Buenos Aires, 19 Marzo 2003

Ieri pomeriggio(19 Marzo), verso le 5, la polizia ha effettuato lo sgombero di una casa occupata da 6 famiglie nel barrio di Barracas, vicino alla Boca nella zona sud di Buenos Aires. Sul posto, per difendere l' occupazione, sono giunti una trentina di persone tra cui vicini di casa e attivisti di alcuni spazi occupati del barrio. La risposta della polizia e' stata come al solito durissima e spopositata - visto l' atteggiamento assolutamente pacifico dei presenti. Sette persone sono state tratte in arresto, 4 di queste sono militanti del movimento MTL (Movimento Territorial Liberatadores), gli altri 3 attivisti dell' assemblea occupata Lezama (un ' occupazione nel barrio della Boca che tra l' altro ieri ha ricevuto anche' essa l' ordinanza di sgombero). Le accuse sono di resistenza a pubblico ufficiale, ma per i militanti del Lesama si e' aggiunta l' accusa di furto poiche' nella colluttazione seguita alla carica, uno sbirro ha perso il telefono cellulare e ora accusano i 3 fermati del furto del telefono (cosa assolutamente falsa!) per appesantite le imputazioni. Subito dopo si e' formato un presidio spontaneo di fronte al commissariato per reclamare la liberazione dei detenuti. Verso la una di notte(ora di Buenos Aires) i tre attivisti sono stati trasferiti al Tribunale dove stamattina dovrebbero essere formalizzate le imputazione. Alle 8 di stamattina di fronte al Tribunale ci sara' un presidio per continuare a reclamare la liberta' per i fermati. Come per il violentissimo sgombero del Padelai avvenuto qualche settimana fa, lo sgombero di ieri si inserisce nella politica di 'riqualificazione' della zona sud della citta' (Boca, Barracas, San Telmo) con la quale il governo di Buenos Aires in combutta con le imprese immobiliari intende eliminare gli elementi 'stonanti' come le occupazioni per dare impulso al turismo e al commercio. Seguiranno aggiornamenti sullo stato dei fermati dopo il presidio di questa mattina.

Foto dello sgombero:
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Testi da argentina.indymedia:
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argentina.indymedia.org

http://italy.indymedia.org/news/2003/03/215634.php

traduzione del comunicato di indymedia argentina sopra la minaccia di sgombero dell' occupazione di Lezama nella Boca -
dove indymedia ha una sua officina.


VOGLIONO SGOMBERARE LA NOSTRA CASA

Da più di un anno, Indymedia Argentina (http://www.argentina.indymedia.org) è più di un semplice sito in internet. È una rete, un luogo di incontro, uno strumento che migliaia di persone di tutto il mondo usano per sapere ciò che succede in Argentina, per discutere, per convocare.
Indymedia è più di una pagina internet, è il sogno di una comunicazione alternativa, di una maniera diversa di trattare le notizie.
E siccome non è solo una pagina internet, Indymedia Argentina ha corpo; compagne e compagni che mantengono il posto, che corrono da un luogo all’altro per coprire gli eventi, che organizzano mostre, che fanno video.
Oltre alle centinaia di compagni che fanno il sito in forma anonima e dalle proprie case tutti i giorni, ci sono vari compagni organizzati in collettivo che lavorano volontariamente. Noi siamo organizzati, e abbiamo una bellissima casa; un edificio che fu una semplice banca che i suoi padroni, dopo essersi riempiti le tasche, hanno abbandonato per dieci anni.
E da poco, circa un anno, la Assemblea Popolare di Lezama Sur ha fatto sì che questo luogo potesse servire per il quartiere. L’hanno occupato, hanno rinnovato gli spazi e l’hanno riempito di vita.
Hanno dato spazio ad attività culturali, artistiche, di quartiere e l’hanno convertito in un centro di organizzazione. Da sei mesi hanno deciso di dare ospitalità ad Indymedia Argentina, per le proprie attività. Da 6 mesi è la nostra casa.
Oggi siamo venuti a conoscenza che il giudice Ponce ha nelle sue mani l’ordine di sgombero. È questione di ore perchè la nostra situazione si chiarisca e potremmo perdere uno dei nostri spazi più importanti, dove non solo abbiamo i nostri pochi computer e l’archivio, bensì dove decine di persone ci visitano e portano le loro notizie.
A Lezama Sur stiamo costruendo con le nostre mani una radio, Barricata FM, che sarà la prima radio che funzionerà dallo spazio di un’assemblea.
Questo nuovo sgombero si aggiunge alla onda di sgomberi che sta attraversando la capitale argentina, grazie alla politica del sindaco Ibarra che vuole regalare tutta la zona sud alla Corporacion Sur, un impresa edile che vuole convertire la zona Barracas-La Boca in un centro turistico, “ripulito dai poveri”. Ultimamente abbiamo visto come agisce questo intendente nello sgombero di 70 famiglie dal complesso abitativo del Padelai, realizzato con centinaia di poliziotti e con una brutale repressione che non ha fatto distinzione tra uomini, donne, bambini ed anziani.
Allo stesso tempo è un attacco politico, che si ripete in tutto il paese contro le fabbriche recuperate e le assemblee, recentemente è stato infatti sgomberato un locale occupato dall’Assemblea Popolare di Boedo e una nuova minaccia di sgombero contro la Zanon di Neuquen è arrivata questa settimana.
No podemos permitir que nos roben el cuerpo. Llamamos a nuestros amigos de todo el país y el mundo, a defender este espacio recuperado, que también es la casa de Indymedia Argentina.Non possiamo permettere che ci rubino il corpo. Ci appelliamo ai nostri amici in Argentina e in tutto il mondo per difendere questo spazio occupato.
Manifestate la vostra solidarietà : è più che mai importante!!!!
Mantenetevi informati: http://www.argentina.indymedia.org

I sogni non si sgomberano...

tutti i fermati sono stati rilasciati anche se su tre di essi
rimane pendente l' imputazione di furto, piu' chiaramente la resistenza a pubblico ufficiale.

Anche a Barracca Manna sono stati sgombrati gli abitanti.

anche a Barracca Manna sono stati sgomberati tutti gli abitanti.