caricati gli studenti mentre occupavano la facoltą

A una lunga lista di provvedimenti securitari e repressivi, emblematici di come le istituzioni padovane abbiano da tempo deciso di relazionarsi alle numerose contraddizioni che innervano la cittą, si aggiunge oggi un episodio di estrema gravitą.
Questa sera siamo stati violentemente caricati da decine di celerini che con calci e manganellate ci hanno trascinati fuori dalla nostra universitą. Cariche e pestaggi in piena regola e una vera e propria caccia all'uomo portati avanti da celerini in evidente stato confusionale, sono proseguiti insensatamente per decine di minuti.
Tutto questo alla vigilia del vertice sulla sicurezza che vedrą il viceministro dell'interno sbarcare a Padova per discutere i "problemi di sicurezza" millantati da sindaco, questore e prefetto.
Quando costruire muri č la risposta per affrontare questioni legate alla presenza di migranti regolari e cosiddetti clandestini nelle nostre periferie, quando si usano le politiche securitarie di tolleranza zero per reprimere e criminalizzare fenomeni di marginalitą ed esclusione sociale, quando si impone il coprifuoco e la militarizzazione della cittą per contenere la libera aggregazione degli studenti nelle piazze... prima o poi il vaso trabocca.
L'unica sicurezza che possiamo tollerare č quella di una cittą senza sbirri e nazisti.
Chi ha permesso ai nazifascisti di marciare indisturbati per le strade di Padova, riempiendosi la bocca di parole come tolleranza e democrazia, mentre continua a reprimere con violenza chi produce conflitto, pagherą le conseguenze politiche di quello che č successo.
Rettore, sindaco, preside, questore. Volevate la pace troverete noi.
I vostri manganelli non fermeranno il nostro conflitto.

collettivo scienze politiche _ lab. fuo.co.