Suona la campana, inizia la lotta
L’Istituto Statale “Sandro Pertini” è stato occupato, a seguito di un’assemblea straordinaria conclusasi con 400 voti favorevoli e 128 contrari. L’occupazione è il culmine di settimane di protesta che hanno visto gli studenti dell’Istituto partecipi di vari “scioperi” dove si rifiutavano di entrare a causa del nuovo regolamento d’istituto sempre più autoritario ed unilaterale. Altra richiesta dei ragazzi e delle ragazze dell’Istituto è la revisione della normativa che prevede ore da 60 minuti contro le tradizionali da 55 minuti, che prevedono l’allungamento della giornata scolastica, obbiettivo degli studenti è invece quello di tramutare quei 5 minuti di ogni ora in attività pomeridiane quali teatro, corsi di recupero, ecc. Questa normativa è stata approvata da un collegio docenti straordinario tenutosi all’oscuro degli alunni tutti. Nell’articolo 2, comma 5 dello Statuto delle studentesse e degli studenti del 1998 si legge: “Nei casi in cui una decisione influisca in modo rilevante sull'organizzazione della scuola gli studenti, anche su loro richiesta, possono essere chiamati ad esprimere la loro opinione mediante una consultazione.” Beh, la decisione presa dai docenti influiva eccome, ma gli studenti non sono nemmeno stati avvertiti. Ecco il risultato di una scuola sempre più distante dai bisogni degli studenti e delle studentesse, sempre meno democratica e partecipata. Le ragazze ed i ragazzi dell’Istituto continuano ad occupare, assicurando trasparenza e serietà, fino a quando non avranno delle risposte serie. Determinati, sorridenti, sognanti, questi sono gli studenti e le studentesse del Pertini, ragazzi e ragazze come tanti, che chiedono solo di essere ascoltati, tutto il resto lo improvvisano.
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