...è solo l’inizio: le mobilitazioni continuano verso la generalizzazione dello sciopero del 17 Novembre...

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Decine e decine i collettivi in piazza che questa mattina hanno chiuso le scuole con picchetti ed iniziative, raggiungendo poi Largo Cairoli nei diversi spezzoni.

Cinquemila voci hanno gridato il loro no alla scuola di Fioroni smascherando la sua opera in perfetta linea con le politiche neoliberiste di Berlinguer e Morattila di smantellamento della scuola pubblica.

E’ davanti all’hotel Windsor, complice della scuola azienda degli stage, che abbiamo ribadito la nostra contrarietà alla scuola della precarietà, della svendita alle aziende e della privatizzazione dei saperi, voluta anche da Fioroni.

Il corteo si è concluso sotto la sede della regione Lombardia dove siede comodo in poltrona Formigoni che completa il trio dei distruttori della scuola.

Proprio oggi si svolgeva un incontro tra governo e regioni sulla finanziaria.
Con il corteo di questa mattina da Milano il messaggio è chiaro: la riforma Moratti e tutte le sue sperimentazioni devono essere bloccate, senza se, senza ma, i finanziamenti alle scuole private devono essere interrotti per una scuola pubblica, libera dalla precarietàm e gratuita.

Fin quando lo smantellamento della scuola non terminerà, le mobilitazioni continueranno.
Infatti, dopo il susseguirsi di interventi delle scuole dal camion a fine corteo, si è appena conclusa un’altra assemblea in Cantiere.

In mobilitazione permanente nelle scuole e passando per le assemblee del coordinamento dei collettivi tutti i mercoledì il primo appuntamento che ci siamo dati è venerdì 17 novembre, generalizzando lo sciopero e trasformandolo in mobiltazione di tutte le scuole contro la precarietà.