riuscita l'azione di disturbo al convegno di lotta per la vita tenutosi a Torino.

Il corteo previsto per oggi pomeriggio a Torino per contestare l'antiabortista e reazionario movimento per la vita, ha avuto risultati positivi. 250 compagn* e compagne si sono infatti indirizzati in corteo verso il luogo dove si svolgeva il convegno, inevitabilimente blindato dalla polizia. Giunti in prossimità dell'entrata è avvenuto un fronteggiamento con le forze dell'ordine. Un corteo molto rumoroso che ha obbligato, anche se non del tutto, il meeting all'interruzione. In un giorno di mobilitazioni in tutta Italia contro la repressione che si sta accanendo contro le realtà dell'autorganizzazione e delle lotte sociali, oggi a Torino è stata rilanciata una battaglia importantissima come quella del diritto all'aborto e contro la privatizzazione della sanità.

Ma cosa diavolo scrivete?!? Ma vi pare informazione?
Non avete nemmeno specificato che il convegno si svolgeva al collegio dei Salesiani in via Sassari a Torino e non c'è stata alcuna interruzione del convegno per colpa di alcune femministe che urlavano slogani datati anni '70 tirando uova marce...bell'esempio di azionalità ed apertura mentale!

Noi siamo aperti al dialogo e al confornto, le femministe invece mi pare siano rimaste abbastanza indietro.
Coraggio, ri provateci, datevi una calmata e cerchiamo di dialogare anzihè distruggere.

Tortellino.

SUL CORPO DELLE DONNE DECIDONO LE DONNE!
ecco uno slogan femminista datato anni '70 che non è mai fuori luogo quando qualcuno(e sappiamo bene di chi stiamo parlando)tenta di minacciare un diritto conquistato con anni di lotta quale il diritto all'aborto.
La scelta della donna deve essere libera e personale e soprattutto non prevaricata dall'oscurantismo cattolico e da una cultura maschilista e misogina che ci vede da sempre ed unicamente nel ruolo di madri e mogli.
a questa cultura opponiamo consapevolezza, libertà di scelta ed autodeterminazione.

Giustamente ciascuno deve poter decidere sul proprio corpo, ma quando si tartta di gravidanza non può negarsi che si sia di fronte ad un processo che porta al formarsi di un corpo ALTRO.... su quel corpo allora chi deve decidere?? E'dal rapporto uomo-donna che la gravidanza (anche indesiderata) viene in essere...non da altro! e credo (da uomo) che io non debba nè possa escludermi dalla responsabilità (con i connessi eventuali sensi di colpa) della sua interruzione. E'dallo stesso rapporto uomo-donna che deve nascere la decisione di abortire o meno con la consapevolezza che in entrambi i casi, purtroppo o per fortuna, il compito più difficile spetta in ogni caso alla donna. Voglio dire che non deve essere una scusa per noi uomini che sia la donna ad avere il "diritto" di decidere... tale diritto è in quest'ottica un rafforzamento del maschilismo più bieco per cui posso fecondare a destra e sinistra fregandomene delle conseguenze sapendo che sul corpo della donna (dopo che io l'ho utilizzato)deve decidere lei stessa DA SOLA!! Ripeto, poi, che il corpo che si forma è dentro la donna, non della donna. Infine non capisco perchè all'interno di discorsi così delicati non si parli mai di amore... vorrei recuperare la dimensione dell'amore tra una donna ed il suo uomo e le scelte che questo amore, a prescindere da posizioni politiche e slogan di vario tipo, può condurre a fare. L'uomo non è solo seme, la donna non è solo utero da gestire ed un'eventuale (non voluta) gravidanza può non essere solo e sempre un motivo di litigi e rivendicazione di diritti....

Se questi dementi sono ancora in circolazione è colpa di rifondazione e di bertinotti che dialoga con questa spazzatura!

Fuori i crocefissi dai luoghi pubblici!
Diritto della donna di usare l'aborto come normale strumento contraccettivo!

Selviana

"Il corpo delle donne lo gestiscono le donne". Che vuol dire che se ti vuoi vendere un rene lo puoi fare. Oppure visto che stò interloquiendo con donne occidentali, se ti serve un rene lo accetti da una povera crista. Intanto dirai è sempre pure di una Donna, Cosa Nostra!? Attente ad usare facili Slogan!

insomma...io non auguro a nessuna di adoperare l'aborto come normale metodo contraccettivo, sarebbe meglio riuscire a risolvere la questione prima, in maniera indolore e semplice, ma bisogna prendere atto del fatto che nell'italia del vaticano non esistono campagne informative sulla contraccezione nè tantomeno un programma scolastico di educazione sessuale.
detto questo, a chi scriveva che a torino eravamo un gruppo di veterofemministe buone solo a tirare uova marce, ed invitava al dialogo non posso che rispondere: se volevi il dialogo non avevi che da aprire quel portone e farci entrare. che tipo di dialogo volevi? quello mellifluo, entrante, prevaricatore, ottuso dei tuoi amici preti confessori? o sei un/a nostalgico/a che preferisce il bel vecchio dialogo violento, sadico, omicida dei tuoi venerati torturatori da inquisizione? o il dialogo dei tuoi colleghi d'oltreoceano che negli USA in nome della vita dell'embrione hanno ammazzato medici abortisti e costretto a entrare in ospedale con i giubbotti antiproiettile donne che volevano abortire e dottori ? per favore, un/a cattolico/a del movimento per la vita che parla di dialogo è quanto meno grottesco. da quale pulpito...
infine, a chi scriveva che il feto è dentro di noi e non nostro posso rispondere che allo stesso modo noi non siamo dell'eventuale feto, e abbiamo tutto il diritto di scegliere se essere madri o no. dato che la gravidanza ed il parto ce li accolliamo noi, solo noi possiamo decidere se vogliamo o no affrontarli. quanto la cosa riguardi l'eventuale padre è una questione personale e variabile da coppia a coppia che nessuna legge può, né deve sancire.