Non appena si è sparsa la notizia del decesso di Mario Merola una folla di fan e di ammiratori si è radunata sotto l'ospedale. Sul posto, per mantenere l'ordine, sono arrivate anche auto della polizia e dei carabinieri. Sono stati mobilitati anche i Vigili urbani per poter far fronte alle auto e al numero considerevole di persone che arriveranno nella cittadina alle porte della penisola sorrentina. Oltre alla famiglia del cantante si attendono, inoltre, anche tanti volti noti del mondo dello spettacolo e non solo. In questi giorni erano già giunti a Castellammare i cantanti Gigi Finizzio e Gigi D'Alessio, il ministro della Giustizia, Clemente Mastella, numerosi cantanti neomelodici, l'attore comico Simone Schettino, lo showman Gigi Sabani e tanti altri volti noti del panorama napoletano e italiano.
Già in passato parenti e ammiratori di Merola avevano temuto per la salute del cantante. Nel 1997 Merola entrò in coma farmacologico quando fu ricoverato per tre settimane presso l'ospedale Vecchio Pellegrini di Napoli. Quello fu l'episodio più preoccupante dal momento che una crisi cardio-respiratoria fece temere il peggio. In quell'occasione, per la prima volta, gli fu indotto il sonno tramite farmaci. Merola, in quell'occasione, si riprese. Nel maggio del 2001 e poi nel 2005 ci furono altri due ricoveri. In occasione dei suoi 70 anni, festeggiati con un concerto al porto di Napoli, il 19 settembre del 2004, fu lo stesso cantante ad ironizzare sui suoi frequenti ricoveri in ospedale: "Una festa da vivo, per fortuna - disse in quell'occasione - anche perché se ero morto che sfizio c'era? Meglio che me lo prendo ora questo premio, no?".
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