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incontro pubblico - Csp Csu
by Collettivo Studentesco Universitario Tuesday, Nov. 14, 2006 at 3:38 PM mail: csu_napoli@libero.it

Riorganizziamoci in difesa della scuola pubblica!

Durante gli scorsi anni di Governo Berlusconi abbiamo visto una serie di mobilitazioni, sicuramente esplicative delle potenzialità e dei limiti del movimento studentesco in Italia. Mobilitazioni che non nascevano solo per contrastare una controriforma come quella proposta dalla Moratti ma dalla situazione drammatica in cui versano la scuola e l’università pubbliche in Italia.
Non dobbiamo nascondercelo, queste mobilitazioni non hanno raggiunto nessuno dei loro obbiettivi. Dobbiamo prenderne atto, farne un bilancio, per capire cosa in questi anni non ha funzionato. Se è stata persa una battaglia, non significa affatto che l’intera guerra sia persa.

Ora, dopo il cambio di governo, possiamo dire chiaramente, perché la realtà ce lo dimostra, che l’urna non ha di certo risolto le problematiche dell’istruzione. L’operazione che la coalizione di centro sinistra sta portando avanti è chiara: dare una mano di vernice rossa alle controriforme, mantenendone l’impianto di base, limitando gli interventi a limare gli aspetti più controversi e inapplicabili. Qualche piccola concessione per far ingoiare i bocconi amari.

I fatti smentiscono definitivamente ogni tesi, esplicita o implicita che sia, sul “governo amico”, sulla necessità di aspettare e vedere cosa farà questo esecutivo, sulla politica dei piccoli passi,… La direzione è chiara ed è quella della continuità! Una continuità che porterà nel baratro della privatizzazione l’istruzione pubblica del nostro paese!

Emerge con chiarezza, dunque, la necessità del movimento studentesco di riorganizzarsi, facendo tesoro dell’esperienza e degli errori accumulati, ponendo così le basi, nel prossimo futuro per una mobilitazione di massa, unica strada percorribile per il cambiamento di questo stato di cose. Ci pare questo un passaggio fondamentale, in quanto non passiamo non notare come, dopo anni di mobilitazione studentesca a “bassa intensità” e apparentemente senza risultato alcuno, l’accumulo di forze organizzate in scuole e università è minore che all’inizio. È necessario riprendere un lavoro di radicamento e creare così le condizioni perché un nuovo movimento studentesco sia libero dai limiti che lo hanno caratterizzato in passato.

Possiamo essere aiutati in questo compito dall’esperienza di altri paesi: gli studenti francesi nella primavera 2006, hanno sconfitto il loro governo. Possiamo dire più in generale che ai quattro angoli del pianeta, dal Cile alla Grecia, dal Venezuela al Messico, i giovani, gli studenti, assieme ai lavoratori e ai popoli oppressi, stanno giocando un ruolo di primo piano non solo per difendere il sacrosanto diritto all’istruzione ma in molti casi lottando per la trasformazione della società.

Queste lotte ci mandano un messaggio chiaro: vincere si può! Questo deve essere un esempio per noi. Non potremo, però, mai arrivare a una mobilitazione in grado di piegare i progetti controriformatori senza essere organizzati. Dobbiamo trasformare quella che è forza potenziale in forza reale. E’ da questa necessità concreta che nascono le esperienze dei Comitati in difesa della Scuola Pubblica e dei Coordinamenti Studenteschi Universitari.
Questo è un progetto ambizioso, perché sia vittorioso abbiamo bisogno del contributo di ogni studente.

Organizzati e lotta assieme a noi!


vi invitiamo a partecipare
mercoledi 15 alle ore 11 nell'aula occupata del CSU

alla riunione pubblica che svolgeremo con il seguente ordine del giorno:

- Discussione sul corteo del 17 (indetto in occasione dell giornata mondiale dello studente)
- Presentazione e discussione del documento che sarà posto in discussione alla Seconda Conferenza Nazionale CSP-CSU, che si svolgerà a Bologna il 18-19 novembre




alla riunione saranno presenti anche alcuni compagni del Csp di Aversa

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