dall'ansa
TAV:TORINO-LIONE;UNIVERSITA' GARANTI PER STUDI OSSERVATORIO (ANSA) - TORINO - L' Osservatorio per la Torino-Lione si avvarra' del sistema universitario piemontese per i propri studi scientifici. Lo prevede una convenzione firmata oggi a Torino, secondo cui i presidi degli atenei parteciperanno ai lavori dell' Osservatorio in qualita' di garanti scientifici, e gli studenti provenienti dai territori interessati saranno incentivati a studiare le problematiche della Tav attraverso borse di studio e tesi di laurea. L' iniziativa e' mirata da un lato a garantire l' elevata qualita' e l' indipendenza dei risultati scientifici dell' Osservatorio, dall' altro a creare una leva di giovani portatori delle sensibilita' dei luoghi di provenienza che siano competenti sulle problematiche dell' opera. E' questo l' ultimo tassello preliminare per l' avvio dei lavori dell' Osservatorio presieduto da Mario Virano, che gia' dalla prossima settimana iniziera' la propria attivita'. Virano, firmatario della convenzione con le Universita' come commissario straordinario del governo per la Torino-Lione, incontrera' infatti nei prossimi giorni i sindaci della Valle di Susa. L' intesa e' stata firmata da Virano con i rettori dei tre atenei piemontesi: Ezio Pellizzetti per l' Universita' di Torino, Paolo Garbarino per l' Universita' del Piemonte Orientale, e Francesco Profumo per il Politecnico di Torino. I primi temi in agenda riguarderanno le motivazioni stesse dell' opera, un approfondimento sulla variante di Torino- Orbassano caldeggiata dagli enti locali piemontesi, e uno sulle opzioni di tracciato individuate attraverso lo studio di impatto ambientale, inclusa la cosiddetta opzione zero (cioe' Valle Sangone al posto della Valle di Susa). Se ne occuperanno diversi gruppi di studio, che saranno messi in piedi al piu' presto. Entro novembre Virano incontrera' la responsabile europea del Corridoio V Loyola De Palacio a Bruxelles. Insieme esamineranno il nuovo studio europeo concordato con il presidente del consiglio Romano Prodi sui flussi di traffico attraverso l' intero arco alpino. I dati che ne emergeranno saranno poi incrociati con quanto risultera' dalle audizioni che l' Osservatorio fara' con i soggetti economici interessati dall' opera. Ltf, la societa' responsabile del tratto francese della linea, ha gia' bandito d' intesa con Rfi lo studio sull' impatto lungo l' intero tracciato internazionale. L' Osservatorio, nel quale siedono anche i sindaci della Valsusa, valutera' invece l' impatto della Torino-Lione cumulandolo con quello di tutte le infrastrutture presenti nei territori attraversati. ''La collaborazione con il sistema universitario - ha sottolineato Virano - rappresenta un cambiamento radicale dell' approccio ai problemi. Gli atenei piemontesi rappresentano un universo scientifico riconosciuto a livello internazionale, in grado di coprire l' intero spettro delle competenze che potranno rendersi necessarie, dalla geologia all' ingegneria, dalla sanita' all' economia, fino agli aspetti sociali, antropologici e comunicativi relativi all' opera. Avvalersene - ha osservato - e' uno dei modi per costruire un rapporto di fiducia con le popolazioni locali interessate dal progetto Torino-Lione, in modo da poter arrivare al superamento di pregiudizi e diffidenze''. All' incontro per la firma della convenzione hanno partecipato anche Gianpalo Vasoli per il ministero dei Trasporti, alcuni sindaci, e il presidente della Comunita' Montana Alta Valsusa Roberto Carena. Carena ha messo le mani avanti rispetto alla prossima Conferenza dei Servizi, convocata per il 27 novembre. ''Con l' Osservatorio - ha detto - abbiamo imboccato un percorso condiviso di legittimita'. Se la convocazione della Conferenza dovesse significare invece che ci troviamo di fronte a decisioni gia' prese, gli amministratori valsusini, con la stessa forza con cui hanno chiesto di entrare a fare parte dell' Osservatorio, ne uscirebbero''.(ANSA). PL
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