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INCENDIO A BERGAMO RIPETITORE RAI
by a. Thursday, Jan. 30, 2003 at 3:31 PM mail:

DE REPUBBLICA.IT

Un incendio doloso ha danneggiato l'impianto che è stato
prima cosparso di benzina. Trovate alcune scritte
Bergamo, attentato
contro ripetitore Rai
Modalità e scritte simili a quelli dei giorni scorsi in Toscana


BERGAMO - Ancora un attentato contro un ripetitore. Questa notte è stata la volta di un impianto della Rai sul colle della Maresana, alla periferia di Bergamo, danneggiato da un incendio doloso. La modalità dell'attentato è simile agli incendi provocati nei giorni scorsi in Toscana, dove sono state trovate scritte di un gruppo di ecoterroristi. I carabinieri hanno infatti accertato che l'area è stata prima cosparsa di benzina, poi incendiata, e stanno ora analizzando alcune scritte lasciate sul ripetitore, che sembrano ricondurre all'attentato compiuto all'Abetone contro l'ovovia e a Marina di Pietrasanta e Cas.tiglioncello (Livorno) contro ripetitori telefonici di Wind.

Attorno alle 2.30 alcuni abitanti hanno avvertito i vigili del fuoco delle fiamme che si alzavano dal ripetitore Rai. L'incendio ha distrutto la cabina per la trasmissione dei segnali Rai nella parte nord di Bergamo e in Valle Brembana. I carabinieri della compagnia di Zogno, nel corso di un sopralluogo hanno accertato che un gruppo di persone, almeno quattro, ha cosparso di benzina l'area dell'impianto dando poi fuoco a una miccia. Nei pressi è stata trovata una tanica che conteneva residui di combustibile.

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In passato, sempre sulla collina Maresana di Bergamo, un altro ripetitore era stato oggetto di un attentato. Si trattava di un impianto utilizzato da Telecom e da diverse radio e tv. Contro la base del traliccio che sostiene il ripetitore furono lanciate, nella notte del 4 luglio 2001, alcune bottiglie di benzina che causarono un incendio e quindi il black out delle trasmissioni. Sul posto furono trovate scritte fatte con una bomboletta spray a favore della lotta "a tutte le nocività" e contro Telecom, con accanto una "A" maiuscola simbolo dell'anarchia. In quell'occasione gli inquirenti avevano individuato il responsabile, una giovane ragazza bergamasca, condannata nel giugno scorso a tre anni di reclusione per aver partecipato all'attentato.

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copio e incolla da eco di bergamo
by . Thursday, Jan. 30, 2003 at 4:09 PM mail:

Incendio doloso questa mattina all'alba ai danni di un ripetitore Rai installato in via Maresana, all'altezza del civico 124. Intorno alle 2.30 ignoti hanno appiccato il fuoco distruggendo la cabina contenente le apparecchiature per la trasmissione del segnale televisivo di Rai1, Rai 2 e Rai 3.
A lanciare l'allarme sono stati alcuni abitanti della zona che , avvistate le fiamme che si alzavano dall'impianto, hanno allertato i Vigili del Fuoco. Il ripetitore, innalzato in un'area in affitto all'interno della proprietà di un residente della zona, è al momento fuori uso.

L'incendio è di origine dolosa: dalla prima ricostruzione compiuta dai vigili del fuoco e dai carabinieri di Zogno, sembra che i malviventi abbiano cosparso di benzina l'area dell'impianto, dando poi fuoco a una miccia. Nei pressi del ripetitore è stata trovata anche una tanica che conteneva residui di combustibile.

Il ripetitore, al momento fuori uso, forniva il segnale Rai alla zona nord della città e a parte della Val Brembana. Per ripristinare il servizio sono intervenuti i tecnici della Rai, diversi operatori dell'Enel e di un'impresa di manutenzione appaltatrice della Rai. Allertata anche la Protezione civile.

I carabinieri stanno inoltre verificando anche le due scritte trovate sulla cabina incendiata: le due frasi «Ripetitore=morte» e «Marco, Marina e Vincenzo liberi» sarebbero, secondo le prime indagine, preesistenti all'atto vandalico della notte.
Sul posto è intervenuto anche il comandante dei Carabinieri di Bergamo Giovanni Pietro Barbano che ha dichiarato che le forze dell'ordine stanno già seguendo una pista che li potrebbe portare a identificare gli artefici dell'incendio: non si esclude infatti un collegamento all'attentato dell'Abetone avvenuto lo scorso 21 gennaio quando l'ovovia toscana è stata distrutta da un incendio di origine dolosa. Anche in questo caso una frase: «Fuoco ai distruttori, Marco libero», rivendicazione dell'attentato e, secondo gli inquirenti, riconducibile all'ecoterrorismo e all'area anarco-insurrezionalista.
La scritta «Marco libero» potrebbe quindi collegarsi a Marco Camenisch, lo storico anarco-insurrezionalista svizzero, già condannato in Italia, ora detenuto nel carcere di Thorberg, vicino a Berna. Camenisch era stato estradato in Svizzera dall'Italia lo scorso aprile e condannato in primo grado proprio in Toscana per attentati ai tralicci dell'Enel.

