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I cattolici della Rete contro Banfi
by fonte (repubblica) Saturday, Nov. 18, 2006 at 10:59 AM mail:

E' protesta contro il telefilm in onda il 20 novembre su Rai Uno L'attore fa il padre di una lesbica sposata, in Spagna, con la compagna


E' protesta contro il telefilm in onda il 20 novembre su Rai Uno
L'attore fa il padre di una lesbica sposata, in Spagna, con la compagna
I cattolici della Rete contro Banfi
"Oscurate la fiction omosessuale"
di CLOTILDE VELTRI




LINO Banfi, nei panni del padre di una ragazza lesbica che si sposa con la sua compagna, non è tollerabile. Perché la fiction verrà trasmessa sulla Rai in prima serata, perché la vedranno i bambini che, dio solo sa, cosa potranno pensare. "Noi questo non lo possiamo permettere...Per questo propongo di tempestare la Rai con emails di protesta, chiedendo lo spostamento in seconda serata (quantomeno!) della fiction...". E' questo, in sostanza, il senso della protesta che sta motando nei siti internet di area cattolica. La polemica riguarda, appunto, il telefilm prodotto dalla tv pubblica, protagonista il "nonno Libero" nazionale, alias Lino Banfi, la cui messa in onda è prevista per lunedì 20 novembre su RaiUno.

La trama è semplice: Riccardo (Banfi) è un agricoltore del sud di sani principi che va a trovare la figlia in Spagna e scopre che la ragazza è lesbica. Non solo: è sposata con la sua compagna. Dopo varie peripezie e diffidenze l'uomo accoglierà di buon grado l'omosessualità della ragazza, facendo prevalere l'affetto sul pregiudizio. Ce n'è abbastanza per far scattare la censura da parte dei cattolici che non apprezzano l'apertura della Rai al mondo gay.

Soprattutto se il programma coinvolge un attore popolare e familiare come Banfi. Soprattutto se in prima serata, quindi in fascia protetta. La campagna contro la fiction si combatte a suon di email e di blog. Le prime chiedono ai destinatari di unirsi alla crociata per far slittare la programmazione o, addirittura, per annullarla.

Perché già nonno Libero aveva esagerato inneggiando - nella fiction "Un medico in famiglia" - "alle famiglie 'aperte e allegre', dove regna l'allegria, la mancanza della mamma è surrogata da nonni e tate premurose, dove il padre si sposa la zia e insieme spariscono per lunghi mesi, lasciando la famiglia nelle mani di questo instancabile nonno, che denigra la scuola libera, inneggia al sindacato come risolutore di tutti i mali e si sposa la consuocera borghese per redimerla".

Il limite, secondo il sito Culturacattolica.it, sarebbe già stato abbondantemente superato, se non fosse che Banfi adesso obbliga i pubblico ad accogliere con simpatia il matrimonio tra due lesbiche. Prosegue il sito: "Nonno Libero, si lancia in un'altra operazione di 'marketing culturale', con la prossima fiction in onda su Rai Uno, il 20 novembre, in prima serata, dal titolo "Il padre delle spose".

Perché, si legge ancora: "Una cosa è accogliere la figlia lesbica e un'altra è dire che il matrimonio tra due omosessuali e due eterosessuali è la medesima cosa. Io voglio protestare, perché questo continuo far passare in televisione l'idea, che tutte le unioni possono essere equiparate, è una forzatura innaturale. Non sospenderanno certo la fiction per le nostre proteste, ma far sentire la nostra voce, chiedere lo spostamento in seconda serata e magari disdire il canone Rai potrebbe essere utile".

L'anatema è assicurato. Ma restare a guardare passivamente non basta. Bisogna scrivere alla Rai, protestare, farsi sentire. Ecco quindi che i difensori della morale cattolica chiedono di inviare messaggi alla Rai in cui si invita a far slittare il programma o a depennarlo.

La crociata ovviamente ha immediatamente scatenato le contromosse dei laici della Rete innescando una vera e propria rincorsa al messaggio alla Rai. Il sito Pennarossa ha promosso una campagna per sostenere Banfi e la sua fiction politically correct. Lo stesso ha fatto Ivan Scalfarotto, già candidato della società civile alle primarie dell'Unione, oggi autore di un blog.

(18 novembre 2006)

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NO VAT!
by anticlericale Saturday, Nov. 18, 2006 at 2:43 PM mail:

propongo la creazione di una fiction sui crimini del Vaticano e di un telefilm sui preti pedofili tanto per far capire agli italiani in che mani mettono i loro figli quando li lasciano negli oratori, nelle "sicure" mani di qualche prete

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hai ragione
by porcodio Saturday, Nov. 18, 2006 at 3:00 PM mail:

1)sarebbe la prima fiction in assoluto a parlare di pedofilia bullismo e clericalismo al comando qui in ira...italia, temi attuali, ma tabù perché troppo veritieri sul vaticano.

2) un grazie all'admin che mi blocca la pubblicazione per ore, e questo succede da giorni.
in ogni thread lasciate molto più spazio a gloriadeo.

3)collegandosi a uno. parliamo anche di certi giovani attivisti che sono tuttavia timorati dall'educazione misticattolica e che se per caso vanno in europa risultano più conservatori e spiritati dei normali coetanei del luogo.

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la mia opinione
by gloria deo Saturday, Nov. 18, 2006 at 11:42 PM mail:

Per anticlericale
Sono sempre stato in oratorio con i preti e non ho mai avuto problemi.

porco
Basta con le tue manie di persecuzione, ho dovremo chiamare uno psichiatra.
Sei fastidioso, cambia nick, sai che non sopporto le bestemmie.

Esistono già dei film che parlano male della Chiesa, per esempio La mala education, la storia di abusi sessuali da parte di un prete in Spagna su un ragazzino che diventerà un trans.
Ma voi dovete capire che questi orribili casi di pedofilia sono rari. Altrimenti perché io, che passo più tempo in chiesa che a casa, non ne ho mai subiti o sentito parlare?
Naturalmente la pedofilia deve essere combattuta, anche se fatta da un religioso. Anzi, il fatto di essere un uomo di chiesa dovrebbe essere un aggravante al reato di pedofilia.

per quanto riguarda il film di Banfi
Non ci vedo niente di male in questo film. Quanti film sono peggiori? Oggi in tv si vede solo sangue, violenza, modelli di vita sconvenienti e ci scandalizziamo per la storia d'amore tra due donne?
Ma magari tutti i film fossero di questo livello!
Ken il guerriero è più sconcio.
Si tratta evidentemente di qualche eccesso di zelo di qualche religioso.
Io sono molto religioso, domani mattina, come di consueto, assisterò a due Sante Messe, ma non protesterò contro la RAI. No, no. Non ci penso nemmeno.
Ho le mie idee, credo in Dio Nostro Padre, ma questo non significa che devo scandalizzarmi per Lino Banfi.

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