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Vedi tutti gli articoli senza commenti
mobilitazione CONTRO LA REPRESSIONE AD OAXACA E IN RICORDO DI BRAD WILLS
by ((i)) Tuesday, Oct. 31, 2006 at 2:23 PM mail:

RACCOGLIAMO L'APPELLO ALL'AZIONE DI INDYMEDIA NEW YORK

giovedì 2 novembre
Ore 18:00
MOBILITAZIONE:
CONTRO LA REPRESSIONE AD OAXACA E IN RICORDO DI BRAD WILLS

davanti all’AMBASCIATA MESSICANA A ROMA
Via Lazzaro Spallanzani 16

Brad era uno degli animatori della "CRITICAL MASS":
e' incoraggiata la partecipazione in bici.

Comunicato di Indymedia New York sulla morte di Brad Will
29 Ottobre, 2006
New York

Brad Will è stato ucciso il 27 ottobre 2006 mentre lavorava come
giornalista per la Rete globale di Indymedia.
Gli hanno sparato al torso mentre documentava an attacco armato dei
paramilitari contro l'Assemblea Popolare del Popolo di Oaxaca, una
coalizione di insegnanti in sciopero e altre organizzazioni di base che
reclamano la democrazia in Messico.
Come membri della Rete di Indymedia siamo tremendamente addolorati per
la perdita del nostro caro amico e collega.
Vogliamo ringraziare tutti quelli che ci hanno mandato le loro
condoglianze e messaggi sui siti di indymedia. Condividiamo il dolore
con le persone che hanno vissuto, lavorato e lottato con Brad durante
la sua vita dinamica ma breve.
Possiamo solo immaginare la sofferenza della gente di Oaxaca che ha
perso ben sette persone in questa lotta, incluso l'insegnante Emilio
Alonso Fabian, e che ora sta affrontando l'invasione dell'esercito messicano.

Tutto ciò che vogliamo per compensare la sua morte è l'unica cosa che
Brad ha sempre desiderato vedere nel mondo: giustizia.

• Noi, insieme a tutti gli amici di Brad, ci opponiamo all'uso di altra
violenza da parte del Governo messicano ad Oaxaca

• Indymedia si unisce alla richiesta di Reporters Senza Frontiere
perchè le Autorità Messicane conducano una vera inchiesta sull'uso da
parte del Governatore di Oaxaca Ulises Ruiz Ortiz della polizia
municipale come forze paramilitari. L'arresto di questi assassini non è abbastanza.

• Indymedia accoglie inoltre l'appello del Subcomandante Insurgente
Marcos "a tutti i compañeros e le compañeras in altri paesi d unirsi e
reclamare giustizia per questo compañero ucciso." Marcos ha indirizzato
l'appello "in particolare ai media alternativi e ai media liberi qui in
Messico e in tutto il mondo"

Indymedia è nata dalla visione Zapatista di un network globale di
comunicazione alternativa contro il neoliberismo per l'umanità. Credere
in Indymedia significa credere che il giornalismo sia al servizio della
giustizia oppure diventi una causa dell'ingiustizia.
Raccontiamo e ascoltiamo, restistiamo e lottiamo.
In questo spirito, Brad Will era sia un giornalista che un attivista per i diritti umani.
Era parte di questo movimento di giornalisti indipendenti che vanno
dove i media mainstream non arrivano. Forse la morte di Brad sarebbe
stata evitata se le compagnie dei media messicane, internazionali e
statunitensi avessero raccontato quello che stava veramente succedendo a Oaxaca.
Quindi tutti noi avremmo potuto ricevere informazioni su questi 5 mesi
di sciopero degli insegnanti o su questa lotta che dura da 500 anni.
Se fosse andata cosi Brad non avrebbe avuto la necessità di affrontare
gli assassini di Oaxaca riparandosi dietro il debole scudo del suo
passaporto statunitense e del tesserino della stampa straniera. E
allora Brad non si sarebbe aggiunto alla crescente lista di giornalisti
uccisi durante le azioni, o la lista ancora più lunga di coloro che
sono stati uccisi negli ultimi anni dai militari che difendono poteri
ingiusti in America Latina.

