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MAYDAY '06 PARIGI
by CUA#bo Saturday, Apr. 29, 2006 at 3:08 PM mail:

Per contatti e/o pullman da Bologna rivolgetevi al C.U.A. o a CRASH! c/o ExMensaOccupata in via gioannetti 2 - sandonato

MAY DAY '06 Parigi

Dall'autunno italiano al marzo francese,
in viaggio contro la precarieta'!

MayDay '06 ParigiIl movimento francese ha riempito questo 2006 di una musica diversa, che in tante e tanti, nel resto d'Europa, hanno subito riconosciuto. La musica del conflitto, della differenza, della discontinuita'.
Il "marzo francese" e' stato caratterizzato da una potenza straordinaria, da una capacita' inedita di produrre decisione comune, dai blocchi e dalle invasioni metropolitane dove si e' praticata una riappropriazione senza precedenti dello spazio e del tempo: una scossa tellurica che ha fatto tremare De Villepin e Chirac. Ma questo "marzo" e' stato segnato anche dall'incontro di lingue diverse, dalla partecipazione di una soggettivita' nomade europea in lotta, che in Francia e' venuta a condividere gli sforzi, la necessita' del conflitto e l'autonomia del progetto, imparando dal desiderio e dalla rabbia, dalla passione e dall'intelligenza che si e' espressa in questi mesi.

Le "facolta' ribelli" italiane hanno ingaggiato la loro battaglia durante l'autunno trascorso, in un paese dove la precarieta' del lavoro e l'impoverimento dei contenuti e delle condizioni di studio dilaga da anni, grazie a leggi e riforme trasversali ai diversi schieramenti di governo. Contro il disastro riformistico che ha coinvolto in questi anni l'universita', la scuola, la ricerca si e' costituita' la soggettivita' in lotta che avete riconosciuto nelle vostre assemblee e nei vostri cortei. Le facolta' ribelli dell'autunno italiano hanno raggiunto Parigi, lottato al fianco del "marzo francese" sentito la stessa speranza, praticato la stessa rottura.
La marcia indietro sul Cpe sicuramente ci consegna un dato ambiguo e parziale e nello stesso tempo un passaggio enorme e' stato compiuto. Nulla di tutto cio' sarebbe stato possibile senza la radicalita' dello sciopero metropolitano, del blocco, senza la capacita' degli studenti francesi di trascinare con se precari e lavoro dipendente, sindacati e societa' civile.
Quanto e' accaduto e sta accadendo in Francia e' una novita' straordinaria, una discontinuita' eccellente con cui fare i conti: di qui in poi un nuovo ciclo di lotte si e' aperto!

Sappiamo di una storia sindacale coraggiosa e piena di invenzione, una storia rivoluzionaria.
IWW, il sindacato statunitense che agli inizi del '900 ha organizzato le lotte dei nuovi, "selvaggi" lavoratori dequalificati: una storia nomadica che in molti modi parla della MayDayParade.
Nella consapevolezza di essere oggi, al pari vostro, i nuovi lavoratori selvaggi del sapere e della conoscenza, abbiamo deciso di rimetterci in viaggio, di raggiungere di nuovo Parigi, di partecipare alla MayDayParade parigina. La sfida, infatti, al seguito delle battaglie decisive che hanno attraversato le facolta' europee (tanto italiane, quanto francesi) e' quella di immaginare nuove forme di comunicazione, di condivisione di pratiche e di contenuti, di elaborazione di campi di vertenza comuni. Va da se', quindi, che grande importanza assume per noi, non solo la Parade che partira' da Pigalle, ma l'assemblea europea del 2 maggio. Un'occasione per declinare socialmente, a partire dalle lotte concrete sul terreno della precarieta' e della formazione, un nuovo tessuto di relazione.

Saranno tante le facolta' italiane che organizzeranno pullman: Roma, Bologna, Venezia, Padova, Torino, Trento, Trieste, Pisa, Milano, Napoli, Cosenza, Verona, Cagliari. Una lunga carovana attraversera' i confini gridando il suo no alla precarieta', qualita' e carattere condiviso dei saperi. Saranno anche tanti i precari e i migranti che prenderanno parte a questa nuova sfida.

Europe, debout! Réveilles-toi!

Nella gioia, nella rabbia, fuori dal ricatto!

Studenti e precari dalle facolta' e dalle scuole ribelli

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audio
by rhacktive Saturday, Apr. 29, 2006 at 4:01 PM mail:

intervista con giuliana dell'esc che spiega il percorso che ha portato le "facoltà ribelli" italiane a partecipare alla mayday parigina:
http://radiohacktive.no-ip.org/index.php?option=com_remository&Itemid=0&func=download&filecatid=272&chk=f67c67bc7fb407aa165bd40be2f63666

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ecco...
by makno aka salvatore scola Saturday, Apr. 29, 2006 at 5:15 PM mail:

la carovana del conflitto si sposta per un tour trionfale..a la rivoluzione,i giorni della parigi in fiamme...ma che è?La comune? ...
ha fatto più l'hip hop di tanti discorsi....andate a far freestyle...
me sò firmato...cuntenti?

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bha
by uno delle "facoltà ribelli" Saturday, Apr. 29, 2006 at 6:31 PM mail:

A parte che non mi ritengo membro delle "facoltà ribelli" anche se ex-occupante. Ma da qui a dire che tutto il movimento universitario è andato in Francia perchè ci sono andati loro ne passa di acqua sotto il mulino.

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morfologia tettonica
by xx Saturday, Apr. 29, 2006 at 7:44 PM mail:

speriamo che la scossa tellurica nn inneschi lo tsunami sarkozy :p

ai movimenti il compito-responsabilita' di inescare processi di fusione lavoristico-razziali

DALLE BANLIEU ALLA SORBONA

speriamo bene
ne avremmo tutti un gran bisogno-desiderio :)

migliori auguri

ce n'pas qui un debut

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IWW no!
by studente e lavoratore Monday, May. 01, 2006 at 11:08 AM mail:

Va bene ispirarsi alla storia, ma vorrei farvi notare che l'IWW è stato sonoramente e sanguinosamente sconfitto.

Non aggregava "lavoratori dequalificati" (ovvero qualificati ma flessibilizzati e ipersfruttati in 1000 mansioni, come quelli creati e richiesti dal sistema attuale), ma lavoratori sottoqualificati e legati alle catene di montaggio. Si basava su grossi gruppi di lavoratori in grandi aziende, mentre oggi la grande azienda si va smantellando ed esternalizzando in miriadi di piccole imprese. Preparava alla lotta violenta e spesso armata in risposta alla repressione capitalista, mentre oggi non vedo molta preparazione nè armi a disposizione.

Spero che l'analisi politica non si fermi allo slogan sull'IWW.

Comunque solidarietà.

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