LIBERIAMO L’UNIVERSITA’: MUSSI DIMETTITI
Martedì 28 Novembre verrà a Napoli, in visita alla Federico II, il Ministro dell’Università e della Ricerca, Mussi, per inaugurare l’anno accademico 2006-2007. Viste le “promesse elettorali”, l’attuale governo ci avrebbe dovuto fornire un’università più accessibile, con un netto incremento dei fondi destinati a formazione e ricerca che, come ben noto, sono stati invece dirottati verso “investimenti bellici”, cioè il rifinanziamento delle missioni in Iraq e Afghanistan nonché nel Libano. Oltre alle mastodontiche necessità economiche dovute ai tagli a Università e Ricerca inseriti nella finanziaria (di oltre il 10% per il 2006 ed oltre l’11% per il triennio 2007/2009), rimane irrisolto il problema formativo, visto che l’attuale Ministro Mussi ha scelto di seguire le impostazioni didattiche e programmatiche in piena continuità con quelle del precedente Governo, ribadendo la piena fiducia alle disastrose riforme Zecchino-Moratti, delineate a livello europeo secondo il cosiddetto “Bologna process”, contro il quale non vi è alcun segnale di discontinuità. Si ripropone quindi il solito nodo del “ruolo sociale” dell’università all’interno del nostro sistema produttivo; di fatti, tra precarizzazione ed aziendalizzazione, i luoghi del sapere sono trasformati in fabbriche sociali dove lo studente è relegato a semplice terminale di un sapere calato dall’alto e la sua produzione cognitiva è finalizzata ad accrescere i processi economici neoliberisti. Per non parlare della Ricerca italiana che, già arretrata negli scorsi anni rispetto agli standard europei, continua oggi a regredire vivendo con i nuovi tagli una crisi insormontabile. Caro Ministro Mussi, durante la campagna elettorale si mostrava vicino alle esigenze di chi lo scorso anno ha occupato gli atenei di tutta Italia per costruire un autoriforma dal basso dell’università, chiedendo maggiori finanziamenti per i servizi connessi alla formazione (borse, mense, trasporti, studentati ecc.) per un reale diritto all’accesso, ma soprattutto per invertire la rotta rispetto ad i tempi insostenibili ed al sapere parziale e nozionistico che fornisce l’università del 3+2, per sottrarre la formazione alla speculazione di mercato, che impone di doverci continuamente riformare rendendo precarie le nostre esistenze e per rendere i nostri atenei luoghi di formazione di soggetti critici e non di automi dediti alla produzione. Oggi ad un anno di distanza nulla è cambiato semmai è peggiorato. Contro chi ha usato le istanze degli studenti per la sua campagna elettorale faremo in modo che il signor ministro trovi terreno ostile ovunque si presenti.
Martedì 28 tutti in presidio alla Federico II per ribadire ancora una volta le nostre esigenze al nuovo governo e per urlare il nostro disgusto al confronto di una tale speculazione politica, vogliamo far sentire la nostra voce
MUSSI DIMETTITI!!!
MARTEDI’ 28 NOVEMBRE ORE 10:00 (PER CHI VIENE DAL CENTRO ORE 8:30 METRò PIAZZA DANTE) PRESIDIO AL COMPLESSO UNIVERSITARIO DI MONTESANTANGELO RETE STUDENTI CONTRO LA PRECARIETA’
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