Nonostante ciò, chi di noi conosceva Brad sa che il suo lavoro non
sarebbe mai stato terminato.
Dai giardini comunitari del Lower East Side agli accampamenti del
Movimento Sem Terra in Brasile, lui avrebbe continuato a viaggiare dove
i popoli stanno resistendo contro sfruttamento e distruzione. Ora, in
sua memoria, percorreremo questo cammino.

Siamo il Network, di tutte e tutti coloro che narrano e ascoltano,
di tutte e tutti coloro che resistono.

The New York City Independent Media Center
http://nyc.indymedia.org
http://indymedia.org

Raccogliamo l'appello di Indymedia
In solidarietà con il Movimento di Oaxaca
In memoria di Brad Will

MOBILITAZIONE davanti all' AMBASCIATA MESSICANA A ROMA
Via Lazzaro Spallanzani,16
Giovedì 2 novembre ore 18:00

Sono previste azioni e proteste alle ambasciate di tutto il Mondo:
(per informazioni consulta italy.indymedia.org)

Blocco telematico dei siti web di Ambasciate e Consolati messicani
nyc.indymedia.org/en/2006/10/77972.html

L'ultimo video di Brad Will da Oaxaca, girato il giorno della sua morte è
disponibile sul sito di indymedia New York:
http://nyc.indymedia.org/en/2006/10/77896.html

Questi alcuni banners di solidarietà da mettere sui siti:
http://vientos.info/cml/
http://indybay.org/newsitems/2006/10/29/18324496.php

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finalmente ci si muove
by saigon Tuesday, Oct. 31, 2006 at 3:45 PM mail:

Ottima iniziativa

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ancora
by cc Tuesday, Oct. 31, 2006 at 5:59 PM mail:

cosa possiamo fare d'altro... qeusto fatto è sconvolgente, che cosa possiamo fare ? Pensiamo anche ad altre iniziative in tutte le possibili città d'Italia !

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Catania
by Gustavo Boemi Tuesday, Oct. 31, 2006 at 6:23 PM mail: prclinguaglossa@yahoo.it

Verrò da Catania a Roma giorno 4, spero di incontrare gente per organizzare qualche iniziativa.

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ROMA 2 NOVEMBRE - ore 18,00
by vari Tuesday, Oct. 31, 2006 at 7:20 PM mail:

MESSICO : LA VIOLENZA DELLO STATO CONTRO LA PROTESTA POPOLARE

Da cinque mesi il popolo della città di OAXACA è in lotta contro l'amministrazione della città. Lo Stato messicano, con l'uso dell'esercito e di gruppi paramilitari, ha provato a piegare la volontà del popolo e delle sue organizzazioni seminando le strade di morti e sangue, in questi ultimi giorni la situazione si è fatta sempre più tesa e grave.
È necessario che il governatore della città – contro il quale è scoppiata la rivolta – si dimetta; gli abitanti di Oaxaca si sono mobilitati al grido "Ruiz se ne deve andare" e non si fermeranno finché il governatore non lascerà la città.

La città di Oaxaca e l' APPO - Assemblea Popolare dei Popoli di Oaxaca – sono la dimostrazione della capacità dei popoli di opporsi a governi corrotti e affamatori. Governi, come quello messicano, capaci solo di affogare nel sangue le legittime rivendicazione del popolo, come
avvenne pochi mesi fa con la strage di Atenco - dove vennero denunciate anche violenze di massa da parte delle forze di polizia ai danni dei manifestanti (soprattutto donne).

Ma le imponenti mobilitazioni che dallo scorso giugno hanno attraversato la città di Oaxaca con occupazioni e presidi sono un esempio delle mobilitazioni in tutto il Messico, un motore propulsore che ha generato una ripresa dell'iniziativa sociale e politica in altri stati del paese.

