dal giornalaccio TORINO BUM BUM CRONACA
VAL DI SUSA - VAL SANGONE Confindustria lancia l'allarme: «La Torino-Lione è una priorità assoluta>> Tav, entro fine mese via ai lavori Vicino l'affidamento dello studio di impatto ambientale su tutti i percorsi possibili TORINO - Sono finiti i tempi dell'indecisionismo, dei tentennamenti e dei tira e molla sulla linea ad alta capacità Torino-Lione. La Tav deve obbligatoriamente uscire dal tunnel dei dubbi e presentare alla Comunità Europea entro aprile del 2007 un progetto chiaro e completo di cifre che muoverà i primi passi entro la fine del mese. «La Commissione Europea - spiega Mario Virano, commissario straordinario del governo per l'Osservatorio sull'Alta Capacità TorinoLione - ci chiede di definire una road map per capire se stiamo superando il blocco della situazione. Se dimostreremo che stiamo imboccando un percorso virtuoso, il tempo necessario ci verrà concesso. Se continueremo invece a dire che non sappiamo dove andiamo e cosa succede allora la situazione diventerà complessa».
Il crono-programma è già stato stilato dall'architetto Virano: entro la fine di novembre sarà affidato, a conclusione di una gara europea, lo studio di impatto ambientale sull'intero tracciato della linea Torino-Lione che dovrà essere consegnato entro aprile. Lo studio prenderà in esame le diverse opzioni attualmente sul tavolo, fra cui l'opzione zero che devia la linea dalla valle dei No Tav e gli eventuali percorsi alternativi come quello che attraversa la Val Sangone. «La priorità - sottolinea Virano - è discutere della Val di Susa e del nodo di Torino. Procedere con il passo da garibaldino ha portato all'empasse. Adesso siamo fermi, il 9 novembre con il tavolo tecnico convocato a Palazzo Chigi dovremo fare un passo in avanti e poi affronteremo una per una le questioni, la fretta non serve a nulla». La fretta è dunque una cattiva consigliera, ma a premere il piede sull'acceleratore sono in tanti e tra questi vi è pure il presidente di Confindustria Piemonte Luigi Rossi di Montelera che ha indicato ieri - durante l'incontro con i parlamentari piemontesi sulla Finanziaria - la Torino-Lione come la priorità assoluta. «Per il territorio piemontese - indica Rossi di Montelera - è questione di vita o di morte. I tecnici e Virano stanno facendo bene il loro lavoro, ma è soprattutto una decisione politica. E noi non vogliamo fare sconti alla politica». E sul fronte politico è il ministro per le Infrastrutture Antonio di Pietro a lanciare ulteriori accuse, ricordando gli scontri che avvennero un anno fa in Val di Susa tra "No Tav" e forze dell'ordine. «Vi fu assenza di concertazione - ha spiegato ieri a Egna, a sud di Bolzano ai responsabili del comprensorio del Brennero - ma ciò che è accaduto è anche colpa di una certa realtà politica che ha cavalcato strumentalmente le preoccupazioni della popolazione».
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