COMUNICATO STAMPA
NO ALLA MILITARIZZAZIONE DEL TERRITORIO E AL “PIANO PER LA SICUREZZA” IMPOSTO DAL GOVERNO PRODI E DALLE ISTITUZIONI LOCALI IN CAMICIA NERA! PER BATTERE LA CAMORRA CI VUOLE LAVORO, SVILUPPO, INDUSTRIALIZZAZIONE
La Cellula “Vesuvio Rosso” di Napoli del PMLI, si schiera risolutamente contro il cosìdetto “Patto per la sicurezza di Napoli e provincia”. Un accordo imposto con un diktat dai vertici delle istituzioni in camicia nera, nazionali e locali, impersonificate da Amato, Bassolino, Iervolino, Di Palma, Profili e Fioriolli, poiché non sottoposto al vaglio né del Parlamento, né delle aule consiliari, né tanto meno della popolazione partenopea. Con questo patto non è certo la camorra ad essere combattuta, è questo quello che emerge dalle parole del questore Fioriolli: “Credo che la vera e prima emergenza sia la criminalità spicciola, predatoria, a carattere giovanile…”. La storia recente ha dimostrato che né l’invio dell’esercito a Napoli, né un commissario straordinario con pieni poteri richiesto dalla casa del fascio per bocca dell’ex ministro Landolfi, oggi coordinatore regionale di AN, né le fantomatiche “leggi speciali” di stampo neofascista hanno risolto e risolveranno il problema della criminalità organizzata, men che meno del “sistema”, ossia la nuova camorra organizzata, che anzi ne è uscita ancora più forte e tranquilla di prima. L’unico modo per arrestare il più possibile questo cancro è l’industrializzazione di Napoli e Campania tramite il varo sì di leggi speciali e urgenti, ma tali da creare sviluppo e migliaia di posti di lavoro stabili e a salario pieno, a tempo pieno e sindacalmente tutelati. Il resto è solo propaganda tipica della peggiore reazione, mentre per le masse popolari napoletane e campane servirebbe un intervento serio di politiche sociali con parchi giochi, campi di pallone, teatri e centri culturali e di ricreazione per famiglie, giovani e anziani. Napoli 7 Novembre 2006
Partito marxista-leninista italiano – Cellula “Vesuvio Rosso” di Napoli
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