Vicente Fox, presidente uscente, con l'invio dell'esercito nella città sta solamente creando le condizioni migliori affinché il futuro governo Calderon possa spingere sull'accelleratore della
repressione, dal momento che borghesia e partiti sono coscienti che i prossimi anni saranno
segnati da una più forte ripresa della ribellione popolare.

Il Piano Puebla Panama, il silenzio sul dramma dell'immigrazione e del muro al confine con gli USA, l'impoverimento della maggioranza dei messicani sono tra le cause alla radice anche della rivolta della città di Oaxaca.

In questo contesto è riprovevole il silenzio assordante dello sconfitto candidato della "sinistra" istituzionalerappresentata da Lopez Obrador, che ha condotto settimane di proteste nella capitale Città del Messico contro i brogli elettorali, con l' occupazione del centro della città e che di fronte alla lotta popolare della città di Oaxaca non è andato oltre un generico rifiuto delle violenze: NON HA SOSTENUTO la lotta popolare, NON HA CONDANNATO la violenza dello stato e l'uso di gruppi paramilitari per sedare la ribellione, NON HA DENUNCIATO i mandanti politici delle violenze di questi giorni…Una vergognosa equidistanza che lo rende ugualmente responsabile

Per questo invitiamo tutti-e a partecipare al presidio che si terrà presso l'Ambasciata del Messico a Roma; anche e soprattutto in questo momento in cui il Congresso Nazionale ha richiesto le dimissioni del governatore dello stato di Oaxaca!

In questo momento è quindi necessario sostenere le iniziative portate avanti dalla APPO e fare pressione a livello internazionale affinché cessi la repressione e vengano riconosciute le legittime rivendicazioni del popolo.

GIOVEDI' 2 NOVEMBRE ALLE ORE 18,00
IN VIA LAZZARO SPALLANZANI - ROMA

Prime adesioni all'iniziativa:
Comitato Carlos Fonseca
Spazio Occupato EX 51
Csoa Ex Snia Viscosa
Csoa Forte Predestino
Confederazione COBAS

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2 novembre - ore 18,00 - roma
by realtà varie Tuesday, Oct. 31, 2006 at 7:21 PM mail:

MESSICO : LA VIOLENZA DELLO STATO CONTRO LA PROTESTA POPOLARE

Da cinque mesi il popolo della città di OAXACA è in lotta contro l'amministrazione della città. Lo Stato messicano, con l'uso dell'esercito e di gruppi paramilitari, ha provato a piegare la volontà del popolo e delle sue organizzazioni seminando le strade di morti e sangue, in questi ultimi giorni la situazione si è fatta sempre più tesa e grave.
È necessario che il governatore della città – contro il quale è scoppiata la rivolta – si dimetta; gli abitanti di Oaxaca si sono mobilitati al grido "Ruiz se ne deve andare" e non si fermeranno finché il governatore non lascerà la città.

La città di Oaxaca e l' APPO - Assemblea Popolare dei Popoli di Oaxaca – sono la dimostrazione della capacità dei popoli di opporsi a governi corrotti e affamatori. Governi, come quello messicano, capaci solo di affogare nel sangue le legittime rivendicazione del popolo, come
avvenne pochi mesi fa con la strage di Atenco - dove vennero denunciate anche violenze di massa da parte delle forze di polizia ai danni dei manifestanti (soprattutto donne).

Ma le imponenti mobilitazioni che dallo scorso giugno hanno attraversato la città di Oaxaca con occupazioni e presidi sono un esempio delle mobilitazioni in tutto il Messico, un motore propulsore che ha generato una ripresa dell'iniziativa sociale e politica in altri stati del paese.

Vicente Fox, presidente uscente, con l'invio dell'esercito nella città sta solamente creando le condizioni migliori affinché il futuro governo Calderon possa spingere sull'accelleratore della
repressione, dal momento che borghesia e partiti sono coscienti che i prossimi anni saranno
segnati da una più forte ripresa della ribellione popolare.

Il Piano Puebla Panama, il silenzio sul dramma dell'immigrazione e del muro al confine con gli USA, l'impoverimento della maggioranza dei messicani sono tra le cause alla radice anche della rivolta della città di Oaxaca.

