CRONACHE DELLO SCIOPERO GENERALIZZATO DEL 17 NOVEMBRE IN TOSCANA
CRONACHE DELLO SCIOPERO GENERALIZZATO DEL 17 NOVEMBRE IN TOSCANA
A Firenze il corteo del sindacalismo di base ha portato in piazza 2.500 persone, raccogliendo tutta l’opposizione politica e sociale al governo Prodi (guerra, finanziaria, precarietà …). Con i settori del lavoro dipendente organizzati dai sindacati di base, prevalentemente lavoratori pubblici, hanno sfilato in testa al corteo “Firenze precaria”, studenti universitari, centri sociali (compreso voci nella macchia rioccupato ieri sera a Pontassieve) e una nutrita rappresentazione di senza casa e migranti organizzati nel movimento di lotta per la casa/rete IWW. Tutto ciò che aveva motivo di nascondere le proprie attività di fronte al corteo (ufficio provinciale del lavoro, agenzie del lavoro interinale, Misericordia…) lo ho fatto serrando portoni e saracinesche. Il dato negativo la separazione del corteo studentesco prodotta dalle pressioni della CGIL e dalle organizzazioni giovanili dei partiti di governo: hanno gridato a parte il loro no alla finanziaria 15 mila studenti. Al corteo era stato precluso l’attraversamento del Duomo in direzione Santa Croce, con la scusa di un convegno dei “bolliti d’Europa” che si teneva in piazza della Signoria con Giscard, Ciampi, ed altri insigni ex governanti che hanno patrocinato l’Europa dei capitali e di Schengen. Giunto in Piazza Duomo oltre mezzo corteo ha rotto il divieto imboccando via dell’Oriuolo e passando sotto l’assessorato all’immigrazione e Casa spa. Non si è trattato di una azione separatista, ma della necessità, imposta dalla lotta per la casa, di sottolineare le responsabilità di queste istituzioni dopo la giornata campale di domenica. Il delirio securitario di chi invoca provvedimenti giudiziari contro “gli antagonisti” ed ha la responsabilità di sprecare fiumi di denaro pubblico senza dare la minima risposta ne sul terreno della casa e non riesce neppure a garantire un tetto agli asilanti che rifuggono dalla guerra nel Corno d’Africa. Questo il livello dello scontro politico e sociale nell’area metropolitana: politiche securitarie, speculazioni immobiliari, precarizzazioni (lavoro, salute, casa) e rendita contro richiesta di reddito ed affermazione di diritti. Il corteo si è poi ricomposto alla fine in Piazza Santissima Annunziata.
A Livorno in 400/500 hanno manifestato partendo da Piazza Attias. Folta la presenza dei medi organizzati dal Coordinamento studentesco livornese, dei precari e di settori significativi del mondo del lavoro. Hanno promosso la manifestazione: CIB-UNICOBAS, Confederazione COBAS, Sin.COBAS/CNL/SULT, Coordinamento Studentesco Livornese, Collettivo PrecAut, Unione Inquilini, Rete 28 Aprile nella CGIL.
A Pisa un corteo di 500 studenti, insegnanti, precari e lavoratori dei cobas ha animato le vie cittadine fino a via Carducci dove i manifestanti hanno solidarizzato con gli occupanti di università antagonista sotto minaccia di sgombero. La presenza dei precari del dsu, dei comuni , della provincia, degli addetti alla grande distribuzione sta a dimostrare che questa legge finanziaria ha creato molti scontenti per i tagli alla scuola, all'università e senza gli investimenti per stabilizzare quei precari(sono 350 mila solo nella pubblica amministrazione) che a migliaia sono presenti anche sul nostro territorio. Importante e qualificata la presenza degli studenti medi: “Vi ricordate la riforma Moratti? Era la riforma della scuola del governo di centro destra che aveva come obiettivo primario la distruzione completa della scuola pubblica. Era la riforma che gli anni passati ci ha portato a scendere in piazza sempre più numerosi, ad autogestire ed occupare le scuole. A sei mesi dall'insediamento del nuovo governo e del nuovo ministro dell'istruzione Fioroni nulla è cambiato, la riforma Moratti non è stata abrogata e l'attuale finanziaria continua a tagliare i fondi alla scuola (solo alla pubblica, a quella privata sono stati stanziati 167 milioni di euro). Con il nuovo ministro non è cambiato il progetto di una scuola più simile ad un'azienda e ad un supermercato di nozioni che ad un luogo di crescita e cultura. La riforma Moratti è ancora in piedi mentre le nostre scuole cascano a pezzi, le scuole private hanno sempre più finanziamenti e i libri di testo sono sempre più cari, non abbiamo aule e mancano perfino gli insegnanti”. La giornata prosegue con l’ appuntamento alle 17 davanti alla provincia per contestare il ministro Fioroni.
Sulla stessa lunghezza d’onda la mobilitazione a Massa, prevalentemente studentesca, che ha portato in piazza 150-200 manifestanti.
Una giornata di lotta che va proseguita, ponendo all’ordine del giorno i collegamenti orizzontali: 1. nel sindacalismo di base è il momento di capire dove siamo, con che radicamento e quali intenti; 2. sul terreno della precarietà che non è più una forma contrattuale ma l’orizzonte biopolitico; 3. tra gli studenti, medi ed universitari, dove sta crescendo il livello di critica ed azione.
VENERDI’ 24 NOVEMBRE ore 9.30 PIAZZA SANTA MARIA a LUCCA MANIFESTAZIONE IN OCCASIONE DEL VERTICE PRODI CHIRAC SOLIDARIETA’ CON LE BANLIEUS E L’INSORGENZA DEI PRECARI FRANCESI CHIUDERE I CPT DIRITTO DI CITTADINANZA SENZA FRONTIERE LIBERTA’ DI MOVIMENTO STOP GUERRA, SPESE MILITARI, CONVERSIONE CIVILE DELLE BASI USA E NATO
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