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report: sciopero generale
by baz Friday, Nov. 17, 2006 at 5:44 PM mail:

Questa mattina circa duemila persone hanno sfilato per le strade di Bologna, in occasione dello sciopero generale.Si sono ritrovati in piazza tutti i protagonisti della lotta alla precarietà: dagli universitari, agli occupanti di case, dai migranti a chi ogni giorno è presente nelle lotte che si articolano nel tessuto cittadino.

Questa mattina circa duemila persone hanno sfilato per le strade di Bologna, in occasione dello sciopero generale.Si sono ritrovati in piazza tutti i protagonisti della lotta alla precarietà: dagli universitari, agli occupanti di case, dai migranti a chi ogni giorno è presente nelle lotte che si articolano nel tessuto cittadino. Da alcuni striscioni si legge: "Liberarsi dalla precarietà - riappropriarsi di reddito", oppure "Cofferati come Ceaucescu - basta sgomberi disumani" con chiaro riferimento alla manovra militare con cui la comunità romena è stata sgomberata su mandato di Cofferati all'alba di ieri.
Dalle casse dei furgoni moltissimi gli interventi che attaccano una precarietà vissuta non esclusivamente nel mondo lavorativo, ma che investe tutta l'esistenza "Siamo precari, non garantiti in tutti gli aspetti della nostra vita: siamo sottoposti a contratti di lavoro temporanei e intermittenti, vittime di una flessibilità che torna comoda solo alle imprese, non abbiamo diritto a una casa, pressati da chi ci chiede affitti inaffrontabili e può mandarci per strada da un giorno all'altro, non abbiamo diritto a muoverci gratuitamente neanche all'interno di questa città...per questo da anni abbiamo costruito percorsi di lotta che parlano il linguaggio diretto della riappropriazione dei nostri bisogni, della soddisfazione dei nostri desideri, della solidarietà attiva tra soggetti che vivono la stessa condizione di precarietà, per questo ci riprendiamo ogni giorno quello che ci spetta, tramite l'occupazione di case di un'edilizia pubblica abbandonata, tramite gli scioperi del biglieto sull'autobus, le autoriduzioni in mensa e al cinema!" si sente dal furgone dello spezzone del precariato sociale composto dai collettivi Crash, Collettivo Autogestito Modenese, Movimento Autorganizzato Occupanti e Collettivo Universitario Autonomo.
Molti anche gli attacchi a una finanziaria definita come "anti-precari, in grado solo di tagliare le spese sociali" e in generale "contro le politiche di questo governo che ha reso ormai chiaro che quello che vogliamo lo possiamo ottenere solo con lotta!".
"Il 4 novembre a Roma abbiamo portato una voce fuori la coro, per rompere il gioco di chi fa' della rappresentanza politica la propria esistenza, e per dar voce a quella differenza che quotidianamente nei propri territori apre spazi reali di cooperazione sociale. Scendere in piazza a Roma significava essere contro chi la precarieta' negli anni addietro ce l'ha portata con il pacchetto Treu e la legge Turco/Napolitano, significava essere contro chi la precarieta' fino a ieri l'ha alimentata come con la Legge 30 o la Bossi/Fini e significava essere contro chi vuole far continuare a pagare i precari e le precarie tramite questa finanziaria. Come il 4 novembre anche oggi continuiamo a gridare la nostra rabbia contro una Finanziaria Anti-Precari, ribadiamo il nostro no al finanziamento per le spese militari, e riportiamo in piazza i contenuti delle nostre lotte per il diritto all'abitare, per una libera circolazione di tutti e tutte e per una Universita' liberata nei saperi e senza piu' baroni" ci dice un attivista di Crash.
Il corteo passa dalle due torri da cui viene calato uno striscione e lanciati volantini, per arrivare fino in piazza S.Stefano, dove si ferma per gli interventi finali.

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