In questo contesto è riprovevole il silenzio assordante dello sconfitto candidato della "sinistra" istituzionalerappresentata da Lopez Obrador, che ha condotto settimane di proteste nella capitale Città del Messico contro i brogli elettorali, con l' occupazione del centro della città e che di fronte alla lotta popolare della città di Oaxaca non è andato oltre un generico rifiuto delle violenze: NON HA SOSTENUTO la lotta popolare, NON HA CONDANNATO la violenza dello stato e l'uso di gruppi paramilitari per sedare la ribellione, NON HA DENUNCIATO i mandanti politici delle violenze di questi giorni…Una vergognosa equidistanza che lo rende ugualmente responsabile

Per questo invitiamo tutti-e a partecipare al presidio che si terrà presso l'Ambasciata del Messico a Roma; anche e soprattutto in questo momento in cui il Congresso Nazionale ha richiesto le dimissioni del governatore dello stato di Oaxaca!

In questo momento è quindi necessario sostenere le iniziative portate avanti dalla APPO e fare pressione a livello internazionale affinché cessi la repressione e vengano riconosciute le legittime rivendicazioni del popolo.

GIOVEDI' 2 NOVEMBRE ALLE ORE 18,00
IN VIA LAZZARO SPALLANZANI - ROMA

Prime adesioni all'iniziativa:
Comitato Carlos Fonseca
Spazio Occupato EX 51
Csoa Ex Snia Viscosa
Csoa Forte Predestino
Confederazione COBAS

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Oaxaca Solidarity Demonstrations
by saigon Tuesday, Oct. 31, 2006 at 10:05 PM mail:

http://nyc.indymedia.org/or/2006/10/78037.html

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2 NOV - YA BASTA CHIAMA ALL'AMBASCIATA MESSICANA
by YA BASTA MOLTITUDIA Thursday, Nov. 02, 2006 at 10:39 AM mail:

GIOVEDI 2 NOVEMBRE ORE 18,00 PRESIDIO ALL'AMBASCIATA DEL MESSICO

NESSUNO TOCCHI OAXACA!
CONTINUA LA MOBILITAZIONE…
FACCIAMO NOSTRO L’APPELLO DELL’EZLN...

ESERCITO ZAPATISTA DI LIBERAZIONE NAZIONALE
MESSICO
30 Ottobre 2006
Ai Popoli del Mondo
Ai/Alle Compagn@ aderenti alla Sesta Internazionale
Dalla Commissione Intergalattica dell'EZLN
Sorelle e fratelli
Compagne e compagni
Al Popolo di Oaxaca, che ci sta chiamando, per questo lanciamo anche noi un APPELLO.
Dobbiamo mostrare nei fatti la PAROLA. Non siete Soli.
Come i/le compagni/e dell'Assemblea Popolare del Popolo di Oaxaca, che ci stanno mostrando la loro dignità nella lotta.
L'Appello è a fare azioni di lotta pacifiche. Occupazioni di Ambasciate, Blocchi, Marce, presidi, meeting, azioni di protesta, da tutte le parti del mondo. Per il 1° di Novembre 2006 e di nuovo il 20 Novembre.
Facciamo insieme mobilitazioni in tutte le parti del mondo lo stesso giorno: il 1° di Novembre ed il 20 di Novembre.
Perché ieri quel malvagio di Fox, governo dei ricchi del Messico, ha fatto intervenire i suoi Poliziotti della Federale Preventiva ed i suoi elicotteri dei soldati messicani, per far una guerra ingiusta al popolo di Oaxaca: questo è quello che Fox chiama dialogo.
Ci sono morti, feriti, imprigionati.
Per questo il nostro appello è per:
1- che se ne vada immediatamente l'esercito messicano e la polizia federale preventiva
2 - la libertà immediata dei/delle compagni/e detenuti/e
3 - la giustizia per i/le compagni/e assasinati/e e punizione degli assassini
4 - che se ne vada immediatamente quell'assassino di Ulises Ruiz.

