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Milano 18/11: pace e giustizia in Palestina
by Action for peace Friday, Nov. 10, 2006 at 12:18 AM mail:

PALESTINA-ISRAELE: NE' MURI NE' SILENZI

Appello alla partecipazione

MANIFESTAZIONE NAZIONALE A MILANO PER LA PACE E LA GIUSTIZIA IN MEDIO
ORIENTE
18 NOVEMBRE 2006

FERMARE IL MASSACRO! BASTA OCCUPAZIONE!
PROTEZIONE INTERNAZIONALE PER IL POPOLO PALESTINESE!

Ogni giorno a Gaza, sotto assedio economico e militare, vengono uccise
decine di palestinesi. La ulteriore deriva a destra del Governo
israeliano, il ruolo sempre più forte dell'esercito, avvicinano la
minaccia di una nuova invasione. L'urgenza di una soluzione alla
questione israelo-palestinese è sotto gli occhi di tutti! Ma nessun atto
politico concreto viene fatto, né a livello nazionale né internazionale.
La Palestina è di nuovo scomparsa dalla agenda politica nazionale e
internazionale.
Una fragile tregua fa tacere le armi in Libano e in Israele, ma la paura
della guerra per le popolazioni dell'area, la solitudine palestinese
sotto i bombardamenti, esigono un impegno straordinario contro la guerra
di tutte e tutti.

All' Unione Europea, al Governo italiano dobbiamo far sentire la voce
forte di coloro che reclamano pace e giustizia in quella zona decisiva
del mondo, che chiedono di salvare la Palestina, perché si salvi anche
Israele, e per scongiurare una nuova e ancor più terribile guerra in
Medio oriente. Le truppe italiane si stanno ritirando dall'Iraq,
altrettanto deve avvenire per quelle in Afganistan, dove la guerra
avanza con le sue quotidiane stragi di civili.
La missione militare in Libano, - pur con i limiti e le ambiguità della
risoluzione ONU 1701 -- è nata sul consenso delle parti in conflitto,
con l'obiettivo ufficiale di interposizione e protezione dei civili, ed
è anche per questo molto diversa da quelle in Iraq e Afghanistan, ma è
esposta al rischio di cambiare natura se in Medio oriente non si apre un
nuovo processo politico.

Una grande mobilitazione nazionale è necessaria, per spingere ad atti
politici concreti e senza ambiguità; per costruire intorno alle sorti di
Palestina e Israele la stessa partecipazione popolare che si è costruita
contro la guerra in Iraq; per rendere visibile la solidarietà delle
donne e degli uomini nel nostro paese, dei movimenti contro la guerra e
per la pace, con la sempre più difficile resistenza civile della
popolazione palestinese e della società pacifista israeliana. Una grande
manifestazione serve per riprendere con forza l'iniziativa indebolita
dai troppi silenzi e dalle troppe assenze degli anni recenti, oltre che
dalla sciagurata politica del precedente Governo.
Una grande manifestazione del popolo della pace serve per comunicare
alla riva sud del Mediterraneo, alle popolazioni dell'Iraq e
dell'Afghanistan, che siamo solidali con coloro che sono brutalmente
colpiti dal sistema della guerra globale permanente. Serve per dire con
forza che rifiutiamo di chiuderci in una fortezza, che rifiutiamo
crociate e scontri di civiltà, che ci opponiamo a tutti coloro che anche
nel nostro paese li vogliono costruire.

Partecipiamo alla Manifestazione nazionale del 18 novembre a Milano per
chiedere al Governo e alle istituzioni internazionali:
- l'impegno per un immediato cessate-il-fuoco in Palestina-Israele e
la fine del blocco imposto su Gaza
- l'immediato ripristino della erogazione dei fondi alla ANP
- la liberazione immediata dei rappresentanti politici del Governo e
del Parlamento palestinese e lo scambio di prigionieri politici
- l'abbattimento del cosiddetto muro di separazione, come indicato
dal parere della Corte di giustizia internazionale dell'Aja
- Una conferenza internazionale di pace per il Medio Oriente con la
partecipazione di tutte le parti coinvolte, senza esclusione alcuna, che
abbia alla base il rispetto delle Risoluzioni ONU, il ritiro di Israele
da tutti i territori arabi occupati (Palestina, Siria, Libano), la
nascita di uno Stato palestinese indipendente accanto a quello di
Israele: 2 Stati per 2 popoli, con Gerusalemme capitale condivisa, unica
garanzia di sicurezza per tutta l'area.
- La realizzazione della proposta "Medio oriente zona denuclearizzata"
- La denuncia e la sospensione immediata dell'accordo di cooperazione
militare Italia-Israele

