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No Tav diffida ai Sindaci a non firmare il protocollo con Sonego
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Coordinamento Thursday, Oct. 12, 2006 at 11:57 AM |
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Messaggero Veneto 12 ottobre
La firma sarebbe prevista per domani mattina alle 11.00 chi può venga davanti al Comune di Cervignano del Friuli
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GIOVEDÌ, 12 OTTOBRE 2006 Pagina 18 - Udine Cervignano. Il documento è stato inviato anche alla Procura della repubblica In settimana è previsto un incontro fra i primi cittadini e l’assessore regionale Sonego Tav, i comitati “diffidano” i sindaci della Bassa: non firmate il protocollo CERVIGNANO. I Comitati “No Tav Friuli”, “No Tav Bagnaria Arsa”, “CCC5” e il “Coordinamento regionale No Tav” hanno inviato una diffida ai sindaci di Bagnaria Arsa, Palmanova, Cervignano, Muzzana, Porpettp, Aiello, Ruda, Fiumicello, Villa Vicentina, Ronchis, Gonars, Palazzolo e Pocenia affinché non firmino il Protocollo d'Intesa con Provincia e Regione, «finalizzato alla realizzazione di una struttura ferroviaria denominata Nuova linea Av/Ac Venezia - Trieste”. Nel contempo la diffida è stata trasmessa, per quanto di competenza, alla Procura della Repubblica di Udine. Si stringono i tempi per la firma del Protocollo d'Intesa relativo al Tracciato Alta Velocità, prevista in settimana secondo i Comitati, e si inaspriscono le posizioni. Il documento criticato dai Comitati, così come si legge nella diffida, è composto da quattro parti: una premessa, una presa d'atto, un giudizio congiunto e una decisione finale. Scontate le premesse che riguardano le “decisioni” a livello europeo, i Comitati colgono nella “Presa d'atto” un'affermazione ritenuta non vera: viene messa in dubbio, infatti, l'affermazione secondo la quale la Regione, in data 11 maggio scorso, «ha informato i Comuni interessati dell'avvenuto deposito degli elaborati (relativi al Tav, ndr) e trasmesso ai sindaci copia dei medesimi». Per smentire tale affermazione i Comitati fanno riferimento all'inesistenza delle «formali comunicazioni di rito ed a quanto dichiarato da quegli stessi Sindaci che oggi vengono chiamati a sottoscrivere siffatta mendace dichiarazione». E, come se non bastasse, c'è da ricordare che nella serata del 24 maggio, fissata per illustrare ai cittadini il progetto Tav, lo schermo del Teatro Pasolini restò bianco e le circa 800 persone non poterono prendere visione, così come era stato fatto credere, dell’elaborato. Ma il Comitato criotica anche la terza parte del Protocollo, quella realtiva al “giudizio congiunto”: il tracciato nella tratta Villa Vicentina - Bagnaria Arsa non può essere accettato come previsto dal progetto preliminare di Rfi. Sotto la lente dei Comitati è la parte quarta del protocollo con la quale «le parti convengono di allestire un Gruppo Tecnico di lavoro (Gti) Regione, Provincia e Comuni per individuare le soluzioni progettuali alternative al preliminare di Rfi, con l'ausilio di tecnici...»: per i comitati anti Tav, il Gti è un'entità politica e non spetta ad esso l'identificazione di soluzioni progettuali mentre il progetto preliminare, gravato come il Protocollo stesso afferma, da “difetti strutturali”, non è stato sottoposto «ad istruttoria che ne giustifichi l'esborso di nuove risorse economiche pubbliche». Da qui la diffida a non firmare. Alberto Landi
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Il Piccolo 12 ottobre
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Coordinamento Thursday, Oct. 12, 2006 at 12:14 PM |
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GIOVEDÌ, 12 OTTOBRE 2006 Pagina 5 - Monfalcone Inviata alla Procura della Repubblica per contrastare la firma del protocollo d’intesa Critiche alla carenza di trasparenza e al gruppo di lavoro Alta velocità, partita la diffida dei comitati POLEMICA CERVIGNANO Non siglate quel protocollo. Firmato: i comitati No Tav della Bassa e del Friuli Venezia Giulia. È questa, in estrema sintesi, l’esortazione presentata ai sindaci della Bassa e al presidente della Provincia Marzio Strassoldo dagli ambientalisti dei comitati regionali No-Tav Friuli, No-Tav Bagnaria Arsa, Ccc5 e Coordinamento regionale No-Tav, che hanno condensato in una diffida inviata alla Procura della Repubblica di Udine le ragioni per dire «no» al protocollo d’intesa. Un documento che, secondo i comitati, «sarà sottoposto all’accettazione in una riunione convocata nel corso della presente settimana», quando l’assessore Sonego si riunirà nuovamente con i sindaci e il presidente della