Esigere la libertà dei/delle nostri/e compagni/e prigionieri/e politici di Atenco.
La nostra forza fratelli e sorelle, compagni e compagne, è che siamo i poveri del mondo: lottiamo tutti e tutte insieme.
Se lo aspetta il popolo di Oaxaca.
Commissione Intergalattica dell'EZLN
Tenente Colonnello Insurgente Moisés

A SOSTEGNO DEL POPOLO DI OAXACA INVITIAMO TUTTE E TUTTI ALLA MOBILITAZIONE SOTTO

L’AMBASCIATA MESSICANA
ROMA VIA LAZZARO SPALLANZANI 6
GIOVEDI 2 NOVEMBRE ORE 18,00

ASSOCIAZIONE YA BASTA! MOLTITUDIA


http://www.moltitudia-yabasta.blogspot.com

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Serventi Longhi su Gabriele Torsello e Brad Will
by Federazione Nazionale della Stampa Italiana Thursday, Nov. 02, 2006 at 2:46 PM mail:

http://italy.indymedia.org/news/2006/11/1174891.php

Prot. n. 234

Il Segretario Generale della Federazione Nazionale della Stampa Italiana, Paolo Serventi Longhi, ha dichiarato:

“A rari momenti di mobilitazione per la salvezza di Gabriele Torsello, il giornalista italiano ancora sequestrato in Afghanistan, si alterna, purtroppo, un assordante silenzio dei media nel nostro Paese. Occorre non dimenticare Torsello, anzi moltiplicare gli sforzi per creare le condizioni per una immediata liberazione. Anche il Governo, insieme alle Associazioni, ai movimenti e alle organizzazioni dei giornalisti non deve ridurre il suo impegno per riportare Torsello a casa.
In ogni parte del mondo, con una frequenza sempre maggiore, giornaliste e giornalisti sono minacciati, aggrediti, rapiti e, talvolta, uccisi. Mentre rilanciamo gli appelli per la liberazione di Torsello, ricordiamo con commozione il collega statunitense Brad Will, ucciso, pochi giorni fa, dalle forze di sicurezza messicane in seguito a sanguinosi scontri a Oaxaca. Brad lavorava per l’organizzazione multimediale Indymedia ed era conosciuto in tutto il mondo per il suo impegno civile e professionale. Siamo vicini e solidali con i suoi amici e colleghi che oggi manifestano a Roma davanti all’Ambasciata del Messico in Italia”.

http://www.fnsi.it/Default.asp?key=4857&SINGA=S

http://www.fnsi.it/

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stampa italiana
by libera? Thursday, Nov. 02, 2006 at 4:03 PM mail:

Già qualche mese fa ho scritto ai giornali italiani chiedendo loro di interessarsi a quello che stava succedendo nel mio paese, e mi riferivo precisamente ai fatti di Oaxaca dopo che a Città del Messico una manifestazione era stata repressa nel sangue e molti stranieri erano fuggiti impauriti.
Purtroppo la stampa in italia ha tre argomenti fissi e da quelli non la si schioda, non può neanche concepire che esistano altri paesi al di la del loro orizzonte.
Speriamo che non ci debbano essere tanti di quei morti prima che i mezzi di comunicazione ci diano una informazione degna di un paese che si dice democratico.
Tenete duro voi giornalisti liberi! Non dimenticheremo mai il vostro coraggioso e giovane collega. Anche se in Italia, dove nessuno rischia la vita, sono tutti saldi alle loro poltrone.

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due commenti
by commosso Monday, Nov. 06, 2006 at 8:32 PM mail:

Leggendo il 3d mi sono commosso.
Leggendo l'ultimo post mi chiedo se davvero credi ancora alla democrazia.
Pronto?
La democrazia NON ESISTE.
E poi, qui nella repubblica delle banane? Non si capisce se c'è fascismo, oligarchia capitalista o dittatura clericale.
Dove cazzo l'hai vista la democrazia?

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