napoli-camorrismi:
sono un napoletano, giovane, vivo e lavoro come medico trapiantato nel quartiere forcella da anni. tento come altri, di non voltare la faccia alla realtà del quartiere, insieme ad associazioni ho provato a documentare ciò che accade: l'omicidio di annalisa durante, i bambini senza scuola abbandonati a loro stessi, l'assenza di spazi ludici, l'asilo "annalisa durante" mal messo, padre luigi merola e la sua parocchia....ma dopo anni ho raggiunto l'esasperazione: il camorrismo imperante invade tutti i giorni la mia vita e quella della mia famiglia, mi spaccano l'auto tutte le settimane, litigi continui coi vicini, fuochi d'artificio a tutte le ore che svegliano i bimbi impauriti, la paura di camminare a piedi sotto casa, gli abusi edilizi sotto gli occhi, l'omertà, le basi di coca fuori dalla porta di casa. istituzioni e forze dell'ordine qui sono solo di passaggio oppure in tv, tutti vedono ma nessuno fa niente. l'altra settimana polizia+vigili del fuoco sono venuti per bloccare un abuso edile su un edificio inagibile: oggi gli operai sono allegramente a lavoro, continuano. stiamo cercando di andar via, nessuno può ascoltare ne aiutare, non vediamo la prospettiva. non si tratta solo di gomorra, manca il rispetto per la collettività, nessun agire comune; qui non si tratta di non continuare a lottare, si tratta di assicurarsi una sopravvivenza degna. Basta.
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