DURANTE LA MANIFESTAZIONE DIFFONDEREMO LE NOSTRE INZIATIVE:

- Campagna europea per sanzioni politiche ed economiche contro
l'occupazione" lanciata un anno fa dal Coordinamento europeo per la
Palestina, in seguito al parere della Corte dell'Aja sulla illegalità
del Muro e delle colonie: SOSPENSIONE DEGLI ACCORDI DI COOPERAZIONE
MILITARE CON ISRAELE, CONGELAMENTO DELL'ACCORDO DI ASSOCIAZIONE
UE-ISRAELE DATE LE VIOLAZIONI GRAVI DEI DIRITTI UMANI,NESSUNA
COLLABORAZIONE DEI GOVERNI EUROPEI ALLA COSTRUZIONE DELLE INFRASTRUTTURE
LEGATE AL MURO.

- CAMPAGNA DI SOLIDARIETA: LA PALESTINA HA BISOGNO DI NOI, NOI
ABBIAMO BISOGNO DELLA PALESTINA, DESTINATA A FINANZIARE PROGETTI A GAZA,
IN CISGIORDANIA E A GERUSALEMME EST.

UNA DELEGAZIONE RAPPRESENTATIVA DI TUTTE LE ASSOCIAZIONI CHE FANNO PARTE
DI ACTION FOR PEACE SI RECHERA' IN PALESTINA E ISRAELE AI PRIMI DI
DICEMBRE PER CONSEGNARE DIRETTAMENTE QUANTO FINORA RACCOLTO, PARTECIPARE
ALLA MANIFESTAZIONE INDETTA DAI PACIFISTI ISRAELIANI IL 2 DICEMBRE,
INCONTRARE RAPPRESENTANTI DELLA SOCIETA' CIVILE E POLITICA PALESTINESE E
ISRAELIANA.

Action for Peace

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il 18 a roma
by solidarietà con la Palestina Friday, Nov. 10, 2006 at 9:56 AM mail:

paraculi di erre, finti rivoluzionari da salotto.

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azz... non ci avevamo pensato
by MOI Friday, Nov. 10, 2006 at 10:02 AM mail:

- Una conferenza internazionale di pace per il Medio Oriente con la
partecipazione di tutte le parti coinvolte, senza esclusione alcuna, che
abbia alla base il rispetto delle Risoluzioni ONU, il ritiro di Israele
da tutti i territori arabi occupati (Palestina, Siria, Libano), la
nascita di uno Stato palestinese indipendente accanto a quello di
Israele: 2 Stati per 2 popoli, con Gerusalemme capitale condivisa, unica
garanzia di sicurezza per tutta l'area.

azz... ad averci pensato prima i palestinesi si risparmiavano un po di anni di guerra.... bastava una conferenza internazionale e il gioco è fatto...

no alla contromanifestazione di milano

tutti a roma

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NO
by NO Friday, Nov. 10, 2006 at 12:14 PM mail:

No alla contromanifestazione di Milano.

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tutti a Roma
by controguerra Friday, Nov. 10, 2006 at 12:24 PM mail:

Il 18 novembre tutti a Roma in solidarietà coi palestinesi e la loro lotta. No alla manifestazione boicottatrice e paragovernativa di Milano! Smettetela di boicottare il movimento contro la guerra. Vergognatevi!

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18 tutti a Roma
by nowar Friday, Nov. 10, 2006 at 1:03 PM mail:



partenza da Napoli IN TRENO: appuntamento ore 10,30 Stazione Centrale segue volantino con le adesioni aggiornate al 9/11...

Con il popolo palestinese e contro il sionismo!
Contro la politica filoisraeliana e le missioni militari italiane!

