Mao Tze Tung
CRITICARE LE OPINIONI DEVIAZIONISTE DI DESTRA CHE SI DISCOSTANO DALLA LINEA GENERALE
(15 giugno 1953)
*Parte di un discorso pronunciato a una riunione dell’Ufficio politico del Comitato centrale del Partito comunista cinese. In questo discorso il compagno Mao Tse-tung confutò le posizioni opportuniste di destra, come quella di “consolidare l’ordine sociale di nuova democrazia” avanzate da Liu Shao-chi e da altri.
La linea generale del partito e i suoi compiti generali nel periodo di transizione1 consistono nel realizzare per l’essenziale l’industrializzazione del paese e la trasformazione socialista sia dell’agricoltura e dell’artigianato, sia dell’industria e del commercio capitalisti in dieci o quindici anni o poco più. Questa linea generale è come un faro che illumina il nostro lavoro in tutti i campi. Non dobbiamo distaccarci da questa linea generale, altrimenti commetteremo errori di deviazionismo “di sinistra” o di destra.
Alcuni considerano il periodo di transizione troppo lungo e si lasciano prendere dall’impazienza. Ciò porterà a errori di deviazionismo “di sinistra”. Altri invece sono rimasti al punto in cui erano al momento della vittoria della rivoluzione democratica. Essi non riescono a capire che vi è stato un mutamento del carattere della rivoluzione e continuano a portare avanti la loro “nuova democrazia” invece della trasformazione socialista. Ciò porta a errori di deviazionismo di destra. Prendiamo ad esempio la nostra agricoltura; per essa l’unica via di progresso è quella socialista. Il compito principale del partito nelle zone rurali è quello di sviluppare il movimento della cooperazione e dell’aiuto reciproco e di accrescere costantemente le forze produttive agricole.
La deviazione di destra si manifesta nelle tre seguenti parole d’ordine.
“Consolidare l’ordine sociale di nuova democrazia”. Questa è una tesi nociva. Nel periodo di transizione ogni giorno ci sono cambiamenti, ogni giorno nascono fattori socialisti. Come può essere “consolidato” il cosiddetto “ordine sociale di nuova democrazia”? È invero molto difficile “consolidarlo”! Per esempio, l’industria e il commercio privati si stanno trasformando: se nella seconda metà di quest’anno verrà introdotto un ordinamento, esso già l’anno prossimo non sarà più “solido”. Anche nell’agricoltura le cooperative e l’aiuto reciproco cambiano di anno in anno. Il periodo di transizione è pieno di contraddizioni e di lotte. La nostra lotta rivoluzionaria attuale è persino più profonda della lotta rivoluzionaria armata del passato. Questa è una rivoluzione che seppellirà definitivamente il sistema capitalista e tutti gli altri sistemi di sfruttamento. L’idea di “consolidare
Mao Tse-tung - OPERE
l’ordine sociale di nuova democrazia” va contro la realtà della nostra lotta e ostacola lo sviluppo della causa socialista.
“Dalla nuova democrazia avviarsi verso il socialismo”. Questa è una frase vaga: avviarsi soltanto? Continuare a farlo anno dopo anno in modo che fra quindici anni diremo ancora che ci stiamo avviando? Avviarsi significa che non si è ancora raggiunto l’obiettivo. Questa frase, che all’apparenza sembrerebbe plausibile, non regge a un’analisi attenta.
“Garantire la proprietà privata”. Poiché i contadini medi temono di “mettersi troppo in vista” e che la loro proprietà venga “comunistizzata”, qualcuno ha formulato questa parola d’ordine per tranquillizzarli. Ma questo non è corretto.
Noi abbiamo proposto una transizione graduale al socialismo. Questa è una formulazione migliore. Quando diciamo “graduale”, intendiamo dire che essa si svilupperà in un arco di quindici anni e per dodici mesi ogni anno. Se si avanza troppo veloci si sbanda a “sinistra”, se non si avanza si sbanda troppo a destra. Dobbiamo opporci alle deviazioni “di sinistra” e a quelle di destra ed effettuare una transizione graduale fino al totale compimento dell’intero processo.
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