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4 novembre festa di assassini
by GRUPPO ANTAGONISTA ANTIAUTORITARIO Sunday, Nov. 05, 2006 at 6:05 PM mail: gruppoantagonistaantiautoritario@autistici.org

benevento: iniziativa antimilitarista, sostituita targa alle vittime di nassirya con una dedicata ad Augusto Masetti, anarchico, disertore

sabato mattina mentre la repubblica festeggiava la festa delle forze armate, è stata sostituita la targa dedicata alle vittime di nassirya con una dedicata ad Augusto Masetti, anarchico, disertore che nel 1911 quando fu costretto a partire per la guerra in Libia, sparò al tenete colonnello durante l'adunata all'interno di una caserma di bologna. Alla fine dell'iniziativa, 6 anarchici/che sono stati fermati da due volanti dei carabinieri, portati in caserma e trattenuti per più di 3 ore.
quello che segue è il volantino distribuito durante l'iniziativa e poi sequestrato dai cani da guardia.

VIVA MASETTI, ABBASSO L'ESERCITO!


La storia ufficiale, si sa, la fanno i padroni; non ci sorprende per ciò che nel giorno della fine del primo conflitto mondiale, se ne approfittino ancora una volta per riproporre la loro propaganda militarista e patriottica su cui in parte fondano il loro potere. La spacciano per la vittoria della democrazia e la conclusione dei moti risorgimentali, tralasciando le numerosissime insubordinazioni dei militari che durante quel conflitto si rifiutarono di ammazzare fratelli che parlavano lingue diverse ma costretti come loro a subire le violenze e lo sfruttamento degli Stati che li utilizzavano nella loro guerra.
All’epoca, l’Italia, così come tutti gli altri Stati, si affidava ancora all’utilizzo dell’ideale patriottico, per mobilitare e militarizzare la popolazione preparandola alla guerra. Strappava alle città e alle campagne ragazzi poco più che diciottenni, mandandoli al macello, facendoli combattere per difendere gli interessi e i privilegi dei ricchi, facendogli sparare contro chi lavora in nome del cosiddetto ordine pubblico.
Quel sanguinoso conflitto di cui “lor signori” si vantano e che costò la vita a 8 milioni e mezzo di uomini in nome dello Stato e del Capitale si è concluso, ma con lui purtroppo non si è estinta l’idea stessa della guerra. Oggi sono cambiate le armi, è cambiata l’epoca, sono cambiate le facce dei padroni che invitano ancora a combattere, casomai con la scusa delle “missioni di pace”, ma la guerra esiste ancora. E’ una guerra combattuta sul fronte interno contro chi non accetta che ci sia qualcuno che, seduto in poltrona, possa decidere della vita di tanti altri, contro chi non vuole sottomettersi alle regole del “produci-consuma-crepa”, contro chi pensa che sia possibile vivere senza padroni che quotidianamente ti derubano dei prodotti del tuo lavoro; E’ una guerra combattuta sul fronte esterno per spartirsi il mondo, accaparrarsi le zone ricche di materie prime utili a far affari, impossessarsi di forza lavoro a basso costo che possa produrre tanto ed a costo zero. Inoltre i padroni hanno capito che se c’è da fare affari seri, c’è bisogno anche di chi possa difendere seriamente questi affari, di conseguenza, il servizio di leva obbligatorio è stato eliminato, ma solo perchè gli Stati avevano bisogno di forze professionali, di professionisti dell’assassinio. Continuano con la loro propaganda patriottica, ma visto che è poca la gente che per un’ideale così balordo come quello della patria e della nazione è disposto a perdere la vita, hanno deciso di “incentivare” le bestie pronte alla mattanza, offrendogli la possibilità di guadagnarsi qualcosina in più di un semplice impiegato. E così si assiste all’esodo di centinaia di ragazzi, che soprattutto dal sud, partono in mimetica per il fronte spesso ritornando a casa in una cassa di legno avvolta in una bandiera, e tutto per riuscire a scappare dalla disoccupazione, dall’ignoranza e dagli stenti a cui lo Stato e il Capitale li costringono.

Proprio perché siamo contro tutti gli eserciti, contro la violenza legale degli Stati, contro l’autoritarismo e la gerarchia abbiamo deciso di sostituire in questo giorno la targa presente nella nostra città intitolata ai mercenari italiani morti a Nassirya in una delle ultime guerre imperialiste, guerra che in questo caso puntava alla conquista di qualche pozzo di petrolio spacciandosi per guerra umanitaria. L’abbiamo sostituita con una targa in memoria di Augusto Masetti, muratore, anarchico che il 30 ottobre 1911, nella caserma Cialdini di Bologna costretto alla partenza per la guerra di Libia espresse il suo netto rifiuto esplodendo un colpo col suo fucile contro il tenente colonnello cavalier Stroppa, incitando i suoi commilitoni a ribellarsi e a vendicare i compagni caduti in Africa. Masetti rappresenta per noi uno dei più alti esempi di diserzione, il soldato che disse no alla guerra!

CONTRO LA PATRIA, CONTRO LO STATO, ABBASSO L’ESERCITO, VIVA L’ANARCHIA!

GRUPPO ANTAGONISTA ANTIAUTORITARIO
gruppoantagonistaantiautoritario@autistici.org

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