aggressioni fisiche ( persino alla madre di Carbone sulla tomba del figlio !), krakkeraggio al loro sito, denuncie per diffamazione dalla classe politica ecc. ecc. ecc.

Vuol dire che sono quindi andati ad intaccare interessi reali, economici e politici, dei poteri forti, non solo locali e non solo direttamente "mafiosi".

Tu coi tuoi slogans e con il turpiloquio gratuito quali interessi reali vai ad intaccare ?

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Quale Locri?
by Maria Grazia Monday, Oct. 09, 2006 at 2:08 PM mail:

Locri.
Quale Locri?
Ce ne stanno tante...
Ci sta quella di due anni fa...
Ci sta quella dell'anno scorso...
Ci sta quella di oggi...
Sceglietene una. E commentate...rifletteteci parecchio su...e non vi fermate di fronte ad alcuna ipocrita apparenza. Magari rifugiatevi nel silenzio come, in un certo qual modo, ho preferito fare io in questi ultimi giorni...se stessimo tutti zitti le nostre voci diventerebbero assordanti!
Quando capirete, invece, che non sarà possibile contenere più tutto lo sdegno maturato...sfogatevi e convertite quel silenzio in rumore, baraonda, fracasso.

Impietrita ho assistito alle ultime novità, chiamiamole così, di questa settimana.
Dapprima una strana crisi esistenziale mi ha colpità senza pietà.
Ci sono mai stati i Ragazzi di Locri?
Una Calabria, che a differenza della vicina Sicilia, non ha voluto ribellarsi. Almeno questo è quanto sentono gli Italiani, grazie alle riflessioni salottiere di chi si permette di esternare le proprie opinioni e i propri infondati giudizi, per niente andati oltre un livello di chiara superficialità, addosando le colpe di tutto agli altri. Ma c'è chi dice che questo sia un veccho vizio italico.
E poi...una Locri che ansimante aspetta il 16 ottobre come non mai. Locresi impegnati per i preparativi della grande festa di domani e praticamente distolti da ogni altra riflessione, del tipo "a distanza di un anno...cos'è cambiato"?
C'è chi si preoccupa di pitturare il pronto soccorso...chi si premura di piantare i fiori nell'aiuola, chi invece toglie le cartacce e i mozziconi di sigarette dal cimitero...non certo perchè lì dentro riposano, non so in quale pace, tante anime...ma semplicemente perchè domani, in quegli stessi luoghi, metterà piede il Primo cittadino Italiano.
Tutto pulito, tutto rientra nell'ordine...Locri è pronta.
Quale degrado da "ostentare"? Qui stiamo tutti bene.
Ma se i "vivi" non vogliono aprire bocca o preferiscono camuffare la realtà...ci pensano i "morti" ammazzati a rendere l'idea di quanto sia triste e amara la sorte di tanti. Eh...quei fatti non possiamo nasconderli. I morti parlano quando i vivi preferiscono tacere. Per paura? Non credo. Per vergogna forse.
Ebbene, io in questo preciso istante provo vergogna per me e per gli altri.
E' l'unico sentimento che mi tormenta.
Sento alle porte l'epilogo. ll 17 ottobre 2006 è vicino...come ormai lontano quello stesso 17 ottobre di un anno fa.
O forse, il viaggio è già finito.
O magari ha cambiato rotta.
Non era questa la meta però.
La destinazione non era una festa, con tanto di concerto, passerelle e quant'altro.
Si trattava di qualcosa di più semplice e più complicato allo stesso tempo: un esame di coscienza. Che nessuno ha fatto, e mai farà.
Non lo hanno fatto i Locresi in festa, non lo hanno fatto i signori di Palazzo, non l'ha fatto Pisanu, e non lo farà neanche Romano Prodi oggi.
E i ragazzi di Locri? Perchè... ci siamo mai stati?
Se questo è l'epilogo...no, non abbiamo avuto significato alcuno.
L'unica nota di conforto: Mario Congiusta, Liliana Carbone, Rosanna Scopelliti...per loro abbiamo rappresentato davvero qualcosa...perchè oggi hanno riscoperto propria quella lotta che in un primo momento avevano respinto per dolore. E insieme a loro, chi ha cominciato a pretendere "riscatto".