Provincia. L’anticipazione conferma dunque quanto già annunciato, ma ora si aggiunge la diffida presentata dai comitati, che elencano dettagliatamente le motivazioni per bocciare il documento. Punto primo, «il protocollo ha le stesse carenze di trasparenza e pubblicità già evidenziate nel precedente incontro tenutosi a Cervignano il 2 ottobre», senza contare il coinvolgimento dei sindaci «in funzioni e scelte tecniche che, ancorché tardive, non sono loro proprie», perché «l’istituendo Gruppo di lavoro, in quanto entità essenzialmente politica, non può ergersi ad organo tecnico, sia pure attraverso una commistione con alcuni tecnici nominati da Regione, Provincia e Comuni». Il tutto senza considerare il fatto che «l’identificazione di soluzioni progettuali alternative, peraltro aprioristicamente circoscritte alla tratta compresa fra Porpetto e Villa Vicentina, non spettano al Gruppo di lavoro», con l’effetto di precludere l’adozione di ogni altra possibile e più efficace alternativa». A questo si aggiunge la dichiarazione di una falsa data di consegna del progetto, perché, secondo la diffida, il protocollo postula «che gli elaborati del progetto preliminare, così come redatti da Rfi, sono stati consegnati alla Regione e da questa diramati ai singoli Comuni in data 11 maggio, nonostante ciò sia assolutamente falso. Lo prova l’inesistenza delle relative formali comunicazioni di rito e quanto pubblicamente dichiarato da quegli stessi sindaci che oggi vengono chiamati a sottoscrivere siffatta mendace dichiarazione». Infine la denuncia della mancata valutazione tecnica per bocciare il tratto Bagnaria Arsa-Villa Vicentina. «Il progetto preliminare - si legge nella diffida -, ancorché essere stato occultato alla pubblica opinione e sottratto a una formulazione partecipata dei suoi criteri ispiratori, viene oggi considerato gravato da difetti strutturali pur non essendo stato sottoposto ad alcuna istruttoria tecnica che ne abbia formalizzato le carenze e quindi giustificato l’esborso di nuove risorse economiche per il suo rifacimento», con la conseguenza che «le possibili alternative, compresa l’opzione zero, devono essere giustificate, debitamente formulate e ufficializzate dal progettista incaricato».
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Il Gazzettino 12 ottobre
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Coordinamento Sunday, Oct. 15, 2006 at 11:59 AM |
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Giovedì, 12 Ottobre 2006
Tav, i comitati vanno in procura La diffida inoltrata contro la prossima firma del protocollo d’intesa con Provincia e Comuni Cervignano
Una diffida inoltrata alla Procura della Repubblica. Nella settimana decisiva per la stipula del Protocollo d'intesa tra Regione, Provincia e amministrazioni locali in merito all'Alta Velocità (secondo indiscrezioni l'appuntamento dovrebbe essere fissato per domani), i comitati anti-Tav vanno all'attacco.Lo fanno attraverso un documento sottoscritto dal No Tav Friuli, No Tav Bagnaria Arsa, Comitato contro il Corridoio 5 e dal Coordinamento Regionale No Tav , correlato di una copia in anteprima del Protocollo. Destinatari, oltre alla Procura della Repubblica, anche il presidente della Provincia, Marzio Strassoldo, e i sindaci di tredici Comuni della bassa friulana.Quali i motivi della diffida? «Il Protocollo - si legge - sarà sottoposto ad accettazione in una riunione convocata nel corso di questa settimana, con le stesse carenze di trasparenza e pubblicità già evidenziate nel precedente incontro del 2 ottobre». Accuse pesanti vengono rivolte al mancato coinvolgimento della popolazione, nono stante le assicurazioni del mondo politico. «Oltre a essere stato occultato alla pubblica opinione - prosegue il testo - il progetto preliminare viene considerato dal protocollo come gravato di "difetti strutturali", pur non essendo stato sottoposto ad alcuna istruttoria tecnica che abbia inoltre giustificato l'esborso di nuove risorse economiche per il suo rifacimento».
Ritenendo "falso" che gli elaborati del progetto preliminare siano stati consegnati alla Regione e da questa diramati ai singoli Comuni lo scorso 11 maggio («lo prova l'inesistenza delle relative formali comunicazioni di rito e quanto pubblicamente dichiarato da quegli stessi sindaci»), l'ultimo affondo dei comitati è rivolto ai contenuti del protocollo. Un documento che «circoscrive a priori alla tratta Porpetto-Villa Vicentina la ricerca delle soluzioni alternative al progetto preliminare, precludendo in tal modo l'adozione di ogni altra possibile e più efficace alternativa».
Andrea Doncovio
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