Dichiarazione di Felipe Quispe Huanca, detto il Mallku, parlamentare boliviano e il leader
del Movimento Indigeno Pachacuti in Bolivia.
In difesa della vita e della democrazia di Felipe Quispe Huanca 12 febbraio 2003
Il paese è nuovamente insanguinato.
I cattivi governanti che ieri vendevano la ricchezza collettiva, oggi hanno rubato i salari dei lavoratori seguendo le raccomandazioni del FMI e assassinando a sangue freddo quelli che reclamano il diritto al lavoro e alla dignità.
Il paese nuovamente si divide, tra una maggioranza indigena di lavoratori che reclamano i propri diritti e una minoranza insensibile e criminale che è disposta a tutto per conservare i suoi privilegi.
14 morti e 80 feriti si sommano alla lunga catena di assasini negli ultimi sei mesi da parte del governo di Sánchez de Lozada che pare voler sterminare tutta la nazione prima di giungere al termine del suo mandato.
Il MNR (Movimiento Nationalista Revolutionario) e il MIR (Movimiento de Ischierda Revolutionaria) promettono nuove opere pubbliche, ma non dicono che saranno cimiteri; promettono lavoro, però solo ai propri militanti; parlano di sanare l¹economia, però fino ad oggi non hanno un piano di governo coerente, e l¹unico ruolo in cui si distinguono è nello sparare alla gente innocente.
È chiaro che né gli indigeni, né i contadini, né i lavoratori, né i paesi confinanti, né i professionisti, né gli studenti, nessuno di noi è disposto a sopportare tutto ciò.
Gli assedi, gli scioperi, le mobilitazioni, gli incendi delle istituzioni pubbliche sono un segnale chiaro che non siamo disposti a continuare ad abbassare la testa.
È per tutti questi motivi e dopo una dettagliata valutazione dell¹incapacità del governo di ottenere una convivenza pacifica tra i boliviani e una migliore distribuzione della ricchezza, che la Confederazione Sindacale Unica dei Lavoratori Campesinos della Bolivia (CSUTCB) ha preso la decisione che l¹unico modo di difendere la democrazia, i diritti dei nostri concittadini e i salari dei lavoratori, È ESIGERE L¹IMMEDIATA RINUNCIA del Presidente Gonzalo Sánchez de Lozada e contemporaneamente chiedere la CONVOCAZIONE DI UN¹ASSEMBLEA COSTITUENTE, che permetta di costruire un nuovo patto sociale tra tutti i boliviani, tra gli indigeni e i meticci, tra campesinos e cittadini, tra tutte le persone degne della Bolivia, che non sono disposte a continuare ad essere attaccate né a vivere sotto minaccia di morte.
Per l¹urgenza e per il pericoli che corre la convivenza tra i boliviani ordiniamo che tutte le Federazioni Dipartimentali e Regionali:
1. Organizzino immediatamente il BLOCCO DELLE STRADE E IL BLOCCO ECONOMICO GRADUALE A LIVELLO NAZIONALE
2. Rimangano in attesa di qualunque ulteriore comunicazione dal Comitato Esecutivo della CSUTCB
Da Mérida, México
Felipe Quispe Huanca, Mallku.
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