Una assemblea che vuole promuovere quel modo specifico di stare nelle scuole e di fare attivismo senza nessuna delega. L'autogestione è l'unica strada per rilanciare il protagonismo studentesco..

Questo il volantino distribuito al corteo del 17 che ha indetto l'assemblea


SE IL BUON GIORNO SI VEDE DAL MATTINO...


Oggi, 17 novembre, giornata mondiale dello studente, scendiamo ancora in piazza. Perché essere studenti oggi vuole dire vivere alla giornata, senza nessun tipo di futuro assicurato, con sempre nuove incertezze. Perché essere studenti vuol dire sostenere spese continue per libri, tasse e tutto ciò che necessita al nostro studio. Perché essere studenti vuol dire essere sempre disinformati su ciò che accade nell'attualità, privati di ogni criticità. Perché essere studenti oggi vuol dire soprattutto essere addestrati ad un futuro di monotonia e precarietà.
Schiavizzati dai ritmi di frequenza e di studio sempre più pesanti, pensati una volta di più affinché evitiamo di alzare la testa dal banco. Impiegati in scuole gestite con logiche aziendali da presidi-manager all'inseguimento esclusivo di profitti. Usati negli stage dalle imprese che operano sul nostro territorio senza nessun compenso. Siamo le galline dalle uova d'oro della società. Troppo spesso si fanno su di noi speculazioni, veniamo sfruttati e bastonati durante tutto il nostro noiosissimo ciclo scolastico.
E la risposta a tutto questo dell'attuale governo qualè? Ad ora, assolutamente nessuna, se non la certezza che il problema della parificazione delle scuole private da cui sono scaturiti i famigerati buoni scuola, peraltro introdotto da un governo di centrosinistra, non verra nemmeno posto. Legge moratti stai tranquilla. E poi come si dice: se il buon giorno si vede dal mattino... Ci aspetta una giornata veramente di merda. La finanziaria ragiona sulle scuole solo come fondo dove estrarre soldi per i buchi di bilancio, questo vuol dire: sempre più tagli alle strutture, sempre meno assunzioni di nuovo personale docente e non (considerando gli insegnanti che vanno in pensione significa sempre meno docenti), sempre più accorpamenti di classi, sempre meno qualità alla nostra didattica. Per questo oggi siamo in piazza con il corteo indetto contro questa finanziaria. Siamo collocati nello spezzone delle realtà che fanno dei percorsi di autorganizzazione la loro prassi politica, non con quelle strutture partitiche e monolitiche che stanno nella scuola solo da politicanti esperti e quando è l'ora di attaccare i loro governi sono sempre i primi a sedare i movimenti studenteschi.
Per rilanciare L'autorganizzazione studentesca, per parlare dei problemi che ineriscono alla nostra condizione di studenti, per promuovere la partecipazione attiva di tutti e tutte ai problemi che ogni giorno viviamo ci troveremo:

MERCOLEDÌ 22 SPAZIO LI.SA.
(PALAZZO NUOVO) ORE 16 ASSEMBLEA DELL'AUTORGANIZZAZIONE STUDENTESCA

Studenti Autorganizzati