Commozione profonda a rivedere in tv le scene dell’alluvione di Firenze del ‘66 (io c’ero). Ragazzi che venivano da tutto il mondo per mettere in salvo i libri antichi e introvabili della Biblioteca Nazionale, uno dei più grandi patrimoni dell’umanità. Ricordo il fango che copriva tutto mischiato a nafta, le facce volonterose dei ragazzi (mi pare ieri), sporche di fango ma pulite dentro, bellissime, le tante lingue che si intrecciavano. Non avevamo più nulla, i negozi distrutti (noi perdemmo il ristorante), niente luce né acqua, si tirava su dall’Arno l’acqua sporca del fiume con i secchi e quando riuscii a fare un caffé in mezzo alla rovina ci parve un miracolo. Nessuno piangeva, tutti lavoravano con la forza della disperazione. E c’era, in quel lavorare insieme vicini, gente di tutto il mondo, qualcosa di grande che ti dava conforto e ti dava la forza di ricominciare.
Sono passati 40 anni, 17.000 di quei preziosi codici sono ancora come li salvarono allora, incollati dal fango. I fondi per salvare la biblioteca si seccarono dopo poco. Oggi uno dei piani è invaso dai topi, dalla facciata i bassorilievi cadono a pezzi, in 25 anni non è stato rinnovato il personale che un po’ alla volta è andato in pensione e la biblioteca minaccia di chiudere.
Nel 2002 (lo ricordava Dario Fo), il Parlamento spese 2 miliardi del tempo per l’acquisto di collari per cani! Ci furono anche spese per la cultura, 30 miliardi investiti per tradurre le poesie del Leopardi in tutte le lingue del mondo (?). Nel 1991 le auto blu italiane erano 671, oggi sono 43.431. Gli USA ne avevano 5…
Provo una profonda vergogna per i governi che abbiamo avuto e che abbiamo, che sono stati capaci solo di inflazionare la spesa pubblica e di derubare questo paese, lasciando a pezzi tutto quello che hanno trovato, come barbari..
Provo una profonda vergogna per il governo di adesso che ha saputo fare peggio di Berlusconi. Dopo tanti atti scellerati ho perduto la speranza. Questa è stata l’ultima volta che ho creduto nella politica. Non ci sarà più nulla, dopo.
Io non credo che abbiamo quello che meritiamo.
Io non credo che un popolo possa essere tanto stupido e malvagio da meritare tanto.