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Testo della pagina CHI SIAMO
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http://www.avae-m.org

http://www.associazionevittimearmielettroniche-mentali.org

http://www.avae-m.org/www.associazionevittimearmielettroniche-mentali.org/index.html

CHI SIAMO

(2005)

Siamo Vittime. E non ci stiamo a subire in silenzio, come fanno per vari motivi centinaia e forse migliaia di altre persone in Italia, forse piu'. Oltre a Paolo Dorigo, l'iniziativa dell'AVae-m, sorta nel settembre 2005 come forma di resistenza collettiva a queste forme di tortura, e del sito, e' presa anche da altre persone, tutte con la fedina penale pulita, che soffrono analoghi trattamenti. L'AVae-m mantiene il riserbo sui casi di cui viene a conoscenza, anche se non puo' impedire agli spioni della mente per via elettronica, di conoscerli. L'AVae-m si regge su autofinanziamento e non gode di alcun trattamento di favore da parte di chicchessia, anzi !

Della nostra attivita' si e' parlato in sordina, o ne ha parlato solo qualche giornale locale, a parte le iniziative sopra citate, cui hanno partecipato 750 persone, ed inoltre sono stati prodotti un DVD dal Laboratorio Rivoluzionario Gatto Selvaggio, Vicolo Villa Berta 1, Roma, e alcune trasmissioni radio hanno trasmesso interviste e conferenze agli ascoltatori, oltre allo spazio che abbiamo avuto ripetute volte a Radio Cooperativa di Padova ed al convegno biannuale u.s. della Associazione Esposti Amianto di Marghera.

Siamo fortemente sabotati, e non solo nei computer, ma anche nelle nostre stesse più elementari attivita' e temiamo che chi ci tortura, a noi e a molte altre persone in rapporto con noi ed anch'esse torturate (sinora siamo a 28 casi di persone fuori dalle carceri -trovatici in rete dal maggio scorso- e sappiamo di alcune decine di casi almeno in carcere), possano conoscere od essere terminali di politici locali e parlamentari nazionali ed europei, magistrati, attori, cantanti, grandi finanzieri e costruttori edili, poliziotti segreti, barbe finte, falsi "eroi" dei servizi segreti, investigatori, aziende di controllo, ecc., onde impedire che l'uso che viene fatto anche da altri ed in altre modalita' da quelle da noi sofferte, venga alla luce, con un enorme scandalo.

Infatti abbiamo anche denunciato, spesso su Indymedia, cose del tutto anticostituzionali quali il gruppo di lavoro della facoltà universitaria di scienze dell'investigazione di Aquila (diretto da un magistrato !!!), la illegalità (senza riscontri in cartella carceraria) di atti "psicologici" avvenuti a Paolo Dorigo nell'ospedale CTO e nell'ospedale Molinette di Torino nel gennaio 1996 e nel carcere di Livorno nel maggio-giugno 2002, come di numerosi "ricoveri" di Vittime, uno dei quali, nel bellunese, oggetto di procedimento penale da parte dell'editore indipendente Paolo Sacchetto (recentemente oggetto anche di un attentato alla sua auto).

Spesso abbiamo dati che ci portano a pensare che questi fenomeni rimandino a sperimentazioni di stampo nazista - clericale, in Italia, sin dagli anni '60-'70, su bambini che, poi cresciuti, hanno continuato a vivere senza sapere di essere pilotati o influenzati (quando non fatti morire o sparire) per ragioni "scientifiche).

Come siamo decisamente contro le ricerche di Pavlov negli anni '30, siamo contro la vivisezione e contro qualsiasi esperimento sul cervello di esseri coscienti che non siano in grado di farli cessare in qualsiasi momento senza alcun permesso di chicchessia e che non abbiano mai dato consenso all'innesto od alla sottoposizione a questi esperimenti.

Come documentiamo, la CIA e la NSA americana, ma anche la Svezia di O.Palme, la Norvegia, la Germania, l'Inghilterra, ecc., hanno già vissuto la conoscenza di questi esperimenti, che lo stesso Presidente Clinton denunciò, ammise e revocò per quanto in suo potere, il 3-10-1995. Forse fu per quello che avvenne poi lo scandalo di Monica L.. Non abbiamo nulla in comune con alcun Presidente degli USA come associazione, ma certo con quelle sue scuse sì: ci manca l'ammissione italiana di queste cose. Senza ammissione di colpa dei colpevoli non vi può essere moratoria.

Dopodiché alcuni di noi comunque non se la metteranno via.

A buon rendere, per qualcuno, è la parola cosciente di speranza.

Nessuna "nuova vita".

Solo GIUSTIZIA.

www.associazionevittimearmielettroniche-mentali.org