06 ott 22:46 Ilva: Riva condannato per inquinamento


GENOVA - Condanna senza condizionale a un anno e quattro mesi di carcere nei confronti di Emilio, Claudio e Arturo Fabio Riva. Il Tribunale di Genova ha accolto l'esposto di Legambiente, Verdi e associazione "Per Cornigliano" sulle emissioni nocive rilasciate nell'aria dalle acciaierie Ilva, nel ponente Genovese. I vertici dell'azienda siderurgica dovranno ora vedersela con una ventina di persone colpite da malattie croniche alle vie respiratorie (asma nella maggior parte dei casi, ma anche cancro ai polmoni), che intendono procedere con la causa civile.

"La sentenza e' utile per il futuro - ha commentato Cristina Pozzi, presidente dell'associazione di quartiere - anche se l'Ilva continuera' a funzionare con la lavorazione a freddo". Emilio Riva fu condannato in Cassazione, il 29 settembre 2005, per emissioni fuori legge di polveri e gas riversati su alcuni quartieri di Taranto. L'8 marzo 2006, sempre in Cassazione, ancora una condanna, per frode processuale e tentata violenza privata nei confronti di alcuni dipendenti dell'Ilva di Taranto. (Agr)

martedì 10 ottobre 2006

Condanna Riva. Verdi: decisione storica in materia di danno ambientale

“E’ una decisione che si segnala per la sua notevole importanza in materia di danno ambientale e in tema di legittimazione all’esercizio dell’azione civile in sede penale” Lo ha dichiarato la deputata Verde Paola Balducci, responsabile Giustizia per i Verdi, a proposito della sentenza del tribunale di Genova che ha condannato l'industriale siderurgico Emilio Riva e i figli per l'inquinamento atmosferico provocato dalle acciaierie di Cornigliano. “In tale provvedimento – spiega Balducci - è stato, anzitutto, riconosciuto il diritto della Federazione dei Verdi, quindi di una formazione avente anche fini politici, a costituirsi parte civile in un procedimento penale per reati ambientali. Il Giudice di merito ha così ammesso un collegamento concreto ed effettivo tra il fatto di reato e l’interesse ambientale di cui l’ente è portatore, respingendo le diverse eccezioni avanzate della difesa degli imputati che negavano la legittimazione della Federazione e ne chiedevano l’estromissione dal processo penale”. “Si tratta di una sentenza di notevole portata storica e giuridica, in quanto non solo è stato ammesso l’intervento all’interno del processo da parte della Federazione dei Verdi, ma è stata anche riconosciuta in capo alla medesima associazione una pretesa risarcitoria autonoma, ricollegabile alla lesione o alla messa in pericolo dell’ambiente. Il principio contenuto in questa sentenza – conclude l’esponente Verde - rappresenta una grande conquista di civiltà giuridica per il nostro Paese”.

http://www.verdi.it/apps/econews.php?id=11177