ultimi aggiornamenti sulla vicenda dell'allevamento di cavie Morini Sas.
da http://www.anarcotico.net/forum/viewtopic.php?t=286:
Blitz della Forestale alla Morini, cani trovati senza microchip
SAN POLO - E' diventato l'allevamento più controllato d'Italia. Dopo i sopralluoghi dei carabinieri che stanno svolgendo indagini sul furto dei 129 ''Snoopy'', giovedì all'allevamento Morini c'è stato il blitz del Corpo Forestale dello Stato. Un minuzioso sopralluogo dal quale, segnalano i proprietari - non sarebbe emerso nulla di irregolare. «Hanno trovato tutto in regola - spiegano dalla Morini -, lo confermano i verbali». Anche sul numero dei cani non sarebbe stato trovato nulla di irregolare. Rimane il problema microcip. «Ora che non abbiamo più la licenza - dicono alla Morini - inizieremo quanto prima ad inserire i microchip a tutti i cani». Ora che questi animali non sono più allevati nel circuito della sperimentazione. Ma secondo la legge regionale 27/2000, questo andava fatto comunque. E qui è sorto un nuovo giallo. Secondo il servizio veterinario di Montecchio, i cani allevati per la sperimentazione non sarebbero tenuti ad avere il microchip e forse nemmeno ad essere iscritti all'anagrafe canina. Ma il servizio veterinario regionale, con lettere ai colleghi di Montecchio, ha detto che anche i cani della Morini vanno tatuati col microchip. E' probabile che la Morini ricorrerà al Tar, chiedendo la revoca del provvedimento preso dal Comune martedì. L'esito del ricorso dipenderà anche dalle motivazioni che il Comune indicherà per giustificare la revoca immediata dell'autorizzazione.
Nina Reverberi
Il Resto del Carlino del 30/11/2002
Beagle scomparsi: si attende il filmato San Polo, il sostituto Padula vuole confrontarlo con altre azioni simili
SAN POLO. Sta per arrivare sulla scrivania del sostituto procuratore Luciano Padula, che si occupa insieme ai carabinieri del clamoroso furto dei cuccioli beagle nell'allevamento Morini, il filmato e le foto inviate all'Ansa di Bologna a nome del gruppo animalista Alf che ha rivendicato l'azione. Fino ad oggi tutto il materiale è stato preso in consegna dal tribunale bolognese, ma adesso è imminente il trasferimento a Reggio. Si tratta di materiale ritenuto importante per le indagini. Il sostituto Padula non si sbilancia molto, ma conferma che è sua intenzione comparare filmato e foto riferite al caso di San Polo con immagini riguardanti altre azioni di gruppi animalisti compiute in passato sia nella nostra provincia che a livello nazionale. Al momento sul blitz all'interno dell'allevamento Morini (da mesi al centro di polemiche anche a livello nazionale legate alla vivisezione) c'è solo la rivendicazione dell'Alf, l'Animal liberation front, organizzazione attiva da anni, che ha lasciato dentro il perimettro dell'azienda sampolese anche delle scritte spray sui muri inneggianti alla liberazione di tutti gli animali e di dura contestazione verso l'azienda stessa. Ma, da quel poco che trapela dal riserbo intorno alle indagini, non si escludono altre piste. Piste, che riguarderebbero anche altri gruppi animalisti attivi fuori regione, in particolare in Toscana; sia piste che seguono percorsi completamente diversi. In questo senso si spiega, ad esempio, il sopralluogo compiuto da guardie forestali e carabinieri all'interno dell'allevamento Green Hill a Montichiari di Brescia. Azienda concorrente della Morini che, dopo lo stop all'azienda sampolese imposto dalla legge regionale, ha conquistato nuove significative fette di mercato per gli animali da laboratorio.
La Gazzetta di Reggio del 30/11/2002
www.chiuderemorini.net
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