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ftr in archivio
by sulla puntata precedente Thursday, Jan. 30, 2003 at 4:28 PM mail:

qui la puntata precedente 4 luglio 2001:

http://www.italy.indymedia.org/archives/archive_by_id.php?id=81

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SCAROSANTO APPOGGIO ALL'AZIONE
by S Thursday, Jan. 30, 2003 at 5:37 PM mail:

Sacrosanto appoggio e solidarietà incondizionata all'azione...almeno per un po' ci salviamo dalle merdate della rai

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...
by .... Thursday, Jan. 30, 2003 at 6:54 PM mail:

Cazzo, quanto mi pento di non essere a casina e poter schiacciare il tasto 1 sul telecomando e sentire un gioioso buuuuuuuuuzzzzzzzz che mi risponde... grazie, compagni.

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ancora da "eco di bergamo"
by copio e incollo Friday, Jan. 31, 2003 at 4:24 PM mail:

http://www.eco.bg.it
giornale locale

Maresana, 86 mila utenti "oscurati"
per l'incendio doloso al ripetitore Rai
Il rogo questa mattina all'alba ai danni di un ripetitore Rai installato in via Maresana. Danni per centinaia di milioni di vecchie lire: entro stasera ripristinato almeno Raiuno
A lanciare l'allarme sono stati alcuni abitanti della zona che , avvistate le fiamme che si alzavano dall'impianto, hanno allertato i Vigili del Fuoco. Il ripetitore, innalzato in un'area in affitto all'interno della proprietà di un residente della zona, è al momento fuori uso.

L'incendio è di origine dolosa: dalla prima ricostruzione compiuta dai vigili del fuoco e dai carabinieri di Zogno, sembra che i malviventi abbiano cosparso di benzina l'area dell'impianto, dando poi fuoco a una miccia. Nei pressi del ripetitore è stata trovata anche una tanica che conteneva residui di combustibile.

Il ripetitore, al momento fuori uso, forniva il segnale Rai nel nord della città (Valtesse, Monterosso), e faceva da ponte anche ai ripetitori della zona di Pontida e di tutta la valle Imagna: complessivamente sono rimasti "oscurati" 86 mila utenti. Per ripristinare il servizio sono intervenuti i tecnici della Rai, diversi operatori dell'Enel e di un'impresa di manutenzione appaltatrice della Rai. Allertata anche la Protezione civile. I tecnici hanno comunque garantito il ripristino del segnale di Raiuno entro questa sera, grazie all'arrivo da Milano di un impianto di trasmissione. Domani si dovrebbe tornare alla normalità: con Raidue e Raitre visibili nuovamente a tutti.

I carabinieri stanno inoltre verificando anche le due scritte trovate sulla cabina incendiata: le due frasi «Ripetitore=morte» e «Marco, Marina e Vincenzo liberi» sarebbero, secondo le prime indagine, preesistenti all'atto vandalico della notte.
Sul posto è intervenuto anche il comandante dei Carabinieri di Bergamo Giovanni Pietro Barbano che ha dichiarato che le forze dell'ordine stanno già seguendo una pista che li potrebbe portare a identificare gli artefici dell'incendio: non si esclude infatti un collegamento all'attentato dell'Abetone avvenuto lo scorso 21 gennaio quando l'ovovia toscana è stata distrutta da un incendio di origine dolosa. Anche in questo caso una frase: «Fuoco ai distruttori, Marco libero», rivendicazione dell'attentato e, secondo gli inquirenti, riconducibile all'ecoterrorismo e all'area anarco-insurrezionalista.
La scritta «Marco libero» potrebbe quindi collegarsi a Marco Camenisch, lo storico anarco-insurrezionalista svizzero, già condannato in Italia, ora detenuto nel carcere di Thorberg, vicino a Berna. Camenisch era stato estradato in Svizzera dall'Italia lo scorso aprile e condannato in primo grado proprio in Toscana per attentati ai tralicci dell'Enel.


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attentato!!!
by sempre da "eco" Saturday, Feb. 01, 2003 at 4:16 AM mail:

http://www.eco.bg.it

Incendio al ripetitore Rai: ora si indaga per «attentato a impianto di pubblica utilità»
La pista privilegiata resterebbe comunque quella che collega gruppi anarchici di Bergamo con omologhi della Toscana
«Attentato a impianto di pubblica utilità»: le indagini dei carabinieri di Zogno e Bergamo cambiano direzione. Insomma, quello di ieri notte sulla Maresana non è solo un «incendio doloso» ma molto di più. Il magistrato che coordina le indagini ha investito del compito di far luce sull'episodio anche la Digos della Questura di Bergamo. E le indagini sul rogo - che ha oscurato il segnale della televisione di Stato per circa 86 mila utenti fra città, zona di Pontida e Valle Imagna - ora si svolgono a 360 gradi.

La pista privilegiata resterebbe comunque quella che collega gruppi anarchici di Bergamo con omologhi della Toscana, in particolare a quelli che hanno messo a segno l'attentato dell'Abetone il 21 gennaio, e a simpatizzanti di Marco Camenisch, lo storico anarco-insurrezionalista svizzero, già condannato in Italia, ora detenuto vicino a Berna.

Gli inquirenti stanno approfondendo in particolare l'analisi degli inneschi del rogo, molto simili a quelli trovati in Toscana: sarebbero stati realizzati con tecniche evolute, e questo non fa pensare a un'azione improvvisata. Per ora non sono state messe a segno perquisizioni, ma resterebbe la convinzione che all'attentato abbiamo partecipato personaggi del mondo anarchico bergamasco.

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più televisioni!
by meno ripetitori! Saturday, Feb. 01, 2003 at 1:52 PM mail:

la relatività delle cose...il sale della vita...
c'è chi le antenne le brucia e c'è chi invece se le autoinstalla sui tetti per trasmettere...

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