SABATO 11 NOVEMBRE, ORE 16.30 - DAVANTI AI GIARDINI DELL’ARENA IN CORSO DEL POPOLO - PRESIDIO E CORTEO FINO A PIAZZA DELLE ERBE - LA MISSIONE O.N.U. È UNA MISSIONE DI GUERRA!
Dal mese scorso le truppe delle Nazioni Unite (O.N.U.) sono entrate nei territori del Libano. L’Italia, insieme ad altri stati europei, ha un ruolo fondamentale in questa missione; sono infatti numerosi i soldati che sono stati mandati in Libano, oltre a mezzi militari e armi di ogni genere. Questa ennesima guerra è stata siglata come “MISSIONE DI PACE” da tutto il centro-sinistra e dall’opposizione. MA LA MISSIONE DELL’O.N.U. È DAVVERO UNA MISSIONE DI PACE? Questo intervento è stato deciso dopo che Israele, con la scusa del rapimento di due soldati, ha attaccato con una ferocia spaventosa il Libano, sganciando bombe non convenzionali, invadendo i territori e massacrando migliaia di abitanti. La risposta della Resistenza popolare non si è fatta attendere, e migliaia di libanesi hanno deciso di lottare per cacciare l’occupante. Dopo alcune settimane di bombardamenti l’O.N.U. ha deciso di intervenire, ma non contro Israele, responsabile di decine di massacri di donne e bambini, come è successo a Qana, ma contro la legittima resistenza di una popolazione decimata dalla furia sionista. I caschi blu si pongono quindi come truppe legittimate a disarmare una resistenza giusta e ben radicata nel territorio. Questo è infatti l’obiettivo della risoluzione 1701 votata dal Consiglio di Sicurezza. E così delle truppe che dovrebbero “mantenere la pace” si riconfermano come veri e propri militari armati pronti ad attaccare una popolazione che ha deciso di lottare per la propria terra. Questa è la logica dell’imperialismo che, sull’onda delle guerre fatte in Kossovo, Iraq e Afghanistan, vuole fermare la sempre più combattiva resistenza dei popoli oppressi. Basta guardare Baghdad per capire come gli interessi imperialisti nel Medioriente sono ostacolati da una viva lotta di liberazione, una lotta che va fermata anche col pretesto dell’intervento O.N.U. in territori come il Libano, dove Hezbollah e altri organismi della resistenza sono appoggiati dal popolo. Ancora una volta l’O.N.U. si schiera apertamente al fianco di Israele. In Palestina, ad esempio, è stato proprio l’O.N.U. a imporre un embargo che affama da mesi migliaia di palestinesi; per non dimenticare l’embargo imposto agli irakeni nel 1991 che provocò milioni di morti. E proprio in questa settimana, dedicata alla lotta contro il muro dell’apartheid che isola e discrimina i palestinesi, il ruolo delle Nazioni Unite si smaschera sempre di più, e dimostra d essere asservito agli interessi imperialisti. E così il “pacifista” Prodi, insieme alla sua cricca di guerrafondai, lancia una campagna militare in perfetto stile imperialista, ma la cosa più becera è il fatto che vogliono far passare una missione di guerra per una missione di pace. Al tempo stesso l’Italia si riempie di basi militari a stelle e strisce, come a Vicenza, dove la caserma americana vuole espandersi fino a diventare la più grande d’Europa. Noi non vogliamo pagare queste guerre, non vogliamo farci prendere in giro da finti pacifisti che sono in realtà sporchi guerrafondai. Contro questa logica bisogna mobilitarsi, bisogna smascherare gli interessi economici e politici che ci sono dietro, bisogna lottare contro un governo che, in continuità con quello precedente, scarica su di noi, lavoratori, studenti e precari, le spese di tutte le missioni militari.
LA MISSIONE O.N.U. È UNA MISSIONE DI GUERRA! NO ALL’ALLARGAMENTO DELLA CASERMA “DAL MOLIN” A VICENZA! UNIAMOCI CONTRO LA GUERRA E AL FIANCO DELLA LEGITTIMA RESISTENZA DEI POPOLI OPPRESSI!
SABATO 11 NOVEMBRE, ORE 16.30 DAVANTI AI GIARDINI DELL’ARENA IN CORSO DEL POPOLO PRESIDIO E CORTEO FINO A PIAZZA DELLE ERBE
Centro popolare Occupato Gramigna – Padova
www.cpogramigna.org
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