Ma qui "statu quo ante".

Perdonatemi... vi sto parlando con il cuore in mano.
Il tutto è dettato da una forte malinconia, da un'enorme rabbia che mi impesantisce troppo.
Ci sta anche dell'orgoglio ferito.
Non credo più nelle rivoluzioni...e non mi accendo più di ideali distanti mille miglia da me.
Dico BASTA con quelle che il mio amico Foscolo definiva Illusioni!
Con la differenza che a lui davano forza e coraggio...
A me non riescono a strapparmi allo sconforto. Nulla di più.

...vi voglio bene...


Maria Grazia

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No, figlia mia, non disilluderti
by LILIANA ESPOSITO CARBONE Monday, Oct. 09, 2006 at 2:59 PM mail:

No, figlia mia, non disilluderti. Per definizione, perchè l'illusione è quanto proietta il desiderio , ma in noi il desiderio è logico. Riprendiamoci le nostre forze, con raziocinio vigile; nessuna pubblica impiccagione mi restituirà il mio generoso Massimiliano, ma la Sua tomba è diventata la vergogna ed insieme una cattedra di legalità. Stiamo insieme, nel progetto e nella speranza comuni, condivisi, perciò inattacabili. Finchè siamo capaci di santa indignazione, possiamo ancora fare del bene per questa nostra terra stanca.
Non cambieremo teste nè abitudini, ma saremo coerenti, sempre.
Il parterre du roi è pronto, ma come dice Franco mio marito : " Guardiamo all'aspetto positivo dell'evento extraordinario, almeno per un po' ci sarà più ordine..."
Mi ha telefonato il signor Loiero, per spiegare che il suo silenzio è nell'attesa dei risultati ( sine die?). M'imputava una "punta di malizia" nella mia citazione riferita al 7 luglio a Palazzo Nieddu.Gli ho detto che una madre che ha visto 70 foto a colori della perizia autoptica della propria CREATURA non può disciplinarsi e gestire le sue esternazioni con ipocrisia. Ho detto pure che "fede" è per me "fiducia" Ha moderatamente insinuato che dovrei riporre meglio la mia fiducia..... Io l'ho riposta negli inquirenti, ancora fiducia e speranza in chi vedo intelligente e determinato. E che, forse una madre dolente non può conservare il senso reale delle cose, spirito critico, lucidità e rispetto per l'opinione divergente?
In questa terra resiste lo stereotipo della madre addolorata, vittima e vinta. Ma il mio dolre è mio, unico e solo mio, perla di Gibran che s'accresce dento. Il resto è rabbia, quel che mi tiene ritta in piedi e che non mi fa piegare la schiena nè i toni davanti a nessuno.
Rispetto sì, ma non ossequio.
Misericordia, non sacrificio.

FORZA, FIGLIOLI MIEI ONESTI NON IMMAGINARI

LILIANA ESPOSITO CARBONE

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È bello vedere la tua combattività, Liliana
by stellamarina50 Monday, Oct. 09, 2006 at 4:04 PM mail:

È bello vedere la tua combattività, Liliana. “Finchè siamo capaci di santa indignazione, possiamo ancora fare del bene per questa nostra terra stanca”: sottoscrivo, senza riserve, queste tue parole …
Ed apprezzo molto anche la combattività di Mario che ho sentito ieri al TG2.
A te e a Mario dico: GRAZIE! … grazie per l’esempio che date, grazie perché riuscite a tenere alto il nome di questa terra martoriata, grazie per la passione che mettete nella vostra lotta, grazie …
Insieme a voi sarò a Locri il 16 ottobre per testimoniare concretamente la mia vicinanza a voi, alla famiglia Fortugno e a tutti quelli che attendono verità e giustizia e per unire la mia voce alla vostra nella richiesta di legalità, verità e giustizia.
Dovremo essere in tanti a Locri il 16 ottobre per non dimenticare e per non lasciare soli i familiari delle vittime che attendono giustizia.
Ti abbraccio con tanta, tanta stima e rinnovato affetto.

