Pochi e divisi. La giornata di mobilitazione dei neofascisti mette a nudo le polemiche interne e l'inconsistenza numerica dell'estrema destra. Fognanuova, nonostante l'appello lanciato in tutta la regione, non supera le cinquecento teste rasate. Una deprimente processione nel quartiere deserto. Ancora più loffia la sfiammata populista sotto l'altare della patria.
segue articolo apparso oggi su E Polis
--------------------------------------------
Tra croci celtiche e slogan
così i “neri” sfilano divisi. Fiamma Tricolore
all'Altare della Patria ha
raccolto le firme per
una legge sulla casa.
- Croci celtiche e saluti romani,
tutti in file da cinque
«perché Forza Nuova non sfila,
marcia». Dopo i “compagni ”
che hanno manifestato appena
una settimana fa contro il precariato,
ieri è stata la volta dei
“camerati”. Così si chiamano
tra loro i seicento simpatizzanti
del partito di estrema destra,
accorsi al grido di battaglia
“dell’antifascismo ce ne freghiamo”.
Via le bandiere rosse
di Rifondazione comunista, oggi
al quartiere Prati, a pochi
passi dal Vaticano, sventolano
quelle nere di Forza Nuova. A
impugnarle sono soprattutto
giovani, alcuni di appena 14 e 15
anni. Federico, ad esempio, che
ci dice che «solo il mio bisnonno
ascoltava Radio Londra», o
Alessandro, che ha ricevuto
un'educazione fascista, sintetizzata
dai suoi nella massima:
«Il comunismo è male, il fascismo
è bene». Tra un “boia chi
molla” e un inno al duce, il corteo
sfila fino a piazza Risorgimento.
C’è anche qualche bambino
che in una mano stringe
quella della mamma e nell’a l t ra
il tricolore. Tra i veterani c’è
Fulvio Palombo, uno che il fascismo l’ha conosciuto veramente.
Era giovanissimo quando
è partito volontario nella Repubblica
Sociale. «Non avevo
ancora compiuto quindici anni,
quindi fui preso come Fiamma
Bianca. Per arruolarsi bisognava
aver compiuto diciassette
anni e mezzo». Per lei Forza
Nuova è erede di quel partito?
«Sicuramente non lo è il partito
di Fini, che noi consideriamo
un traditore». E la miriade di
sigle in cui è divisa l’estrema destra?
«Il problema è proprio quello, siamo troppi e frantumati,
per questo non abbiamo
una vera e propria forza politica.
Da una parte c’è Azione sociale
della Mussolini, poi c’è il
Fronte sociale di Tilgher, la
Fiamma di Rauti e quella di Romagnoli
». Una divisione che taglia
le gambe. «Almeno la sinistra
è unita, per questo riesce a
farsi sentire», conclude sconsolato
il camerata Palombo. E in
effetti l'episodio di ieri è emblematico
delle divisioni tra “i neri”.
Mentre Forza Nuova “marciava su Prati”, Fiamma Tricolore
sfilava di fronte all'Altare
della Patria per l'emergenza casa.
Tra uno slogan e un insulto
al sindaco Ventroni, gli oltre
cento militanti hanno raccolto
le firme per una proposta di legge
sul mutuo sociale. Alloggi costruiti
dalla Regione e venduti a
prezzo di costo con mutui agevolati.
«Solo a Roma 30mila famiglie
vivono sotto sfratto - ha
detto il leader della Fiamma Luca
Romagnoli - e il governo non
ha fatto niente».
Giuseppina Testoni
roma@epolis.sm
|