Se stamani mi avessero detto che sarei andato in America non ci avrei creduto. Poi il miracolo. Un paio di ragazzi hanno aperto in due la rete di recinzione di Camp Darby, la più grande base macchia di Stati Uniti fuori dagli USA. Allargato fino a 4 metri, tra un palo di metallo e il successivo, si apriva un varco, si spaccava un limite, il confine tra l'Italia Civile e l'America Militare (o incivile, altro opposto di civile). Subito c'era solo una Land Rover e due o tre cavalli un po' più lontano; ma poi sono arrivate almeno altre quattro macchine e un furgone blu. Siamo stati in America, c'era il sole, e un bel prato verde, e non si capiva come mai la polizia parlasse italiano (o quasi!). Le nostre forze dell'ordine pagate con le nostre tasse ci impedivano di entrare in territorio straniero - una cosa tipo violazione dei diritti dei popoli migranti. Si stava bene in America. Neanche quei due o tre più scalmanati che si sono lanciati verso l'interno della base sono riusciti a farsi menare dalla polizia. L'unica nota stonata, erano quelli che ci fiancheggiavano col volto coperto. Perchè? Che cosa diavolo avete da nascondere? Io sto con le facce scoperte, senza elmetti e senza bavagli. Che poi il bavaglio sul viso oltre a nasconderti può servire a farti stare zitto, e come simbologia mi sembra proprio negativa. Comunque niente rancori interni. Tutti uniti e sempre più determinati. Chi l'avrebbe mai detto? Che oggi avremmo fatto un salto in terra straniera...
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