Il 2 Novembre, alla Sala Cosseddu dell'Università di Cagliari verrà presentata la II del libro Huye Hombre Huye di Xosè Tarrio Gonzalez.
Con la partecipazione della madre e di due compagni della Cruz Negra di Albacete
Xosé Tarrío González A 11 anni entrò in collegio ma riusci a fuggire diverse volte. A 14 anni attuò piccoli furti che lo condussero in riformatorio, da cui fuggi in varie occasioni. A 17 anni entrò nel tunnel della droga ed a 19 anni sarà arrestato per scontare una piccola condanna. Da allora è stato costretto a subire le più inaudite vessazioni nelle sezioni speciali delle carceri spagnole, le cui condizioni bestiali che genera per i reclusi, condurranno Tarrio ad ulteriori condanne. Infine è stato sottoposto alle torture fisiche e psicogiche decretate nei Ficheros de Internos de Especial Seguimiento (F.I.E.S.-Casellari dei Reclusi di Trattamento Speciale), sezioni speciali nelle carceri speciali. Dopo sedici anni di galera (interrotta solo da tre giorni di libertà, con una spettacolare fuga) ottenne l’ accorpamento di tutte le condanne in una di 20 anni. Avendo già scontato i tre quarti di tale condanna, fu subito rimesso in libertà. Ma in qualche maniera Tarrio non si sentiva bene fuori, gli avevano rubato 16 anni e non riconosceva il mondo in cui di colpo si era venuto a trovare. Il 6 novembre 2004 è stato arrestato, accusato di tre furti. Ma agli sbirri interessava solo avere informazioni sulle organizzazioni con le quali era in contatto. Fu torturato per tre giorni....Lo condannarono a 10 anni e mezzo, ma per la salute deteriorata venne ricoverato presso l’ ospedale Juan Canalejo di La Coruña per una paralisi celebrale, dove è morto il 2 gennaio 2005. Xosé Tarrio, in questo diario redatto nella galera, espone le ragioni della rivolta individuale e collettiva contro un sistema disumanizzante che, col pretesto della punizione e redenzione dei delinquenti, in realtà li depersonalizza riducendoli a belve sanguinarie. Il suo diario è la precisa trascrizione di un inferno imposto dal potere ed accettato dalla società civile, inferno di cui tutti si è responsabili e che richiede pertanto l’ impegno di gran parte degli individui liberi per distruggerlo definitivamente. La sua è stata una sfida al potere costituito, ma anche a tutti coloro che ritengono il carcere, il sistema penitenziario, la soluzione delle contraddizioni sociali generate da un sistema iniquo. La sua è stata la sfida di un uomo libero che tale è voluto rimanere. Grazie Xosé per averci insegnato cos’ è la“giustizia” e cosa sono le carceri. Grazie per esser stato un mio amico e per tutto ciò che non potrò mai dirti a parole.....Ma questo continuerò a mostrartelo con i fatti. Gabriel Pombo, dal carcere di Aachen
SIETE INVITATI TUTTI E TUTTE
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