A fare le spese dei dissesti finanziari del Gruppo Ventaglio e della sua assicurazione sono solo i dipendenti
Comincia tutto con una piccola, ma ambiziosa società milanese, la Waycall Assistance, che qualche anno fa riesce a ottenere un contratto con i Viaggi del Ventaglio, per la fornitura del servizio di assistenza assicurativa. I viaggiatori prenotano, trovano all’interno del pacchetto turistico una polizza che offre una serie di garanzie di risarcimento nel caso di annullamento del viaggio o di assistenza in caso di problemi medico/sanitari nel corso dello stesso, e partono tranquilli.
Tranquilli almeno fino a quando non succede qualcosa, perché di lì le cose cominciano a scricchiolare: tempi di risarcimento lunghissimi, ore d’attesa al telefono con risposte molto vaghe. Se poi accade qualcosa di grave è ancora peggio: la (brutta) fama della società ha varcato i confini nazionali e spesso gli ospedali esteri si rifiutano di accettare le sue garanzie di pagamento per le spese di ricovero e i malcapitati sono costretti ad sborsarle di tasca propria.
Intervengono le Iene, interviene Rai 3, ma non viene mai accennato che i viaggiatori coinvolti nelle disavventure assicurative sono proprio quelli che viaggiano con il Ventaglio, gruppo che comprende anche Columbus, Caledeidoscopio e Utat, e che per farti passare una vacanza in luoghi esotici e in tutta tranquillità ti fa sborsare un bel po’ di quattrini. Nel frattempo i bilanci del Ventaglio vanno in picchiata, e il 31 ottobre la compagnia dirama un comunicato stampa in cui dichiara di aver sottoscritto un accordo con Cornell Capital Partners, che garantirà un’iniezione di una settantina di milioni di euro nelle esangui casse del gruppo.
Il 6 novembre tutti i dipendenti della Waycall Assistance ricevono una raccomandata in cui vengono informati dell’avvenuta cessione della società e della conseguente, immediata, risoluzione del rapporto di lavoro. Lettera datata 1° novembre, spedita il 3 e con decorrenza del licenziamento “in data odierna”. Detto in soldoni i dipendenti scoprono (mentre si trovano al lavoro) di essere stati licenziati la settimana precedente… Viene convocata una riunione in cui viene spiegato ai lavoratori strabiliati che si tratta di una cessione come tante altre, che entro una settimana al massimo verranno riassunti dal nuovo acquirente e viene loro richiesto di continuare “come se niente fosse” in modo da garantire la continuità del servizio di assistenza ai turisti e di valutazione delle pratiche assicurative. Nonostante le ripetute richieste, il nome della società acquirente non viene assolutamente fatto.
I giorni passano e non accade nulla. Ai primi sentori di uno sciopero si presentano in azienda un paio di figuri, che si definiscono come incaricati della nuova società, che annunciano la spedizione di una lettera contenente una proposta di collaborazione e la firma del nuovo contratto nel giro di qualche giorno.
Anche loro rifiutano di dire per chi lavorano.
Qualche giorno dopo a tutti i dipendenti arriva una lettera, proveniente da Londra, che richiede solamente se gli stessi sono disponibili alla prosecuzione del rapporto di lavoro. L’intestazione, riporta “North Transfer Company Limited”, London 4 Maddox Street. E niente d’altro, nemmeno un numero di telefono. Della società su internet non vi è traccia, a parte un database inglese, che attesta che la società è stata registrata un paio d’anni prima.
I figuri non si fanno più vedere, ai dipendenti, ormai abbondantemente ex dipendenti, non viene proposto nessun contratto da firmare, anzi, si vocifera che la settimana successiva verranno distribuiti i moduli per la richiesta dell’indennità di disoccupazione. Alcuni non si presentano più. L’assistenza alla clientela in viaggio, 24 ore su 24, 7 giorni su 7, non viene più garantita. Qualcuno continua ad andare ancora al lavoro, senza nessuna garanzia e nessuna tutela, e con promesse unicamente verbali che le giornate successive al 1° novembre verranno in qualche modo retribuite.
Rimangono una serie di domande, per ora senza risposta: Come mai Ventaglio il 31 ottobre formalizza un accordo con un nuovo partner e il 1° novembre tutti i dipendenti di una società con cui Ventaglio aveva un contratto per la fornitura di un servizio assicurativo vengono improvvisamente licenziati? Come mai una società inglese, che non ha intrapreso alcuna attività in due anni di esistenza, acquista improvvisamente un’azienda ormai compromessa come la Waycall Assistance e immediatamente dopo scompare nel nulla? E infine se dal 1° novembre la WayCall Assistance è stata ceduta a una società inglese a chi si rivolgeranno i viaggiatori del Gruppo Ventaglio nonché i vari fornitori ancora non saldati per il risarcimento dei loro quattrini? A una società che esiste solo a livello di registrazione? Al n° 4 di Maddox Street? Be’, auguri….
|