Il popolo palestinese, già colpito dalla quotidiana strage di civili (è di questi giorni l’ennesima carneficina) e da arbitrari arresti di massa che non risparmiano neanche parlamentari e ministri (sono migliaia i prigionieri palestinesi), è oggi spinto ai limiti della sopravvivenza dall’embargo economico sancito dalle potenze occidentali in seguito della vittoria elettorale di Hamas. L'Unione Europea, che ha bloccato i flussi economici diretti in Palestina, sta compiendo un vero e proprio genocidio che rende ancor più necessaria la mobilitazione di solidarietà e di appoggio alla Resistenza del popolo palestinese.
Contro la falsa “equivicinanza” oggi di moda, è necessario riaffermare che il sionismo ha determinato la questione palestinese e che lo Stato sionista rappresenta il problema centrale da affrontare per riaffermare gli inalienabili diritti del popolo palestinese. Israele è da più di cinquant’anni l’avamposto militare dell’imperialismo occidentale in Medio Oriente, uno strumento volto a garantire l’oppressione e lo sfruttamento dei popoli dell’intera regione. Basti pensare che lo Stato israeliano ha espropriato militarmente le risorse idriche palestinesi, siriane e libanesi.
L'invasione dell'Afghanistan e dell'Iraq da parte degli USA e dei loro alleati, e il successivo attacco al Libano meridionale da parte israeliana, sono parti di un'unica strategia il cui obiettivo è approfondire il controllo imperialistico sull’intero Medio Oriente, con la prevista normalizzazione di Siria ed Iran. La sconfitta militare subita dalle forze sioniste ad opera degli Hezbollah e le difficoltà incontrate dagli USA in Iraq (come in Vietnam), hanno indebolito il progetto statunitense del “Grande Medio Oriente”. Oggi è l'Europa ad assumere un protagonismo maggiore nella gestione politico-militare dell'area, con obiettivi identici a quelli degli USA: rinsaldare l'oppressione e lo sfruttamento dei popoli mediorientali riconoscendo allo Stato di Israele il ruolo di presidio militare a guardia degli interessi imperialistici.
In tale contesto, un ruolo centrale è giocato dall’imperialismo italiano che, considerando il Mediterraneo area di proprio interesse strategico, si colloca oggi in prima fila nel disegno di sottomettere le economie e i popoli dell’area mediorientale agli interessi delle potenze occidentali: è questo il vero ruolo delle cosiddette “missioni internazionali di pace”. Con la recente finanziaria, il governo Prodi (in continuità con la politica economica antipopolare e guerrafondaia di Berlusconi) ha ulteriormente aumentato di oltre 4,5 miliardi di euro le spese militari e tagliato le spese sociali (sanità, scuola): costi e sacrifici pagati dalle masse popolari che già vedono peggiorare sempre di più le loro condizioni di vita e di lavoro. Il ruolo giocato dall’imperialismo italiano in Medio Oriente spiega anche il recente accordo di cooperazione militare tra Italia e Israele.

E' necessario schierarsi nettamente a fianco della Resistenza palestinese contro Israele e a fianco della Resistenza dei popoli del Medio Oriente, sostenendo attivamente quelle componenti progressiste e comuniste che combattono quotidianamente contro il sionismo e l’imperialismo. E’ altresì necessario rilanciare la mobilitazione per il ritiro completo delle truppe inviate all’estero e contrastare tutte le politiche imperialiste (americane o europee che siano), a partire da quelle del “proprio” paese.

- Mobilitiamoci a sostegno dei popoli palestinese, libanese, iracheno e afgano, per il loro pieno diritto alla resistenza contro le aggressioni delle potenze occidentali!

- Contro il vergognoso embargo UE al popolo palestinese!

- Revoca immediata dell'accordo di cooperazione militare Italia-Israele!

- Per il diritto al ritorno di tutti i profughi palestinesi! Abbattere il muro sionista dell'apartheid!

- Per la liberazione di tutti i prigionieri palestinesi! Boicottaggio dei prodotti israeliani!

- Fuori l’Italia dal Libano: diciamo NO alla missione UNIFIL 2 e a tutte le occupazioni mascherate da missioni di pace che vedono l'Italia coinvolta in prima persona!

Su questi temi Martedì 14 novembre alle ore 16,00 si terrà una:
ASSEMBLEA PUBBLICA
Presso l'aula occupata "F. Lorusso" Via Mezzocannone 16

SABATO 18 NOVEMBRE
MANIFESTAZIONE NAZIONALE A ROMA PER LA PALESTINA
partenza da Napoli in treno: ore 10,30 Stazione Centrale

Area Antagonista Campana, Collettivo internazionalista di Napoli, Collettivi Studenteschi Autorganizzati, Interfacoltà (Coord. Collettivi Universitari Napoletani), CSOA TerraTerra, Movimento per il Partito Comunista dei Lavoratori-Napoli, Federazione Regionale campana CARC, Associazione Solidarietà Proletaria, Area Programmatica Progetto Comunista, Red Link, Confederazione COBAS, Sindacato Lavoratori in Lotta (SLL), Rete dei Comunisti, Slai-Cobas coordinamento provinciale di Napoli, ... ...

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