EBREI SI INSEDIANO NELLA GERUSALEMME PALESTINESE
Sharon testa Bush, Blair e la road map lasciando che delle famiglie occupino all’interno di un distretto contestato.
Chris McGreal in Jerusalem Monday April 7, 2003 The Guardian
Ariel Sharon ha sfidato un appello della Casa Bianca per fermare una mossa senza precedenti da parte dei coloni israeliani che si sono insediati in un distretto palestinese di Gerusalemme, acuendo le critiche che lo vedono come fattore che mette in pericolo un accordo politico.
Dopo più di due anni di procedimenti legali e politici, l’ufficio di Sharon ha approvato la scorsa settimana il piano e le prime famiglie ebree si sono trasferite negli appartamenti nella colonia di Ma’ale Ha’zeitmin, accanto al distretto arabo, altamente popolato, di Ras al Amoud.
E’ la prima volta che una colonia ebraica viene costruita in un’area palestinese di Gerusalemme da quando Israele ha preso il controllo dell’intera città nel 1967.
I primi coloni a trasferirsi nel complesso residenziale, a poche centinaia di metri dal Muro del pianto, comprendono un milionario, Irving Moskowitz e suo cognato Ariel King, un attivista dell’estrema destra. Più di altre cento famiglie si dovrebbero trasferire nei prossimi mesi.
Condoleeza Rice, il consigliere per la sicurezza nazionale USA, ha telefonato a Sharon avvertendo che questa mossa potrà accrescere le tensioni durante la guerra all’Iraq e mettere ulteriormente in pericolo la prospettiva di un accordo politico.
Danny Seidemann, un consigliere dei precedenti leaders israeliani su come dividere Gerusalemme, ha detto che l’approvazione di Sharon a questo piano è un test per Bush e Blair, che si sono incontrati oggi a Belfast per discutere, tra le altre cose, sulla road map.
“L’insediamento ebraico a Ras al Amoud rende qualsiasi soluzione più difficile e mette in pericolo la stabilità della città. Se gli USA sono seri riguardo la road map non dovrebbero tollerare azioni unilaterali sugli insediamenti che precedano i negoziati”.
“Se Blair accetta questo, mina la sua credibilità quando parla di road map”.
Il portavoce di Sharon, Dov Weisglass, ha affermato che Israele non farà alcuna concessione su “questioni di sicurezza” e si ritirerà dai negoziati sulla road map se sarà costretta a farlo. I critici del primo ministro affermano che Ma’ale Ha’zeitim è una tattica politica per bloccare qualsiasi possibilità di dividere Gerusalemme all’interno di un processo di pace..
E annulla anche i piani esposti durante gli accordi di Camp David per un corridoio per dare ai palestinesi l’accesso ai siti musulmani nella città vecchia di Gerusalemme, senza dover passare in territorio israeliano. Gli appartamenti a Ma’ale Ha’zeitim sono costruiti su terra acquistata nel XIX secolo da gruppi religiosi per espandere un cimitero ebraico.
La proprietà è poi passata in mani giordane dopo che la Palestina fu divisa nel 1948. I gruppi ebraici affermano di avere il diritto a vivere lì e cacciare gli “occupanti” palestinesi sotto la legge per il diritto al ritorno per gli ebrei.
I tribunali gli hanno dato ragione, anche se un simile diritto è negato ai palestinesi espulsi dalle loro case di Gerusalemme Ovest.
Inoltre, la Corte suprema ha stabilito che i palestinesi non possono comprare proprietà nel quartiere ebraico della città, anche se un tempo vivevano lì.
Moni Mordecai, direttore del gruppo di pressione Peace Now ha accusato il governo di usare la guerra in Iraq per coprire questa decisione, mentre Eyal Hareuveni, direttore della branca di Gerusalemme di Peace Now, dice: E’ un gruppo di coloni estremisti, che vogliono deportare gli arabi. Questa è solo una scusa per innalzare il conflitto e la violenza.”
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