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PRECARIARE INGRASSA -prima assemblea studentesca indipendente-
by comitati di base studenti libertari Tuesday, Oct. 31, 2006 at 9:07 PM mail:

parte giovedì 9 novembre alle 17.00 all'aula f di palazzo camponeschi nella facoltà di lettere e filosofia di l'aquila, la prima iniziativa di una lunga serie di azioni ed interventi volti a denunciare la scabrosa finanziaria 2007 varata dal governo prodi, e la precarietà che ancora ad essa si lega. denunciamo l'evidente continuità del governo prodi con le scelte politiche del precedente governo berlusconi e con essa l'ipocrisia dei sindacati CGIL,CISL,UIL e UGL che consacrano il loro sodalizio con Confindustria. convinti che OCCORRA UN NUOVO MODO DI FARE SINDACATO ED UN'ALTERNATIVA CONCRETA PER UN MOVIMENTO STUDENTESCO SGANCIATO DAVVERO DAL RETTORATO CHE FACCIA SENTIRE LA PROPRIA VOCE INDIPENDENTE DAL RICATTO POLITICO, INVITIAMO TUTTI GLI STUDENTI E PRECARI FUORI SEDE E NON DELL'AQUILA, DELLA PROVINCIA E DELLA REGIONE A PARTECIPARE NUMEROSI..VERSO UN'UNICA GRANDE MOBILITAZIONE REGIONALE DA COSTRUIRE INSIEME.

PRECARIARE INGRASSA!

La precarietà del lavoro e delle vite si va a configurare sempre più come la principale forma contemporanea di governo, controllo e conservazione: “precarietà a vita” come nuovo pensiero unico di dominio.

Davanti a questo scenario impietoso, i sindacati, nati storicamente per la difesa dei lavoratori, oggi hanno gettato la spugna, appeso al chiodo della convenienza ogni forma di lotta e di resistenza sociale contro le dinamiche liberiste che oggi riducono i dipendenti a merce da usare e consumare a basso prezzo.

CGIL, CISL, UIL ed UGL hanno di fatto celebrato la loro fine come sindacati dei lavoratori passando a nuova vita, ora a fianco di chi sfrutta e di chi fa le leggi, rivelando la loro vera natura di comitati d’affari.

Al banchetto dei padroni fanno la loro bella figura così anche i sindacalisti, sempre in prima fila, pronti a firmare qualsiasi delibera pur di ritagliarsi una fetta di torta al mercato del macello.

Niente di nuovo sotto il cielo del liberismo sfrenato e dello sfruttamento: formazione e ricerca sono sempre meno libere e meno pubbliche; casa e sanità privilegio di pochi; la speranza di poter vivere dignitosamente in un altro paese diventa un reato da scontare nei centri di permanenza temporanea.

Il tutto racchiuso in una nuova formula di dominio: precarietà di esistenza.

I numeri parlano da soli. Non prendendo in considerazione il lavoro in nero e i nuovi fenomeni di schiavitù, i lavoratori precari in Italia sono oltre 4milioni di cui 1.177.000 co.co.co. e a progetto, 106.000 collaboratori occasionali, 311.000 collaboratori con partita i.v.a., 502.000 contratti di somministrazione (ex interinali), 400.000 associati in partecipazione, 1.599.000 contratti a tempo determinato. Nelle pubbliche amministrazioni i precari sono 250.587 distribuiti su 9833 enti, di cui 96.029 a tempo determinato, 45.969 LSU, 7.433 interinali, 3.035 formazione lavoro, 216 telelavoro, 97.995 lavoratori co.co.co., ai quali sommare i lavoratori esternalizzati.

Le scelte nazionali e regionali, approvate dai governi di centro-sinistra e di centro-destra con l’ipocrita consenso dei sindacati CGIL,CISL,UIL e UGL, sempre più a braccetto con Confindustria, dal Pacchetto Treu alla Legge 30, sono ormai innumerevoli.

Anche in Abruzzo la storia si ripete: le delibere 583 e 1071 firmate lo scorso hanno come riproposizione delle formule contrattuali previste dalla legge 30, ne sono la controprova. La situazione nel campo della ricerca riflette le conseguenze drammatiche della precarietà lavorativa, così come nei call-center.

Il tutto si riduce a contratti sottopagati e a tempo determinato.

Capire la precarietà, riuscire a vedere quel filo che lega politiche globalizzanti e neo-liberiste ai sindacati, aiuta a tracciare insieme nuovi percorsi di resistenza e di affermazione per una nuova lotta autorganizzata e dal basso, ed un nuovo modo di fare sindacato.

Una lotta che parta dalle coscienze di ciascuno e dal rifiuto condiviso delle logiche precarizzanti contro la mercificazione delle coscienze, la corruzione ed il ricatto politico, per l’autorganizzazione e l’emancipazione sociale.


GIOVEDÌ 9 NOVEMBRE
prima Assemblea studentesca indipendente
Aula F- palazzo Camponeskij ore 17.00

• Precarietà e ricerca: fare ricerca come in un call center;
• Analisi e critica alla precarietà nella ricerca universitaria alla luce della nuova finanziaria;
• Ruolo feudale e responsabilità della Conferenza nazionale dei rettori;
• Idee e prospettive per un nuovo modo di fare sindacato dentro l’Università.

COMITATI DI BASE STUDENTI LIBERTARI
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