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Splende il sole su Givat Ram
by Andrea Buonaguidi Sunday, Nov. 12, 2006 at 9:35 PM mail:

Malgrado le previsioni, tragiche per lo pił, si č svolta tranquillamente la celebrazione del "World Gay Pride" a Gerusalemme. Le "forze della reazione in agguato" hanno accettato il compromesso, niente corteo ma una manifestazione all'interno del campus dell'Universitą ebraica della capitale, il movimento gay ha dato prova di serietą e realismo accettando le clausole proposte dalle forze dell'ordine, per le quali il problema vero era rappresentato non dai manifestanti gay, quanto piuttosto dalle "forze ortodosse riunite", che hanno visto riuniti musulmani, ebrei, cristiani nella santa crociata contro gli infedeli del sesso. Ma Israele č una democrazia laica, dove lo Stato ha vinto un'altra volta, ordinando che la celebrazione andava fatta, essendo un diritto dei cittadini quello di esprimere la propria opinione. Ed č questo che differenzia Israele dagli stati musulmani. Anche nello Stato ebraico ci sono degli intolleranti, i quali cercano di imporre agli altri la loro visione della vita. Con la differenza che non ci riescono, anche se a Gerusalemme il loro numero č tale da costituire un problema in non poche occasioni. Sulla manifestazione pubblichiamo una corrispondenza giuntaci via internet di Andrea Buonaguidi.


Sole inatteso stamani in Givat Ram.
A piedi dal ministero del turismo fino al campo sportivo dell'universitą.
Poliziotti di presenza ad ogni angolo, e transenne a vietare il passaggio delle auto.
Circa 5.000 persone, rappresentanti (pochi) dei partiti di sinistra, le varie associazioni, fra cui quella dei gay e lesbiche palestinesi in Israele e soprattutto un sacco di gente, nonnini, mamme con bambini, studenti, stranieri e non, Sami Michael lo scrittore che č intervenuto, etc. etc.
Il tema degli interventi comunque non variava di tanto, tutti ribadivano il concetto di "Jerushalaim shel kulam", Gerusalemme č di tutti...
La manifestazione č scivolata via liscia, fra un intervento ed un concerto dei Dag Hanagash.
Peccato per chi quest'oggi non č voluto uscire dal ghetto, per chi č restato rinchiuso nelle sue convinzioni, frutto di una mente sapientemente colonizzata.
La sacralitą di Gerusalemme tanto difesa in questi giorni risulta stonare con la reale essenza nelle cose, e la cittą che da tutti č desiderata non trova santificazione in questo desiderio.
Ortodossi tutti uguali, vestiti nello stesso modo, con i giorni uguali e scanditi dalla stessa banalitą che pretendono poteri, ma non fanno il servizio militare, che non lavorano e ricevono il sussidio dallo stato, che negano i sentimenti altrui e non conoscono l'odore della propria moglie.
Arabi perenni vittime di loro stessi, e della loro mancanza di stimoli, di curiositą, di una voglia intelligente che non sia un delirio collettivo.
La cittą santa quest'oggi ha trovato la sua ritualizzazione fuori dal ghetto... fuori dal ghetto dei quartieri della cittą vecchia, fuori dal ghetto di Mea Sharim e del quartiere degli zeloti, fuori dal ghetto dei
quartieri arabi dove i colori sono sempre in bianco e nero da 60 anni, e i bambini giocano al piccolo kamikaze.
Peccato... perché se all'inizio sembrava che il problema fosse di non permettere a questa gente di entrare nella Cittą Santa, la veritą č che qualcuno ha avuto paura che ci si potesse accorgere che le porte del ghetto possono anche aprirsi...
Sole inatteso stamani fuori dal ghetto di Gerusalemme...

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per una volta, tutti d'accordo...
by Andrea Buonaguidi Sunday, Nov. 12, 2006 at 9:35 PM mail:

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Come diceva il grande Carlo Marx..."la religione č l'oppio dei popoli!"...
by Leninista......w la rivoluzione!!! Sunday, Nov. 12, 2006 at 10:15 PM mail:

Come diceva Marx,il grande Carlo Marx;..."la religione č l'oppio dei popoli"...
C'č gente vhe viene veramente offuscata e resa folle e patetica dalla religione,che sia musulmana crisiana o altra!
Integralismo religioso BASTA!!!!
Non diciamo di non credere,ma di non mettere mai la religione davanti a tutto,di non seguire le regole che NON sono state imposte non da """"""""Dio""""""" ma dai religiosi!
Onore a Marx...

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un esempio di democrazia
by lubna Sunday, Nov. 12, 2006 at 10:56 PM mail:

che fortuna! il gaypride si č tenuto nell'intervallo tra un massacro e l'altro e alla cosiddetta opinione pubblica internazionale che soffre notoriamente di vuoti di memoria, ha cosģ potuto far bere l'immagine di una vera democrazia, minacciata solo da pochi fanatici religiosi. chissą se i nostri amici e amiche che hanno festeggiato il giusto orgoglio gay e lesbico (che č contraio ad ogni forma di sopraffazione e razzismo) hanno avuto tempo e voglia di aprire gli occhi su come č ridotta gerusalemme ed il resto della Palestina con tante piccole prigioni a cielo aperto i cui abitanti quando non vengono cannoneggiati o fatti a pezzi da ogni tipo di arma vecchia e nuova, vengono fatti morire di fame. chissą se hanno notato il muro dell'apartheid che con la sua oscena presenza opprime, divide, occupa terre palestinesi e impedisce il libero movimento. chissą quale tipo di libertą si č festeggiata in un paese occupato militarmente: la libertą di prosperare sulla morte degli altri e la distruzione del territorio (non a caso il bulldozer caterpillar č il simbolo di questa GRANDE DEMOCRAZIA, l'unica e sola in un medioriente fatto di popoli arretrati e bigotti che poveri loro non vogliono proprio rassegnarsi a scomparire...
Palestina libera! boicotta israele!
tutti a roma il 18 novembre a manifestare contro lo stato "etnico" dell'apartheid!

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CHE TRISTEZZA INDYMEDIA
by ANDREA BUONAGUIDI Monday, Nov. 20, 2006 at 7:31 PM mail:

Ci tengo a precisare che io sottoscritto ANDREA BUONAGUIDI, non ho mai inviato a questo sito, questo mio articolo che č stato rubato dal mio BLOG e riprodotto a mia insaputa e senza la mia autorizzazione.
Inoltre sono del tutto estraneo alla foto sopraproposta.
INDYMEDIA č un sito che ruba le pubblicazioni altrui senza rispetto per l'autore nč per una corretta informazione.

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