Erdogan libero! Giornata d'azione internazionale 4.11.06
by free Erdogan Friday, Oct. 20, 2006 at 2:22 PM mail: free_erdogan@gmx.net

Appello per una giornata d'azione internazionale il 4. novembre 2006

Nessuna persona é illegale, Libertá per Erdogan E.! Libertá per Dursun Güner!

In materia di politica repressiva sull'immigrazione, la Svizzera non solo si integra in Europa, ma con una leggen sull'asilo, che neanche merita questo nome, crea un caso di precendeza. Invece di asilo si parla di abuso e ai rifugiati tocca, il piú possibile, l'espulsione e l'estradizione. Anche l'estradizioni in paesi che praticano la tortura non stanno in conradizione rispetto alla politica ufficiale svizzera.
Facciamo resistenza contro una politica repressiva sull'immigrazionein Svizzera e in altri paesi della fortezza europea. Se i governi europei in questa faccenda sono talmente concordi, allora č ancora piú importante construire la solidarietá e la resistenza oltre i confini nazionali.
Appelliamo ad azioni di protesta e di restenza dinanzi a ambasciate, consolati o altre instituzioni elvetiche.

Estraditioni a paesi che praticano torura?

Lo sfondo concreto di questa giornata d'azione é la temuta estradizione alla turchia di un rifugiato politico, che da nove anni vive in svizzera. La Turchia infatti si avvicina all'UE e scopre nuove forme di persecuzione degli oppositori fuggiti. Vengono esposti mandati d'arresto internazionali, oppure le autoritá turche espongono direttamente domande d'estradizione, com nel caso die Erdogan Elmas. In Turchia Erdogan partecipó alle lotte rivoluzionarie e fuggí da sedicienne in Svizzera, costretto da persecuzioni e arresti nella sua cerchia piú stretta. Normalmente una storia come questa in Svizzera dovrebbe portare all'asilo. Erdogan venne accolto provisoriamente. Nove anni dopo viene messo in carcere d'estradizione, su richiesta della Turchia che lo accusa di avere preso parte all'assasinio di un poliziotto. Erdogan contesta le accuse. E un fatto provato, che tutte le deposizioni contro di lui sono state estorte sotto tortura. Ció nononstante l'ufficio federale di Giustizia svizzero raccomanda l'estradizione di Erdogan alla Turchia, andando contro la convenzione anti-tortura. La decisoine definitiva sull'estradizione sta ora al tribunale federale. Un caso simile é Dursun Güner. Contro di lui la Turchia ha esposto un mandato d'arresto internazionale. Nonostante Dursun ricevette asilo in Italia e in Svizzera, viene arrestato in Germania mentre passava la frontiera. Da allora si trova in carcere a Lörach (Germania).

Guglielmo Tell saluta la fortezza Europa

Il consigliere federale, ministro di Giustizia e Polizia e esponente della destra populista svizzera Christoph Blocher onora i criminali d'ufficio del suo dipartimento, quando nella sua visita in Turchia si affratella con lo stato torturatore turco. Senza aspettare la decisione del tribunale federale (!), annucia l'estradizione di Erdogan Elmas. Dopo la diffamazione pubblica di rifugiati albenesi di qualche tempo fá, in turchia Blocher parla male della legge svizzera contro il razzismo e con ció legittima la nagazione del genocidio contro la popolozione armena. Blocher lancia in maniera ben nota un nuovo attaco alle conquiste sociali e politiche. Le forze reazionarie lasciano benedire le loro proposte dal popolo del paese modello della democrazia. Una democrazia il cui sfondo strutturale, le reali relazioni di potere e di capitale restano naturalmente sempre allo scuro. E cosí accade che la nuova legge inasprita sul diritto d'asilo, legittimata alle urne, calpesta i diritti umani. I politici svizzeri sorpassano quelli europei da destra e mostrano come all'nterno di una fortezza, si costruisce un'altra fortezza.

La solidarietá é la nostra arma

Ma contro questi sviluppi, nel paese delle banche, c'é anche chi fa resistenza. Tante persone volevano impedire le nuove leggi sull'asilo e sugli stranieri. Per la liberazzione di Erdogan Elmas e Dursun Güner si é sviluppato un movimento di solidarietá molto attivo. Il movimento appella ora
ad azioni internazionali per aumentare la pressione sulle autoritá svizzere. La svizzera sta per estradare un rifugiato politico - cosa che entra nell'ambito delle politiche repressive sull'immigrazione e la sicurezza in europa e in svizzera. Opponiamoci a ció con la nostra solidarietá. Naturalmente quasta giornata d'azione offre la possibilitá di fare riferimento anche a altri casi simili. Chi é a conoscenza di casi simili é pregato/a di mandarci informazioni.
Vi preghiamo di mandarci i comunicati e le foto delle azioni a questo indirizzo: free_erdogan@gmx.net

Alleanza contro le epulsioni e le estradizioni in Turchia
http://www.free-erdogan.ch.vu http://www.auslieferungen-stopp.ch

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