Taranto, da 3 giorni ormai è invasa dai rifiuti ma tutti stanno zitti...

Taranto è emergenza rifiuti, l'illuminazione pubblica non esiste in larghe parti della città, ma tutti tacciono, politici, cittadini, istituzioni, la notizia non esce da Taranto visto che i giornali nazionali nonostante siamo inondati da tonnellate di rifiuti non ne parlano... mah

Se ti interessa, anche Trieste in questi giorni (causa una festività patronale) è sommersa dalle immondizie. Non solo, è da tempo in auge il vezzo di scaricare in strada ogni genere di cosa inutile: lavatrici rotte, TV, materassi, mobilia vecchia, ecc. ecc....
All'inciviltà cdei triestini si aggiunge un pessimo servizio di igiene urbana, espletato dalla spa (voluta dal "progressista" Illy e servi sindacali della triplice e non solo)che ha sostituito il servizio comunale (aumentando i prezzi).
Il comico della vicenda è che il sindaco di centrodestra dichiara che la spa funziona a meraviglia........Quando si dice teatro dell'assurdo.......

L'unica soluzione sarebbe che i tarantini si incazzassero e scendessero in piazza, per protestare contro la Di Bello ma anche contro il governo -che non vede, non sente e non parla-.

Se si fa casino i media ne parlano, e il governo non può far finta di niente. Chi sta zitto si merita di vivere nei rifiuti e di farsi schiacciare la testa ogni volta da un nuovo politicante.

RIVOLTA COZZARA CONTRO POTERE

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apocalittica copertina del giornale di ieri sera.....

è troppo comodo scaricare sullo Stato il vostro stramaledetto "dissesto" finanziario, potevate pensarci prima di votare Cito e la Di Bello, adesso tenetevi i vostri rifiuti, è quanto vi meritate, vedrete quante belle "emergenze" vi toccheranno

"tutti tacciono", te credo, dopo aver rubato tutto il rubabile restano solo...i rifiuti!come fa una città, dopo aver votato Cito e la Di Bello, ad avere un po' di dignità? chi è causa del suo mal pianga se stesso

nn certo noi habbiamo votato quei criminali

giusto per rinfrescare la memoria a quel 57 % di smemorati...
(per ben due volte, quindi assolutamente convinti!)

taranto

in una staffetta senza fine dopo la grande lotta delle lavoratrici e
lavoratori delle ditte di pulizia, cui é seguita la rivolta dei lavoratori
dei servizi cimiteriali
in una città in cui bruciano 50 cassonetti a giorni
sono i lavoratori dell ' AMIU nettezza urbana che si sono ribellati ai
confederali
e ieri in maniera ancora più clamorosa i lavoratori comunali che hanno
bloccato il ponte fino a tarda sera e la lotta prosegue oggi
si va verso lo sciopero del 17 novembre indetto dallo slai cobas per il
sindacato di classe con nuovi focolai di rivolta sociale

slai cobas ìer il sindacato di classe taranto
cobasta@libero.it
393_4146933

esiste in Puglia una nota compagnia di comici, a dire il vero un po' tristi e appassiti e con molti acciacchi, che si fa chiamare TG Regione. Questi buontemponi del tempo che fu non perdono occasione di mostraci qualche "servizio" (come chiamano le loro scenette) sulle proteste della cosiddetta "società civile" tarantina contro il cosiddetto "dissesto" finanziario dell'Amministrazione comunale, un eufemismo per indicare uno dei più grandi saccheggi della ricchezza pubblica da parte di cosche organizzate. Gli stessi che hanno procurato il "dissesto" adesso invocano l'intervento della Regione o dello Stato (addirittura nella Finanziaria). Ora, a parte che le vacche grasse son finite, bisogna chiamare le cose con il loro nome: un'organizzazione criminale di stampo mafioso si è impadronita di Taranto e delle sue istituzioni pubbliche coi risultati che sappiamo. La logica vorrebbe che i beni dei mafiosi vengano espropriati per risarcire il maltolto, oltre ovviamente a condanne severissime. Pazienza se i ladri e i criminali dovranno rinunciare a barche, SUV, ville lussuose con piscina, feste e festini, e dovranno andare a spazzare l'immondizia finchè campano. Questo vorrebbe la logica in un paese appena appena "civile", mentre in un paese mafioso e fascista i banditi cercano un altro sistema di perpetuare gli stessi meccanismi di ruberie, dando in pasto all'"opinione pubblica" qualche colpevole occasionale (che con qualche buon avvocato, le prescrizioni, gli sconti di pena etc. se la sfanga comodamente).