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Signora mia...
by ...che tempi... Tuesday, Oct. 10, 2006 at 10:00 PM mail:

Eh...signora mia ...che tempi ... eh non ci sono più gli anarchici di una volta ...quelli non scodinzolavano !

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“LOCRI UN ANNO DOPO: AMATO E MASTELLA DISPERSI”
by Ragazzi di Calabria Wednesday, Oct. 11, 2006 at 12:49 PM mail:

Locri, 9 ottobre 2006

NOTA STAMPA CONGIUNTA

“LOCRI UN ANNO DOPO: AMATO E MASTELLA DISPERSI”

In un anno, dopo l’omicidio del Vicepresidente Fortugno, abbiamo cercato in tutti i modi e con tutti i mezzi a nostra disposizione di non far calare il silenzio sulla Locride ed tutte le vittime innocenti cadute in questa che è diventata la guerra dei calabresi onesti contro la ‘ndrangheta. Una guerra che combattiamo da soli, famiglie vittime e coraggiosi ragazzi, una guerra che lo Stato non vuole combattere. Oltre la denuncia ci abbiamo provato addirittura con una ghiacciata satira dettata dalla sola forza della disperazione regalando nei giorni scorsi una protesi acustica ai nostri evidentemente troppo sordi onorevoli Ministri. Ora che finalmente i riflettori si stanno riaccendendo su Locri e sulla Calabria riteniamo svolto il nostro compito e non ci resta che attendere, perché di semina ne abbiamo fatta in quest’ultimo anno e speriamo che i frutti non tardino ad arrivare. Crediamo sia dovere della politica e delle Istituzioni, Presidente Prodi in primis, rendere conto ai calabresi del non-operato dei suoi Ministri, così come è diritto dei parlamentari e di tutti i rappresentanti istituzionali calabresi essere ascoltati dal Governo, perché rappresentano cittadini, non sudditi. I calabresi onesti hanno una Dignità che nessuno può svendere o acquistare. Chiediamo pertanto che siano evase le richieste contenute nelle diverse interrogazioni parlamentari presentate nei mesi scorsi in particolare ai Ministri dell’Interno e della Giustizia Amato e Mastella in merito alla criminalità ed alla giustizia in Calabria. Urgenti sono le nostre richieste, altrettanto urgenti devono essere le loro risposte. A tal proposito annunciamo per i prossimi giorni pacifiche manifestazioni rivendicanti Verità e Giustizia fino ad oggi negateci. E ADESSO IMPEGNAMOCI TUTTI: è nostro diritto che lo Stato faccia assieme a noi il proprio dovere.

Liliana Carbone (madre di Massimiliano, ucciso a Locri (Rc) il 24 settembre 2004)

Mario Congiusta (padre di Gianluca, ucciso a Siderno (Rc) il 24 maggio 2005)

Aldo Pecora (per il Movimento dei ragazzi di Locri “E adesso ammazzateci tutti”)

Rosanna Scopelliti (figlia del giudice Antonino, ucciso a Campo Calabro (Rc) il 9 agosto 1991)



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Racket: commerciante copre la vetrina e sollecita indagini
by ansa Wednesday, Oct. 11, 2006 at 6:56 PM mail:

da: http://www.ansa.it/main/notizie/regioni/ca...11_1113407.html

Racket: commerciante copre la vetrina e sollecita indagini
A Lamezia, ha denunciato presunti estorsori

(ANSA) - LAMEZIA TERME (CATANZARO),11 OTT - Commerciante copre la vetrina del suo negozio con un cartello per sollecitare le indagini su presunti estorsori. La protesta di Roberto Molinaro, proprietario di un'azienda che si occupa della vendita di sanitari, nasce dal fatto che nonostane il commerciante abbia denunciato alcune persone coinvolte in truffe e estorsioni, ancora oggi non ha ottenuto giustizia. Molinaro togliera' il cartello quando la questione sara' risolta
2006-10-11 13:30


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