MOSCA - L'occasione è stata la visita alla nuova sede del Gru, i servizi segreti militari. Una specie di reggia tecnologica: un grande complesso con al centro un palazzo di nove piani che ne nasconde molti altri nel sottosuolo, due piattaforme per elicotteri, un parco con fontane e un giardino d'inverno, un lussuoso circolo per gli ufficiali, piscine, palestre, campi da tennis, una sala di comando che è la versione superaggiornata di quella immortalata nel film di Stanley Kubrick, «Il dottor Stranamore».
In questa mega-struttura Vladimir Putin si è anche esercitato con la pistola. Ma, soprattutto, ha attaccato gli Stati Uniti. Senza mai nominarli apertamente. I toni, però, sembravano quasi da «guerra fredda». Un attacco frontale alla politica di George W. Bush, proprio nel giorno della sua sconfitta elettorale alle elezioni americane di medio-termine.
CORSA GLI ARMAMENTI - «Alcuni paesi vogliono le mani libere per portare nello spazio armamenti nucleari - ha dichiarato il presidente russo - alcuni paesi minacciano la stabilità con pratiche unilaterali e illecite e impongono senza tante cerimonie le proprie posizioni ignorando totalmente i legittimi interessi dei loro partner». Il leader del Cremlino ha poi manifestato preoccupazione per quella che definisce una nuova corsa agli armamenti: «Anche se la minaccia del conflitto globale è ridotta al minimo e il sistema delle relazioni internazionali garantisce un livello altissimo, senza precedenti, di controllo reciproco e fiducia nella sfera militare, noi vediamo che le superpotenze non solo non rinunciano ai loro arsenali, evidentemente superiori ai livelli necessari per la difesa, ma anzi continuano a perfezionarli».
MINACCIA GLOBALE - Putin ha chiesto agli 007 militari di «tenere accuratamente sotto controllo quei processi». Per Putin «restano importantissimi problemi collegati con la proliferazione delle armi di distruzione di massa: la destabilizzazione del regime di controllo per la non proliferazione è una minaccia globale reale, in particolare per la Russia, dato che le regioni critiche sono vicine ai suoi confini». «Vi chiedo di tenere d'occhio le questioni connesse alle armi nucleari, chimiche, biologiche e alle tecnologie missilistiche», ha detto ai servizi militari. Ancor più a cuore del presidente russo comunque appare «la questione dei mezzi economici, politici, diplomatici, di monopolio dei mass media globali usati da certi paesi per giustificare inopportuni usi della forza». 08 novembre 2006
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Esteri/2006/11_Novembre/08/putin.shtml
|